Tra connessione con la natura e indipendenza ft. Monica Tomaino

“Paese che vai, usanze che trovi” è un detto piuttosto accurato, perché del resto nel corso dei secoli ogni comunità ha sviluppato tradizioni e riti differenti, non sempre facili da capire subito per chi proviene da un contesto diverso. A volte però anche chi vive fin dalla nascita all’interno di una specifica cultura può fare fatica a comprendere lo scopo di alcune delle regole che deve rispettare. È il caso di Alaya, la protagonista dell’omonimo romanzo epic fantasy di Monica Tomaino pubblicato nel 2025 da PAV Edizioni: la giovane kupua, pur amando alcuni aspetti della società nella quale vive, ne trova altri soffocanti, come l’usanza del matrimonio combinato. Lei vorrebbe essere libera e indipendente come gli animali che studia e osserva ogni giorno per migliorare le sue abilità da mutaforma, ma il tempo scorre inesorabile anche sull’isola di Kihi e neppure una ribelle come Alaya può sottrarsi ai propri doveri. Tuttavia il destino ha in serbo per lei una grande avventura…

Per conoscere meglio Alaya (sia il personaggio che il libro), oggi farò qualche domanda alla sua creatrice. Ciao Monica e benvenuta su Pillole di Folklore & Scrittura! Leggendo “Alaya” ho trovato vari spunti di riflessione sugli stereotipi di genere, soprattutto per quando riguarda l’impossibilità di prendere alcune decisioni in autonomia nella comunità in cui vive la protagonista. Hai scritto la storia anche per lanciare uno specifico messaggio ai lettori?

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Sull’orlo di un Abisso sottile ft. Flavia Ricci

Ferisce più la penna o la spada? Dipende dai punti di vista. Sicuramente per Light Yagami la risposta giusta è la prima, mentre Darth Maul potrebbe avere un’opinione differente, soprattutto dopo l’incontro ravvicinato con una certa lama laser blu. È proprio l’assenza di una risposta univoca a rendere il quesito affascinante. Sfogliando le pagine di “Abisso sottile – La penna e la spada”, romanzo epic fantasy di Flavia Ricci pubblicato da PAV Edizioni, si vedono benissimo in azione sia la penna che la spada, ben rappresentate dal protagonista, il poeta Daeron, e dal suo fratello gemello, il comandante Druan. Tra i due sembrerebbe il secondo il più incline a cambiare le sorti della guerra tra le due fazioni separate dall’Abisso, ma il destino ha in serbo qualcosa di inaspettato per le creazioni del fratello che vive per la scrittura…

Per comprendere meglio la nascita e lo sviluppo di “Abisso sottile”, oggi intervisterò la sua autrice! Ciao Flavia e benvenuta sulle pagine di Pillole di Folklore e scrittura. In “Abisso sottile – La penna e la spada” il mondo fantasy nel quale si svolge la storia entra in contatto con l’universo narrativo immaginato da Daeron, il protagonista, creando un po’ un effetto matrioska. È stato complicato gestire l’intreccio partendo da delle premesse simili?

A tratti sì. Non avevo una trama da seguire ma a un certo punto ho capito dove volevo arrivare. Il problema era far convergere situazioni che sembravano mutualmente esclusive e questo proprio a causa delle dinamiche tra i due mondi. Detta così è un po’ criptica ma non posso aggiungere altro.

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