Chi eravamo prima del Tempo?

Vi capita mai, a volte, durante la notte di svegliarvi con un nodo in gola? A me? Beh, sì… un sogno, magari lo stesso di tante altre volte, mi scuote dall’interno come se volesse dirmi qualcosa. Resto lì, al buio, con il cuore che batte troppo forte e mi chiedo: chi sono veramente? Chi siamo veramente? Ed eccola di nuovo quella sensazione di aver vissuto qualcosa che non riesco a spiegarmi. Un nome sconosciuto che mi rimbomba in testa, un volto antico che si affaccia nei sogni, un dolore profondo senza ferita visibile. E se fossero ricordi non di questa vita ma di un’altra? Ricordi sepolti sotto strati di tempo che riemergono quando la luna è alta e il silenzio fa tremare l’anima.

Sono del Cancro, figlia della luna. Sento le maree interiori muoversi anche quando tutto sembra immobile. Porto sulle spalle pesi che non so nominare ed a volte sento che non è la prima volta che vivo… Ho incontrato persone che sembravano riconoscermi. Ho amato sconosciuti con la sensazione netta di averli già perduti. Ho paura dei fulmini, degli aghi, delle profondità… ma non so dire perché. Nelle notti più buie mi appaiono simboli che non conosco, eppure il mio corpo li ricorda: l’ankh egizia, il tridente lunare, il sigillo di Saturno, l’occhio che tutto vede… E se la nostra anima fosse fatta di pezzi, frammenti di epoche, guerre, giuramenti spezzati, amori impossibili? E se fossimo solo di passaggio in un corpo che anche questa volta ci è stato assegnato?

C’è qualcosa dentro di me, e forse anche dentro di voi, che sa, non con la mente ma con le ossa, con i sogni, con i silenzi.  E allora mi chiedo e vi chiedo: chi siamo stati prima di diventare ciò che siamo ora? Quante vite abbiamo vissuto? Ma soprattutto, le vite precedenti esistono davvero o sono loro a vivere ancora in noi, nel nostro buio, in attesa di essere ricordate?

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Autore: lastrixinablogger

Ciao, sono Antonella ma sui social mi conoscono tutti come La Strixina. Sono una scrittrice e una bookblogger, ma prima ancora sono un'anima che vive di parole. Amo trasformare le emozioni in racconti, i silenzi in romanzi, i pensieri più profondi in storie che possano toccare chi legge. La carta è il mio rifugio, le parole, il mio modo per esistere davvero. Leggere è come respirare: mi fa sentire viva, mi insegna, mi ispira. Scrivere, invece, è il mio modo di restituire al mondo tutta la bellezza, il dolore e la verità che ricevo. Nei miei romanzi racconto ciò che spesso non si riesce a dire ad alta voce. Nelle mie recensioni, condivido ciò che i libri mi lasciano nel cuore. Se cerchi emozioni vere, storie che pulsano e parole che sanno ascoltare, sei nel posto giusto. Perché io non scrivo solo per raccontare. Scrivo per lasciare un segno.

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