PROJECT SHADOW (2023) – Recensione

PROJECT SHADOW (2023) è un film breve scritto e diretto da João Filipe Santiago. Si tratta, più nello specifico, di un fan made project, talmente ben realizzato che sembra quasi il prequel ufficiale del terzo film di Sonic (in arrivo).

Che dire, come immagino sappiate, essendo un grande fan del personaggio di Shadow the Hedgehog, ho seguito la realizzazione di questo progetto dall’inizio alla fine, fino al prodotto completo, che posto qui di seguito:

Come già detto, è talmente ben fatto, dal modello di Shadow alla storia in sé, che sembra quasi un prequel ufficiale.
La storia esplora la creazione di Shadow, il suo rapporto con Maria e Gerald, la scoperta dei suoi poteri, i suoi momenti più felici sull’A.R.K. e come tutto questo sia andato distrutto dalla GUN.

Ma non è un semplice retelling della storia che già conosciamo.
La storia mostra uno Shadow più spensierato, quasi più simile a Sonic di quanto non si sospetti. Mostra che non è nato “immediatamente” capace di utilizzare i suoi poteri del caos, ma ha dovuto imparare a usarli. E forse, la cosa più interessante, è la spiegazione del perché non sia riuscito ad opporsi a tutti i militari GUN al momento dell’invasione.

A livello del comparto sonoro, Santiago riutilizza brillantemente alcune soundtrack inedite del videogioco Shadow the Hedgehog, tra cui Broken, che dona un’atmosfera malinconica all’intro del film.
Inserisce alcune strizzate d’occhio ai fan tra cui la combo che Shadow effettua contro i soldati GUN, oppure alcune citazioni ai vecchi film di Sonic tra cui il quote: “I expected not to expect, so… it doesn’t count”, senza mai esagerare e rendere il tutto troppo fanservice.

Fantastica la recitazione di Ayala Mariane (Maria) e Adriano Lima (Gerald) che portano vita ai personaggi.
In particolare, Gerald appare eccentrico come il nipote, ma affettuoso e benintenzionato come l’abbiamo conosciuto.
Ho trovato anche adatta la voce di Bruno Sangregório come uno Shadow più giovane.

Veramente un ottimo lavoro.
Forse l’unica aspetto che mi sento di criticare è il cameo di Black Doom a fine video come scena post produzione, che ho trovato un po’ dispersivo, e il Chaos Spear che sembra più un’onda energetica che il classico attacco che conosciamo.

In ogni caso consigliatissimo per ogni fan della serie, in attesa del terzo film.

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Autore: Gabriele Glinni

Esperto di informatica, amante della scrittura creativa. Autore di Ascend-ent e Descend-ent. Sostenitore dell'arte della composizione di messaggi efficaci ed eloquenti.

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