Apprendere l’italiano dal punto di vista di uno straniero ft. Katharina Held

Originale in tedesco qui

Mi sono sempre chiesto come fosse imparare l’italiano per uno straniero, e in effetti questa tematica l’ho un po’ approfondita all’università, per poi dimenticarmi quanto studiato.

Di recente, praticando il tedesco, ho avuto la possibilità di conoscere Katharina, di origini tedesche ma qui da tempo in Italia. Katharina parla perfettamente l’italiano e mi chiedevo dunque quanto fosse stato difficile per lei apprenderlo.

Quindi Kate, grazie del tuo tempo! E dicci, da quanto tempo pratichi l’italiano? E quanto è stato difficile, all’inizio, cercare di capirlo?

Pratico l’italiano da quasi quattro anni.

All’inizio non sapevo nemmeno contare fino a 10. Siccome ho già studiato il francese al liceo, ho avuto un po’ di esperienza con lingue d’origine latine.  Comunque, l’italiano è stato abbastanza difficile per me, perché il tedesco ha una struttura completamente diversa dell’italiano.

Qual è stato il tuo primo approccio all’apprendimento dell’italiano? Hai frequentato dei corsi? L’hai praticato? Se sì, come?

Ho iniziato a studiare l’italiano perché ho conosciuto un ragazzo in Germania che veniva dall’Italia. Con lui ho praticato, guardato la televisione italiana ed ascoltato le canzone italiane.

Tramite lui, ho conosciuto tanti altri italiani a Ratisbona (la città da dove vengo) e con loro ho cercato di comunicare in italiano, anche se mi vergognavo molto all’inizio per il mio accento.

Tuttavia, ho deciso di frequentare corsi d’italiano che mi hanno aiutato tantissimo a capire la struttura della lingua.

Quanto tempo ci è voluto prima che riuscissi a parlarlo senza tante difficoltà? E quali sono state le tue difficoltà principali nel rielaborare e nel costruire frasi, essendo la sintassi completamente diversa dal tedesco?

Direi che ci sono voluti quasi due anni per parlarlo senza tanta difficoltà. La mia difficoltà principale è stata la pronuncia, perché il tedesco è una lingua staccata, senza “melodia”, ed in italiano invece ci vuole una pronuncia più tenera.

Anche la scrittura e la lettura sono state un incubo all’inizio, non riuscivo a capire come si articolano le lettere “cch” o  “cc”etc.

Avendo una sintassi completamente distinta non è stato il problema più grande per me perché avevo già imparato questa struttura dal francese. 

Quali sono alcune delle parole od espressioni più strane o complesse italiane? Quali ti sono rimaste più impresse?

Mi ricordo ancora alla parola “chiacchierata”.

Come ho detto prima, non riesco a pronunciare le combinazioni con la “c” e la “h”, quindi non ho avuto nessuna idea di come scriverla o articolarla. C’è anche l’aggettivo “archeologici” che mi rimane spesso in gola.

Comunque, possa consigliare a tutti quelli che vogliono imparare una lingua nuova di parlarla nonostante ci siano molte insicurezze perché non bisogna vergognarsi di fare errori.

Quali sono invece alcune delle somiglianze che hai notato tra il tedesco e l’italiano?

Tra il tedesco e l’italiano ci sono alcune somiglianze grammaticali come per esempio la forma e la funzione del passato prossimo che si chiama “Perfekt” in tedesco.

Abbiamo sempre i verbi “essere” o “avere” con il partecipe passato. I verbi del movimento si fanno con “essere” sia in italiano sia in tedesco.

Sfortunatamente, ci sono però tante differenze. Penso che l’italiano ed il tedesco non siano molto simili.

Grazie ancora per la tua partecipazione! 😊

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Autore: Gabriele Glinni

Esperto di informatica, amante della scrittura creativa. Autore di Ascend-ent e Descend-ent. Sostenitore dell'arte della composizione di messaggi efficaci ed eloquenti.

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