Let’s-a translate a video game! Ft. Raymond Wu

Original in English here

Un altro settore molto interessante della traduzione è quello dei videogiochi, non solo perché (quasi) tutti li amano, ma anche perché una traduzione corretta, accattivante e ben resa contribuisce in modo significativo all’esperienza del videogiocatore e, aggiungerei, anche all’immagine dell’azienda produttrice.
Infatti, un videogioco mal tradotto sarà giocato da migliaia, se non decine di migliaia di persone che, anche in base alla scarsa qualità della traduzione, si faranno una brutta impressione, danneggiando la credibilità del gioco tramite passaparola e recensioni negative.

Sull’argomento, ecco quindi un’intervista a Raymond Wu, esperto nel campo della traduzione videoludica.
Benvenuto e grazie per il tuo tempo. Raccontaci subito: come e perché hai iniziato a tradurre, nello specifico, videogiochi?


Grazie per avermi ospitato! È un piacere poter essere ospite del blog.
La mia storia di localizzatore di videogiochi è abbastanza particolare. Mi sono laureato in letteratura inglese nel 2021. Ho cercato subito lavoro come traduttore per le aziende locali, riuscendoci, ma la paga non era molto buona, e io ero più un assistente che un vero e proprio linguista.
Non era quello che volevo.

Prima della laurea, il mio mentore mi aveva suggerito di lavorare su alcuni progetti di traduzione part-time e di non attenermi solo al lavoro interno.
Pertanto, ho inviato il mio curriculum a molte aziende linguistiche , ma per più di mezzo anno nessuno mi ha offerto l’opportunità di mettermi alla prova. Mi dicevano sempre che cercavano candidati con esperienza.

All’inizio del 2022 ho ricevuto delle risposte da alcune agenzie e ho fatto dei test di traduzione per loro. La maggior parte di quei test ha avuto esito negativo, ma sono comunque riuscito a superarne alcuni su letteratura, marketing e videogames.
La letteratura era il mio campo preferito e ho trascorso un bel po’ di tempo a studiare e a praticare la traduzione letteraria, ma purtroppo la richiesta di traduttori di letteratura è quasi inesistente e la retribuzione molto misera, insufficiente a coprire le spese quotidiane.

Quello dei videogiochi era invece un settore ideale perché c’era moltissima richiesta e paga maggiore rispetto ad altri settori.
Quindi ho pensato: “Beh, se posso distinguermi dagli altri in questo ‘gioco’, perché no? Tanto sono già esperto di videogiochi!”.
In seguito ho ricevuto complimenti da aziende linguistiche e da sviluppatori o editori di giochi. Alcuni di loro sono perfino entrati a lavorare per delle società dopo aver visto le mie traduzioni, cosa che mi ha riempito di orgoglio. Da allora mi sono specializzato nella localizzazione di videogiochi, e ho sviluppato competenze in QA testing come bonus extra.

Su quali progetti hai lavorato? Cosa mi sai dire sul mondo videoludico vissuto come traduttore? E quali sono state le principali difficoltà incontrate nel processo di traduzione?

Ho lavorato a molti titoli e persino a franchise, come Earth: Revival e Lies of P.

Tuttavia, a causa dei rigidi NDA, non posso rivelare molto, soprattutto perché alcuni titoli sono ancora in fase di sviluppo.
Compaio anche nei crediti di alcuni giochi. Uno di questi è stato rilasciato nell’agosto 2023. Quando ho visto il mio nome comparire un poco alla volta sullo schermo, ho provato un forte senso di appartenenza, come se facesse parte della mia vita.

Per i localizzatori di videogiochi come me, ciò che conta non è solo lo stipendio, ma anche il riconoscimento che otteniamo, e il rispetto per ciò che abbiamo fatto.
Leggiamo tra le righe, ci prendiamo impegni su impegni, ci diamo da fare fino in fondo e facciamo luce sulle difficoltà, per adattare ciò che è stato progettato a un’altra lingua e cultura del mercato di destinazione.

I videogiochi sono prodotti, anche se virtuali.
Le persone li progettano, li producono, li sviluppano e li vendono per trarne profitto, quindi si tratta sempre di azioni commerciali.

Le performance di vendita di un prodotto dipendono da due aspetti: il prodotto stesso (come la qualità, il prezzo, la funzione e lo stile estetico) e i suoi consumatori (o giocatori, nel caso dei videogiochi).
Le persone che mi hanno preceduto di una o due generazioni ritengono che i videogiochi siano roba da bambini, come i cartoni animati. Ma in realtà si possono trovare videogiocatori di qualsiasi età, nazione e sesso. In una parola, i videogiochi hanno un pubblico molto vasto.

Il motivo è molto semplice: tutti hanno bisogno di gratificazione e i giochi, in quanto intrattenimento, forniscono una gratificazione di prima mano, ma virtuale, a un costo molto accettabile. (Per esempio, i giocatori non devono combattere contro mostri orribili nella realtà, ma possono ucciderli nel mondo virtuale per essere incoronati come eroi).

L’enorme quantità di giocatori e il senso di gratificazione di cui ho parlato, hanno fatto fiorire l’industria videoludica. Nel 2023, il fatturato totale generato dall’industria videoludica è stato pari alla somma dell’industria musicale e cinematografica (circa 184 miliardi di dollari, secondo le statistiche di Newzoo). Per quanto il mercato sia promettente, la concorrenza è inimmaginabilmente dura, quasi una corsa all’oro. Qualche mese fa l’industria dei videogiochi ha visto licenziamenti di massa, in parte a causa di progressi tecnologici come l’intelligenza artificiale. Questo ha dato una forte nota di instabilità all’intero settore. In sostanza, un futuro promettente, ma una concorrenza spietata e un ambiente in continua evoluzione, creano l’atmosfera principale dell’intero settore.

La traduzione non è una cosa facile, ma la difficoltà principale che ho ora non è dovuta al lavoro in sé, ma al di fuori del lavoro.

A molti sembra che la traduzione sia un lavoro facile se si è bilingue o multilingue, o che si possa semplicemente usare l’aiuto di uno strumento di traduzione automatica. Non è una critica, perché è abbastanza normale che chi non è del settore non riesca a comprendere appieno ciò che fanno i traduttori. Citandomi come esempio, non so come Elon Musk abbia progettato i suoi razzi Spacex, quindi riesco solo ad immaginare che si tratti di accendere del carburante e lanciare enormi scatole bianche nello spazio. Ma ovviamente c’è di più, così come la traduzione.

Non mi soffermerò sulla definizione e sul processo di traduzione, ma la mancanza di rispetto per il mestiere sta danneggiando tutti nel settore e non solo.
Immaginatevi questo: dopo aver faticato tantissimo per sviluppare un gioco, viene rovinato clamorosamente da una localizzazione mal gestita, generando vendite disastrose e la delusione di videogamers che avrebbero potuto diventare fan sfegatati della serie.
Prendiamo come esempio The Elder Scrolls Online. È un gioco bellissimo. Io stesso sono un grande fan della serie (sto ancora giocando a The Elder Scrolls V: Skyrim), ma purtroppo la sua pessima traduzione ha scatenato le lamentele e le prese in giro di quasi tutti i giocatori del cinese semplificato.

Molti di loro hanno persino chiesto il refunding e hanno lasciato commenti negativi in tutto Internet. Credo che gli sviluppatori non volessero questo, ma l’intera gestione del lavoro è stata un pasticcio: hanno assunto una società linguistica per localizzare il gioco in diverse lingue, ma la società ha esternalizzato il lavoro ad altre agenzie più piccole. Poi queste agenzie hanno assunto traduttori pessimi a tariffe insulse (tipo 0,015 dollari per parola, anche meno). Chi paga per questi errori? I giocatori.

Quindi, in una parola, la difficoltà principale che ho incontrato e di cui soffro tuttora è la mancanza di regolarità e di rispetto, che deriva dal fraintendimento del processo di traduzione da parte delle persone. Credo che ci sia ancora molta strada da fare per rimediare a questi problemi.

C’è qualcosa a cui presti particolare attenzione quando affronti la traduzione di un videogioco?

Ci sono molti aspetti che meritano attenzione particolare da parte dei localizzatori di videogiochi, come la cultura, i tabù religiosi e politici, il target di giocatori, lo stile, il contesto e così via.

Quello a cui attribuisco particolare importanza è il documento per le richieste specifiche. I “tabù” sono troppo importanti per essere trascurati; i “giocatori target” vanno definiti senza ambiguità, e il “contesto” e lo “stile” sono fondamentali e non devono essere tralasciati (i localizzatori dovrebbero analizzare con molta cura il contesto e lo stile del videogioco per fornire una traduzione accurata e coerente).

Il documento delle richieste consente ai linguisti di chiedere aiuto non solo allo sviluppatore del gioco, ma anche ai localizzatori e ai revisori di altri team linguistici. Lo controllo in continuazione. Frequentemente il problema che mi preoccupa è già stato segnato e ha risposta nel foglio. Condivido anche le mie opinioni quando vedo domande alle quali potrei avere una risposta.

Ci sono, in particolare, una o più frasi o parole tradotte che ricordi e di cui sei più orgoglioso, e che vorrebbe condividere?

Certamente! Condivido con piacere alcuni esempi tratti dai progetti a cui ho lavorato di recente:

EN – ZHCN:

This is an age of chaos and discord. The Empires have been at war since the beginning of history with no signs of truce. An armored figure stands over your body and slowly pulls a dirk.

时代动荡,战乱频发。自古以来,列国纷争不断,止戈之期无望。一人身穿铠甲,踩在你的身上,缓缓抽出匕首。

ZHCN – EN:

长夜漫漫,星火相伴。蜡炬成灰泪已干。

Long night, starlight, the candle burns out right, and my tears dry.

Nel complesso, ti è piaciuta l’esperienza finora? Questultimo progetto è stato più divertente, o più faticoso?

Entrambe le cose, haha. La localizzazione è sicuramente impegnativa e io sono un po’ paranoico, quindi tendo a rileggere quello che scrivo più volte, cercando di essere perfetto. Questo mio tratto mi stressa molto. Ma quando vedo che il gioco che ho localizzato arriva sul mercato e riscuote l’ammirazione dei videogamers, sento che lo sforzo che ho fatto, a prescindere da quanto sia stato grande, viene ripagato.

Una volta ho passato un’ora intera a guardare i crediti di un gioco per più volte. È stato lo scorso agosto, quando è uscito un titolo a cui ho lavorato. Stavo guardando i crediti che scorrevano e la mia ragazza era seduta accanto a me con gli occhi spalancati per cogliere il mio nome al volo. Alla fine la scritta “Raymond Wu” è apparsa sullo schermo, lei ha fatto i salti di gioia e ha continuato a dire “Che figata, sei bravissimo! Lo sapevo! Sei il miglior traduttore del mondo!”.

Ho fatto uno screenshot e l’ho condiviso con il mio mentore, come se dicessi: “il tuo studente è finalmente riuscito a combinare qualcosa”. Non ha detto molto, ma ho capito che era piuttosto orgoglioso di me. Anche questa è una soddisfazione spirituale, persino nobile. Cancella il dolore che provo e garantisce un rispetto estremo alla mia dignità.

Qui appoggio e raccomando senza riserve Sound in Words, una società linguistica che offre servizi di localizzazione e doppiaggio di videogiochi in Argentina. La cofondatrice e direttrice della localizzazione Julia Fiugeroa e i project manager come Nelson, Jorge ed Eugenia cercano sempre di inserirci nei crediti e offrono tariffe decenti. Credo fermamente che se un’azienda rispetta i freelance come me, è sicuramente più che affidabile per gli sviluppatori di giochi, gli editori e gli altri clienti.

Agli aspiranti traduttori di videogiochi e ai futuri traduttori in generale, c’è qualche consiglio che vorrebbe dare?

Non ho intenzione di dare lezioni a nessuno su come essere un buon traduttore, haha. Per me la traduzione o la localizzazione non sono altro che abilità, e per padroneggiarla bisogna continuare a esercitarsi e a riflettere. Non si tratta di astrofisica o di buttarsi nel vuoto, credo che i nuovi arrivati possano facilmente trovare molti spunti di riflessione da linguisti veterani diversi da me (d’altra parte, non credo di essere abbastanza capace per offrire i cosiddetti consigli).

Voglio però dirvi cosa penso.

Ai traduttori, chiedete buone tariffe e crediti, perché ve li meritate; alle agenzie linguistiche, chiedete un buon prezzo, pagate decentemente i vostri venditori e cercate di ottenere i crediti per i vostri PM e localizzatori, perché voi e i venditori siete nello stesso campo; agli sviluppatori di giochi, investite le vostre risorse nella localizzazione, non solo perché il vostro gioco finemente sviluppato merita i giocatori di tutto il mondo, ma anche per il fatto stesso che guadagnerete rendendo internazionale il gioco.

Come disse Madre Teresa: “Non tutti possiamo fare grandi cose. Ma possiamo fare piccole cose con grande amore”. Cominciamo a fare piccole cose e passiamo insieme a una causa più grande. Quello che state facendo, a prescindere da quanto piccolo possa essere, significa molto per l’intero settore.

Bellissime parole su cui mi trovo d’accordo.
Ti ringrazio molto per il tuo tempo, e spero sia un buono spunto di riflessione per i futuri (e presenti) traduttori 🙂

Autore: Gabriele Glinni

Dottore in Mediazione Linguistica con riguardo verso la traduzione specialistica. Amante della scrittura creativa, della tecnologia e autore del romanzo Ascend-ent. Sostenitore dell'arte della composizione di messaggi efficaci ed eloquenti.

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