Nel mondo della scrittura creativa, le “spalle” sono spesso relegate a un ruolo secondario e prevedibile: supportano il protagonista, lo fanno risaltare, forniscono comic relief o sono semplicemente strumenti narrativi per far avanzare la trama. Ma cosa succede quando una spalla non segue queste regole? Quando non si limita a fare da supporto, ma evolve, si ribella e prende decisioni autonome che complicano la storia? Un esempio perfetto di spalla atipica è Jesse Pinkman di Breaking Bad.
Jesse Pinkman: da comparsa a co-protagonista
Quando incontriamo Jesse Pinkman per la prima volta, è poco più di una macchietta: un piccolo spacciatore sbandato, un personaggio apparentemente destinato a fare da spalla comica o tragica al protagonista, Walter White. Ma fin da subito Jesse si discosta dallo stereotipo della “spalla fedele”. Non è un semplice gregario, non è sempre d’accordo con Walter e, soprattutto, evolve nel corso della storia in modo autonomo e complesso.
L’evoluzione di Jesse: oscillare tra amicizia e disillusione
All’inizio della serie, Jesse è riluttante ad allearsi con Walter. Non lo segue ciecamente, né si fida di lui. La loro relazione è basata sulla necessità più che sulla lealtà. Man mano che la serie procede, Jesse si trasforma: da piccolo criminale scapestrato a uomo tormentato dalla propria coscienza, spesso in aperto contrasto con Walter.
Ecco alcuni momenti chiave in cui Jesse dimostra di essere una spalla atipica:
- La ribellione morale: Una delle differenze più grandi tra Jesse e una spalla tradizionale è che Jesse sviluppa un codice morale che lo mette in conflitto con il protagonista. Mentre Walter si immerge sempre più nel mondo della criminalità e del potere, Jesse inizia a mettere in discussione le sue scelte. Ad esempio, quando scopre che Walter ha avvelenato Brock, un bambino innocente, Jesse esplode in rabbia e cerca di vendicarsi, dimostrando che non è semplicemente un fedele sottoposto.
- Il tradimento e la vendetta: Le spalle classiche raramente tradiscono il protagonista, ma Jesse lo fa più volte. Collabora con Hank, il cognato di Walter e agente della DEA, per incastrarlo. Questo è un atto di ribellione impensabile in una dinamica tradizionale tra protagonista e spalla, eppure è perfettamente coerente con il percorso di Jesse.
- Le decisioni egoistiche: Le spalle tradizionali spesso mettono il protagonista al primo posto, ma Jesse fa il contrario. Pensa a sé stesso, alla sua sopravvivenza e al suo benessere psicologico. Quando finalmente fugge nel film El Camino, non guarda indietro: il suo scopo non è aiutare Walter, ma liberarsi della sua influenza tossica.
Come differisce dalle spalle tradizionali
Nella narrativa classica, le spalle sono spesso statiche, servono solo a evidenziare la grandezza (o le debolezze) del protagonista. Jesse Pinkman, invece, è un personaggio in continua evoluzione, che esce dal suo ruolo di “spalla scema” per diventare un individuo autonomo.
Le differenze principali rispetto alle spalle tradizionali includono:
- Sviluppo indipendente: Jesse non è semplicemente un riflesso di Walter. Ha i suoi desideri, paure e obiettivi.
- Mancanza di lealtà assoluta: Se inizialmente è affascinato dall’intelligenza di Walter, col tempo si rende conto della sua pericolosità e si oppone a lui.
- Dinamica non gerarchica: Le spalle tradizionali accettano il ruolo di gregari. Jesse lotta costantemente per non essere dominato da Walter.

