L’erica tra leggende e linguaggio dei fiori – Pillole di Folklore #71

Fiori di erica

Fiore tipico della brughiera, l’erica ha parecchi significati, che variano in base al suo colore. Quella viola è usata per esprimere solitudine e chiedere un po’ di affetto e compagnia da parte della persona cui si consegna, ma può anche esprimere ammirazione. Nella sua variante bianca, invece, il fiore simboleggia l’ammirazione che si prova nei confronti di qualcuno, la speranza che sogni e desideri si realizzino e la protezione dai pericoli e dalla negatività. Non a caso in Scozia si usa per augurare un matrimonio felice agli sposi.

Infine, l’erica rosa rappresenta la fortuna.

In passato si pensava che l’erica fosse una pianta magica e per tale ragione si usavano scope di erica per pulire i templi e scacciare ogni male dal loro interno. I celti ritenevano che le fate vivessero dentro il fiore e quindi evitavano di dormire nelle sue vicinanze per paura di essere rapiti. Inoltre, era diffusa la credenza che l’erica potesse aprire un passaggio con l’aldilà.

I celti si tramandavano anche una leggenda riguardante la possibile origine dell’erica bianca. Parlava di Ossian, un capo celtico che aveva una figlia di nome Malvina, promessa in sposa al guerriero Oscar. Quest’ultimo morì in battaglia, ma prima di spirare incaricò un messaggero di portare all’amata un mazzo di erica. Appresa la morte di Oscar, Malvina corse su una collina e pianse disperata la fine prematura di quell’amore che aveva potuto vivere solo in parte. Le sue lacrime colarono sulle piante di erica, il cui colore mutò dal lilla al bianco. La fanciulla benedì quindi la pianta e affermò che chiunque l’avesse trovata e raccolta non avrebbe dovuto temere la cattiva sorte.

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Autore: Alessandro Bolzani

Mi chiamo Alessandro e, oltre a essere un giornalista, sono l’autore del libro urban fantasy Cronache dei Mondi Connessi – I difensori del parco, edito da PAV Edizioni. Nel 2023 ho vinto il concorso Sogni di Fantasy 2 con il racconto Sylenelle, ladra di sogni. Collaboro anche con la rivista Weirdbreed, per la quale ho realizzato il racconto La carne più buona del mondo, alcuni articoli e delle interviste. Nel mio blog, Pillole di Folklore e Scrittura, parlo di libri, scrittura creativa, mitologia, credenze popolari e, in generale, di tutto ciò che mi appassiona.

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