Sogni su rotelle: passione e grazia in movimento ft. Elisa Strappini

Ben ritrovati su Pillole di Folklore e Scrittura, lo spazio dove le storie prendono forma tra parole e passioni autentiche. Oggi vi portiamo in un mondo di eleganza: il pattinaggio artistico.
Lo facciamo in compagnia di Elisa Strappini, atleta, artista e voce appassionata di questa disciplina che fonde tecnica e poesia. Pronti a scoprire cosa si nasconde dietro ogni piroetta e ogni passo incantato?

Elisa, com’è iniziato il tuo viaggio nel pattinaggio artistico? Cosa ti ha fatto innamorare di questo sport?

Ho iniziato a pattinare all’età di sette anni. Prima avevo provato danza classica, danza moderna, equitazione e nuoto, ma il pattinaggio mi ha conquistata. Pur essendo solo una bambina, me ne sono innamorata subito: forse perché avevo trovato la compagnia giusta, forse perché riuscivo a esprimere appieno la mia passione per la musica e la voglia di ballare. Sono sempre stata una bambina a cui piaceva stare al centro dell’attenzione, quindi la possibilità di esibirmi da sola mi permetteva di vivere il mio sogno da protagonista.

Il pattinaggio è una combinazione di tecnica e interpretazione. Come trovi l’equilibrio tra l’allenamento fisico e l’espressività artistica?

Non è semplice, e me ne rendo conto ancor di più ora che ho ripreso a pattinare dopo ben dodici anni. Il pattinaggio è cambiato, e con esso anche la tecnica, alla quale forse in passato si prestava meno attenzione. Oggi è fondamentale concentrarsi, perché la mancanza di precisione può portare a infortuni anche seri. Per rispondere alla tua domanda: trovare l’equilibrio è qualcosa di molto soggettivo. Dipende da come l’atleta interpreta la propria esibizione e dal significato che le attribuisce. Personalmente, trovo questo equilibrio nella musica: è lei a guidare la mia espressività.

C’è una coreografia o un’esibizione che ti è rimasta nel cuore più delle altre? Raccontaci il perché.

Sì, la mia prima coreografia, sulle note della sigla dell’anime Lady Oscar. Il motivo è semplice: era la mia “prima volta”. La prima esibizione da sola, la prima ansia pre-gara, i primi preparativi – dalla scelta del body al trucco e parrucco. E poi, come da tradizione, dopo ogni gara si andava a mangiare fuori con la società: un piccolo rituale che ha accompagnato tutti i miei anni di pattinaggio.

Quali sono le sfide più grandi che hai affrontato come pattinatrice artistica e come le hai superate?

Il confronto. Una delle sfide più difficili è stato vedere atlete fisicamente più dotate e tecnicamente migliori, anche con meno anni di esperienza. Già da bambina sentivo, purtroppo, di non essere abbastanza: abbastanza brava, abbastanza prestante, abbastanza magra. La verità è che non ho mai davvero superato questa insicurezza, ma non ho mai smesso di amare il pattinaggio. Oggi ci sono tornata, con maggiore consapevolezza e serenità, nonostante i confronti.

Secondo te, cosa può insegnare il pattinaggio artistico anche a chi non lo pratica a livello agonistico?

A essere pazienti. Il pattinaggio è uno sport tecnico che richiede tempo e dedizione, senza paura di farsi male – anche se, ammetto, è l’aspetto più doloroso. Ma come in molte cose nella vita, la pazienza viene sempre ripagata. Dopo una caduta, ci si rialza e si ricomincia, senza mai arrendersi. Un giorno, dopo tante cadute, riuscirai a restare in piedi.

Hai un consiglio per chi vorrebbe avvicinarsi al pattinaggio artistico, magari partendo da zero?

Non abbiate paura. Spesso mi dicono che le mie cadute e i lividi sulle ginocchia spaventano. Ma iniziare a pattinare non significa cadere come cado io: si può iniziare in sicurezza, con gradualità. Io sono solo un po’ spericolata.
Il pattinaggio è uno sport meraviglioso, che può farvi innamorare. Siate coraggiosi, iniziate. Non è mai troppo tardi.

Grazie Elisa per aver condiviso con noi il tuo mondo fatto di passione, disciplina e tanta bellezza. Il pattinaggio artistico, con la sua capacità di raccontare storie attraverso il movimento, trova in te una voce autentica e ispirante.
A voi lettori di Pillole di Folklore e Scrittura, speriamo che questa chiacchierata vi abbia fatto sognare un po’. Alla prossima intervista!

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Autore: Gabriele Glinni

Esperto di informatica, amante della scrittura creativa. Autore di Ascend-ent e Descend-ent. Sostenitore dell'arte della composizione di messaggi efficaci ed eloquenti.

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