Benvenuti! In questo nuovo articolo, l’appassionato di arti marziali e tirocinante aiuto istruttore di difesa personale Jahvè Troiani ha accettato di partecipare a una piccola intervista.
Jahvè cura infatti, insieme ad altre persone, una pagina che tratta di arti marziali nella loro interezza, quindi tecniche, storia, personaggi e altre ancora.
Presentati pure Jahvè, e raccontaci com’è nata la tua passione per le arti marziali, come hai fondato la pagina e, più in dettaglio, di cosa tratta.
La mia passione nasce da quando ero un bambino di 6 anni, iniziando con il karate shotokan per poi passare a innumerevoli altri stili, fino a quando non ho deciso di dedicarmi alla specializzazione del settore della difesa personale.
La pagina è stata creata per puro scopo culturale, dato che molte persone fanno grande confusione con temi storici, oppure non sanno letteralmente di cosa si stia parlando. Così è nata quest’idea insieme ai miei due amici . Principalmente ci occupiamo di biografie di personaggi inerenti a questo mondo, il racconto storico e culturale delle discipline marziali, quindi il loro impatto nella società anche al livello religioso, e dati tecnici e storici delle armi usate nelle arti marziali. Volevamo allargare il nostro format con numerose nuove chicche, ma ci vorrà il suo tempo.
Discutendo e parlando di storia di arti marziali, ci sono stati alcuni personaggi e avvenimenti in particolare che ti hanno colpito, e che vorresti condividere qui?
Uno dei personaggi che maggiormente mi ha colpito è stato sicuramente Masutatsu Ōyama, fondatore del Kyokushinkai karate, per la sua storia fortemente travagliata dopo la guerra sino-Giapponese del 1937 che l’ha portato ad abbandonare la Korea per andare in Giappone. Furono anni turbolenti, per il giovane Oyama. Da ex pilota, nutriva un’avversione viscerale nei confronti della forza d’occupazione US Army. Durante la notte, vagava per le strade cercando risse con le pattuglie americane. Si unì poi ad un gruppo politico semi-clandestino interessato agli sviluppi delle tensioni politiche tra USA e URSS che porterà, nel 1948, alla divisione della Corea in due entità politiche separate.
Quali sono, invece, alcuni strumenti e oggetti utilizzati nelle arti marziali? Ci sono alcune armi leggendarie di cui vorresti parlare?
Ne esistono svariate, soprattutto dopo l’editto proclamato nel 1876 in Giappone dove i contadini, per poter difendersi dai barbari locali, impararono a usare i propri strumenti agricoli come i Tonfa, i Sai e i kama: questi sono alcuni esempi del genio che può venire fuori da situazioni veramente difficili. Riguardo le armi leggendarie, erano i loro possessori a renderle tali e soprattutto il vociferare accresceva e gonfiava le leggende su queste armi.

Quali arti marziali pratichi personalmente? Cosa senti di aver imparato, sia a livello personale che come tecniche? Quali benefici avverti durante l’attività?
Ne ho praticate diverse, ma ora come ora mi sono specializzato nel metodo di difesa personale Krav Maga, e da diversi anni mi sto dilettando con il grappling, uno stile molto usato nelle MMA.
Per chi vorrebbe praticare le arti marziali, quali consigli senti di dare? Inoltre, anche solo approfondirne storia e tradizioni, conosci siti o libri che vorresti includere?
Sicuramente di imparare a capire cosa si vuole nel vasto mondo delle arti marziali e imparare a scindere cosa sono le arti marziali tradizionali, sport da combattimento e difesa personale. Riguardo i libri mi sento di consigliare Il libro dei cinque anelli di Miyamoto Musashi, famoso spadaccino giapponese che rivoluzionò il sistema schermistico di allora. Consiglio inoltre L’arte della guerra di Sun Tzu, famoso generale cinese e filosofo.
Ti ringrazio tantissimo per la partecipazione, Jahvè! Per tutti gli appassionati delle arti marziali, spero che questa conversazione possa essere stata interessante e piacevole da leggere ☺