Benvenuti a Pillole di Folklore e Scrittura! Oggi abbiamo il piacere di esplorare il mondo del ghostwriting e delle relazioni umane con un ospite speciale: Argan, autore dietro il romanzo Elle et Moi, filosofia di coppia. Un’opera introspettiva, cruda e autentica, che scava nelle dinamiche di una relazione in crisi fino a trasformarla in un confronto pubblico.
Come nasce un progetto del genere? Qual è il ruolo di un ghostwriter in un’opera così personale? Scopriamolo insieme!
Elle et Moi è un romanzo che gioca tra verità e finzione. Qual è stato il punto di partenza per costruire questa storia?
Elle et Moi non è un romanzo di fiction, ma una storia vissuta da una coppia reale che ha scelto di raccontarla e renderla pubblica attraverso il lavoro di un terzo. Il nostro contatto è avvenuto grazie a conoscenze comuni che mi hanno proposto questo incarico.
Il romanzo esplora un’intimità profonda tra i personaggi. Come si riesce, da ghostwriter, a dare voce a sentimenti così intensi e personali?
L’unico modo per scrivere una storia così intima e personale è farla raccontare oralmente dai protagonisti, perché non è possibile estrarre le stesse emozioni dalle parole scritte. Abbiamo provato a interagire via email, ma mancava il legame emotivo profondo.
La decisione dei protagonisti di rendere pubblico il loro confronto è un aspetto chiave della trama. Secondo te, è un atto di consapevolezza o di esibizionismo?
Raccontare al mondo un’esperienza profondamente sessuale, psicologica, certo, ma molto diretta nei dettagli, nelle emozioni e nei fatti fisici non può che essere una forma di esibizionismo estremo. Io stesso ho potuto leggere nelle loro parole la soddisfazione di poter esprimere le sensazioni di quei momenti per trarre piacere dalle emozioni di chi ascolta e, più tardi, di chi leggerà il romanzo.
Qual è stata la sfida più grande nel dare coerenza narrativa a un dialogo così intenso e psicologico?
Quando un ghostwriter è chiamato a raccontare una storia immaginata o vissuta da altri, deve essere in grado di dimostrare un’empatia tale da mettersi nei loro panni. In questo caso specifico, è stato più facile perché l’intrigo è raccontato in prima persona dal protagonista maschile, quindi ho potuto sentire le sue tentazioni, paure e rimpianti. Quando lei racconta ed esprime le sue sensazioni intime e psicologiche, mi bastava ascoltare l’intensità delle sue parole per entrare in sintonia con la sua femminilità.
Nel tuo lavoro di ghostwriter, quanto incide il tuo stile rispetto a quello dell’autore che rappresenti?
Un ghostwriter non ha bisogno di uno stile proprio. Gli basta fondersi nel personaggio che interpreta e pensare come lui. In questo caso specifico, mi sentivo colpevole allo stesso modo, tradito e traditore, colpevole di aver lasciato che ogni situazione superasse il limite imposto.
Elle et Moi è destinato a un pubblico adulto. Quali temi pensi possano risuonare di più nei lettori e quale messaggio lascia il libro?
Elle et Moi deve necessariamente essere riservato a un pubblico adulto, che deve essere anche informato in anticipo sul suo contenuto, poiché il messaggio che veicola, sebbene contenuto in un contrasto profondamente psicologico, è presentato in modo diretto, trasgressivo, persino pornografico. Questa scelta è dovuta all’imposizione dei clienti, che pretendevano di non essere sottoposti a nessuna forma di censura.
Se siete curiosi di saperne di più su Elle et Moi, filosofia di coppia ecco il link: