Il girasole tra leggende e linguaggio dei fiori – Pillole di Folklore #68

Un girasole in un campo

Nel linguaggio dei fiori, il girasole rappresenta la luce e la vita, pertanto è un regalo perfetto per le persone positive e allegre. È anche un simbolo di buona fortuna, gratitudine e ammirazione.

In campo amoroso assume i significati di devozione e costanza. Regalare a una persona un mazzo di girasoli implica il desiderio di trascorrere il resto della vita assieme a lei.

Secondo alcune fonti, può però rappresentare anche un amore ossessivo e dal quale non ci si riesce a liberare, come quello che legava la ninfa Clizia ad Apollo. Questa interpretazione del mito, abbastanza diffusa, non mi sembra però corretta.

Nelle “Metamorfosi”, Ovidio descrive la trasformazione di Clizia in un fiore che ha molte più caratteristiche in comune con l’eliotropo che con il girasole.

Per completezza, mi sembra comunque giusto riportare anche questo mito.

La ninfa era innamorata del Dio, che però la abbandonò per Leucotoe, una mortale. In preda alla disperazione, Clizia uccise la rivale seppellendola viva, gesto che fece infuriare Apollo e lo spinse a non volerla più vedere. La ninfa passò il resto dei suoi giorni a seguire con gli occhi il percorso dell’amato nel cielo, fin quando non diventò un fiore.

Rappresentazione del mito di Apollo e Clizia – Credit: Numelyo Licenza creative commons: CC BY-SA 4.0 DEED (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.en)

Un altro problema di questa versione del mito riguarda la sovrapposizione tra il culto di Apollo e quello di Elios, avvenuta più tardi di quel che si potrebbe pensare.

A ogni modo, nella cultura di massa Clizia è stata associata così spesso al girasole da diventarne uno dei “volti” più riconoscibili. Come già accennato, il vero fiore protagonista di questo mito sarebbe l’eliotropo, anche perché il girasole, proveniente dall’America, non era noto ai tempi di Ovidio.

In Andalusia, invece, esiste un mito riconducibile al 100% al girasole. Riguarda due fratelli, uno solare e l’altro cupo e solitario. Il primo cercava sempre la compagnia del secondo, che però lo evitava. Quando il fratello allegro si ammalò e comprese di avere pochi giorni da vivere, chiese all’altro di concedergli almeno un sorriso, ma anche questo favore fu negato.
Colpito dal buon animo del ragazzo morto, Dio lo trasformò nel Sole. Il fratello rimase colpito da tanta bellezza e si pentì di aver rifuggito quell’amore per tanto tempo. Così Dio, commosso, lo tramutò in un girasole.

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Autore: Alessandro Bolzani

Mi chiamo Alessandro e, oltre a essere un giornalista, sono l’autore del libro urban fantasy Cronache dei Mondi Connessi – I difensori del parco, edito da PAV Edizioni. Nel 2023 ho vinto il concorso Sogni di Fantasy 2 con il racconto Sylenelle, ladra di sogni. Collaboro anche con la rivista Weirdbreed, per la quale ho realizzato il racconto La carne più buona del mondo, alcuni articoli e delle interviste. Nel mio blog, Pillole di Folklore e Scrittura, parlo di libri, scrittura creativa, mitologia, credenze popolari e, in generale, di tutto ciò che mi appassiona.

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