Ripubblicare un libro ft. Aurora Nardoni

Spesso pubblicare una nuova edizione di un libro rappresenta un’ottima opportunità per rilanciare una storia e permetterle di raggiungere il maggior numero possibile di lettori. È proprio quel che è successo nelle scorse settimane con “Le terre di Narwain – Il figlio dell’oblio” di Aurora Nardoni, che grazie a PAV Edizioni è tornato disponibile in ebook e in versione cartacea (sul sito ufficiale è disponibile anche una bellissima edizione deluxe). Dopo aver partecipato al book reveal del libro, ho avuto il piacere di intervistare la sua autrice. Ecco com’è andata!

Ciao Aurora e grazie per questa intervista!
Per rompere il ghiaccio parto con una domanda standard: com’è nata la tua passione per la scrittura?

Ho scoperto di avere passione per la scrittura in modo molto scherzoso. All’età di 15 anni una mia amica mi propose di scrivere una storia a quattro mani, una storia su cui io misi una condizione specifica: doveva essere un fantasy. Così è nata la scintilla che ha portato in seguito alla creazione di Narwain e che mi aiutò a scoprire il mio amore per la scrittura.

Di recente hai ripubblicato il libro “Le terre di Narwain, il Figlio dell’Oblio” assieme alla casa editrice Pav Edizioni. Come ti è sembrato questo percorso di “rinascita” di una storia che avevi già proposto ai lettori in una forma differente?

Questo percorso di rinascita è stato inaspettato. Purtroppo ho riposto aspettative e fiducia in una realtà editoriale che, per quanto ne avesse l’intenzione, non avrebbe potuto soddisfare tutti i bisogni di cui necessita una storia emergente come la mia per trovare il suo giusto pubblico. E’ stato un percorso necessario e anche abbastanza sofferto. Scrivere fantasy in Italia e coltivare il sogno di una pubblicazione è un po’ come fare un salto nel vuoto. Non sai mai cosa aspettarti, ma per fortuna ho trovato la PAV edizioni disposta a credere in me e una community che è rimasta al mio fianco anche nel periodo più duro che ha preceduto questa rinascita.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Se parliamo di Narwain, mi sono ispirata a diverse cose. Ogni terra di quel mondo ha la sua fetta di materiali a cui mi sono ispirata, ad esempio per Jorgenar ho preso spunto dalla serie tv di Vikings, dalle saghe scandinave medievali e dalle atmosfere iconiche di Skyrim (videogioco che personalmente adoro). Per l’isola Crepuscolare invece, devo dire che la serie tv di Penny Dreadful, con quel suo mood gotico e le sue musiche è stata davvero una rivelazione. Per quanto riguarda l’ispirazione per le altre terre…dovrete aspettare i prossimi volumi della saga per scoprirlo!

Tra tutti i sottogeneri del fantasy esistenti, ce n’è uno che preferisci rispetto agli altri?

Allora, di base io amo tutto il genere fantasy, in ogni sua sfumatura. Tuttavia resto molto attaccata all’epic fantasy, quello che secondo me è più in grado di trasportare il lettore nel cuore vero di questo genere letterario.

Quali sono gli aspetti della tua scrittura dei quali sei più soddisfatta? Ci sono dei punti deboli sui quali vorresti lavorare in futuro?

Sicuramente una cosa che mi hanno detto in molti è che riesco a rendere bene ambientazioni e vibes attraverso le parole. Non lo nascondo, questa è una cosa che mi rende orgogliosa del mio lavoro e un po’ mi lusinga. Ma come tutti gli scrittori, anche io ho dei punti deboli su cui lavorare e migliorarmi per i prossimi scritti. Uno di questi è il dono della sintesi del quale scarseggio e su cui invece dove investire. A volte nella scrittura si può rendere più con poche righe che con un intero paragrafo.

Preferisci pianificare le storie nel dettaglio, affidarti ciecamente all’ispirazione o seguire una via di mezzo?

Di base io sono una persona che pianifica. Mi piace creare una scaletta e farmi il mio bel film mentale. Con Narwain è stato così, so esattamente come dovrà finire la storia di ogni personaggio coinvolto e della trama in sé. Tuttavia credo che nella scrittura si debba anche saper dare spazio all’imprevisto, al cambio improvviso delle cose, a quel dettaglio nato in corso d’opera. Rende tutto anche più stimolante.

Chiudo con un’altra domanda classica: quali sono i tuoi libri preferiti?

Tra i mille mila che posso elencarti sicuramente ci sono questi titoli: Delitto e Castigo di Dostoevskij, Coraline di Neil Gaiman, La vita invisibile di Addie LaRue di Victoria Schwab (diffidate di chiunque vi dica che questo romanzo non ha trama, perché non è vero xD ), Nevernight di Jay Kristoff e tutta la serie di novel di Mo Dao Zu Shi. A seguire non posso non menzionare la saga del Mondo Emerso della Troisi (primo fantasy letto e amato).

Grazie ancora per il tempo che ci hai concesso, Aurora!

La ricerca della propria vocazione ft. Valerio Boffardi

Benvenuti! In quest’intervista, Valerio Boffardi, Life & Career Coach conosciuto su LinkedIn, ha deciso di partecipare per esporsi su una tematica particolare, ma attuale: il trovare la propria vocazione lavorativa, e il far fronte al credere di avere sbagliato percorso, trovando il coraggio e la forza di cambiare direzione.

Per cui Valerio, ti ringrazio molto per aver accettato di partecipare. Ti chiedo subito, cosa ti ha portato a diventare un Career Coach? Che situazioni hai vissuto?

La mia storia ha un tratto in comune con molte persone che si rivolgono a me: la mancanza di un solido percorso di orientamento durante gli anni scolastici. Fin da piccolo ho sviluppato passioni molto diverse tra loro: la prima, la scrittura – ancora oggi mi piace scrivere racconti brevi – poi i videogiochi e, ancora, la lettura di tantissimi generi diversi – fantascienza, fantasy, gialli – ma un ciò che a scuola era evidente era la mia propensione per la matematica e la fisica. Così, mi sono iscritto alla facoltà di ingegneria che ho portato a termine con successo, ma non mi ha mai rappresentato davvero. Tornando indietro con la mente, mi rivedo nei corridoi della scuola durante l’intervallo o dopo le lezioni, ad ascoltare le confidenze sussurrate di compagni e compagne. Ero il confidente di tante persone, ma certo questo non si vedeva dalla pagella!

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Scrivere per catturare l’attenzione ft. Sabrina Sedda

Ciao! In questo nuovo articolo d’intervista, abbiamo Sabrina Sedda, una copywriter i cui post su LinkedIn hanno attirato la mia attenzione e non solo: un po’ per lo stile, un po’ per il modo di scrivere molto personale, ho notato che Sabrina ha avuto molto seguito scrivendo cose anche normalissime come “cerco lavoro”.

Navigando tra povera gente che elemosina lavoro e magnati fai-da-te, scrivere contenuti interessanti su LinkedIn non è affatto semplice o banale, per cui ho voluto organizzare questa piccola intervista.

Anzitutto Sabrina ti ringrazio per aver accettato! Raccontaci un po’ di te: chi sei? Com’è nato il tuo interesse per la scrittura? In che modo hai esercitato e appreso il tuo stile?

Tento da qualche giorno di rispondere alla tua prima domanda con una simil-rubrica su LinkedIn in cui cerco il modo migliore di scrivere una Bio. L’ho intitolata Esercizi di Stile, come il libro di Queneau che non ho mai letto.

Il mio interesse per la scrittura è nato 20 anni fa, oggi il web dà la possibilità di scrivere senza averne minimamente le competenze.

Il mio stile è stato pesantemente influenzato da Oltreuomo, un blog satirico che ho scoperto nel 2016. 

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Vita e lavoro a Malta ft. Tiziana Luce

Di recente ho fatto conoscenza di Tiziana, la quale ha vissuto e lavorato per un certo periodo a Malta. Trattandosi di un’esperienza molto particolare, mi ha incuriosito e ho voluto saperne di più.
Quindi Tiziana, anzitutto ti ringrazio per il tempo che dedicherai al blog e benvenuta.
Parto subito con il chiederti, cosa ti ha spinta a partire e a vivere proprio a Malta? Da cosa è nata l’idea?

Grazie a te per avermi invitata a fare questa intervista. In realtà Malta non è stata una meta scelta di proposito, piuttosto è capitata per caso. Ero iscritta ad un’agenzia di collocamento online e ho visto un annuncio sulla sua  pagina in cui si ricercavano ragazzi e ragazze per un lavoro a Malta appunto, precisamente per un’azienda provider di casinò online. Mi sono informata sulle modalità e condizioni, e sicché mi stavano bene sono partita.

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Fondare una scuola online ft. Marcello Pochetti

Benvenuti! (da quanto tempo 😅 perdonate l’assenza )
In questa nuova intervista, abbiamo un ospite particolare: il mio amico Marcello, ingegnere e fondatore della scuola online Teacher Solution.
Un progetto che ho trovato fin da subito ambizioso e interessante: ho voluto saperne di più e, per questo motivo, ho organizzato l’intervista.
Dunque, Marcello, ti ringrazio anzitutto per la tua disponibilità. Iniziamo con la prima domanda: di cosa si occupa esattamente Teacher Solution?

Ciao Gabriele, un saluto ai lettori di questa pagina.

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La scrittura tra immersività e misteri ft. Nico Olindo

Ciao a tutti e benvenuti a una nuova intervista!

Oggi andremo a parlare con una persona che non solo scrive libri, ma che si occupa anche di rendere più belli quelli degli altri attraverso l’editing. Ha da poco pubblicato il libro “Patèra – La maledizione del Nemord”, che ho avuto piacere di leggere e apprezzare per la sua atmosfera oscura e lo stile utilizzato, capace di catapultare il lettore dentro la trama. L’ospite in questione è Nico Olindo, che ho conosciuto sul gruppo Telegram “Scrittori del Fantastico” (lo ricordate? Ne abbiamo parlato in occasione dell’intervista con Antonio Agostinacchio).

Ciao Nico e grazie per aver accettato di partecipare a questa intervista!

Partirei subito con una domanda su Patèra: cosa ti ha spinto a scrivere il libro? C’era un messaggio in particolare che volevi far arrivare ai lettori?

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La nascita del romanzo “Incantesimo” ft. Giulia Canteri

Ciao a tutti e benvenuti a una nuova intervista di Pillole di Folklore & Scrittura!

L’ospite di oggi è Giulia Canteri, una giovane autrice italiana che nell’ultimo periodo si è data parecchio da fare per promuovere “Incantesimo”, libro che sta provando a pubblicare con la casa editrice Bookabook. Come forse ricorderete, questa realtà editoriale è basata sul crowdfunding e spinge i suoi autori a lavorare molto sul passaparola per rendere la campagna un successo e generare hype in vista dell’uscita dell’opera.

Nel momento in cui scrivo, la campagna per “Incantesimo” è quasi arrivata alla fine, ma c’è ancora tempo per dare il proprio supporto e assicurarsi una copia di quello che si prospetta un libro fantasy molto intrigante e diverso dal solito.

Vi lascio all’intervista con Giulia, durante la quale abbiamo parlato del percorso editoriale del suo nuovo libro, di fonti di ispirazione, foreshadowing e molto altro ancora. Buona lettura!

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Nei meandri della psicologia ft. Dott.ssa Alessia Sebastianelli

Benvenuti! In questa nuova intervista, la Dott.ssa Alessia Sebastianelli, psicologa e psicoterapeuta in formazione, ha accettato di parlare del suo campo di specializzazione, quello della psicologia, che mi ha sempre affascinato molto.

Innanzitutto, Alessia ti ringrazio molto, e dicci pure: cosa ti ha spinta a studiare psicologia? Qual è stato il tuo percorso di formazione? E come sei diventata infine psicologa?

Ciao Gabriele, ti ringrazio. Sono da sempre appassionata di psicologia e leggevo testi inerenti alla materia sin dai tempi del liceo. Inoltre, già lavoravo con i bambini ed ero a contatto con la disabilità. Crescendo, mi appassionai sempre più alla psicologia, intenzionata, in futuro, a lavorare su questo target. Intrapresi così il relativo corso universitario. Forse non tutti sanno che il percorso di formazione per diventare psicologo non è semplice, in quanto dura diversi anni ed è necessaria una grande motivazione.

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Scrivere, unire e istruire ft. Antonio Agostinacchio

È ormai da qualche mese che faccio parte di Scrittori del Fantastico, un gruppo Telegram in cui gli scrittori fantasy italiani possono condividere esperienze, scambiarsi consigli, parlare un po’ dei propri lavori e divertirsi assieme. Il progetto è nato dalla mente di Antonio Agostinacchio, scrittore, consulente di scrittura e web designer. Lui e gli altri admin stanno facendo di tutto per tenere viva la community, con iniziative interessanti e confronti costruttivi.
Ma ridurre Antonio solo a Scrittori del Fantastico sarebbe riduttivo. Lui gestisce anche il profilo Instagram astrincompleti, ricco di contenuti interessanti per tutti gli amanti della scrittura, ha un podcast (“Tempo di storie”) e da poco ha lanciato l’accademia di scrittura creativa “Architetti di Storie”. Ha anche scritto il romanzo fantasy “La preghiera degli innocenti” (primo volume del “Ciclo della Disputa Eterna”), offre consulenze di scrittura ed è un mago del web design. Un pacchetto completo, direi!
Per “svelare i segreti” di questa mente così prolifica, ho organizzato l’intervista che trovate qui sotto. Buona lettura!

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L’arte della fotografia ft. Ylenia Pergola

Benvenuti! Ritenevo immancabile un articolo sulla fotografia, e di recente ho fatto conoscenza di Ylenia, un’appassionata di tale arte, con un’invidiabile collezione di scatti che ha pubblicato su Instagram.
Benvenuta Ylenia e grazie per aver deciso di dedicare a Pillole di Folklore e Scrittura un po’ di tempo! Inizia raccontandoci com’è nata la tua passione per la fotografia, e poi come si è sviluppata 😄 (no pun intended)

Ciao Gabriele! Grazie a te. La mia passione risale a tanto tempo fa, diciamo che mio padre è stato sempre appassionato di fotografia e aveva sempre la sua Nikon in mano. Fin da piccola mi piaceva utilizzare la sua fotocamera anche se lui se la teneva stretta. Quando mi iscrissi all’università, feci il corso di fotografia, e da lì ho imparato funzioni e tecnica. Dopo che mi sono comprata la mia macchinetta, non ho mai smesso di scattare.

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