LinkedIn viene spesso criticato come una piattaforma inefficace per la ricerca di lavoro. Alcuni lo vedono come un luogo pieno di offerte che richiedono troppa esperienza, post autocelebrativi o messaggi di disperazione di chi non riesce a trovare un impiego. Tuttavia, la chiave per sfruttarlo al meglio risiede nell’ottimizzazione del proprio profilo e nella gestione attiva della propria rete.
1. Ottimizzazione del profilo: le basi
Il primo passo per emergere su LinkedIn è strutturare un profilo chiaro e ben organizzato:
- Sommario coinciso: La headline del profilo deve essere chiara e diretta, comunicando immediatamente il tuo ruolo e le tue competenze chiave.
- Bio efficace: Scrivi una sintesi professionale che spieghi chi sei, in quale settore operi e quali sono le tue principali competenze. Evitiamo “sono una persona ambiziosa che cerca opportunità nuove” in modo generico.
- Esperienze lavorative dettagliate: Descrivi i tuoi ruoli in modo preciso, utilizzando parole chiave che possano indicizzare il tuo profilo nei risultati di ricerca dei recruiter. In questo caso, suggerisco di lasciarsi aiutare da chatgpt.
- Educazione e formazione: Inserisci titoli di studio e corsi rilevanti, preferibilmente con la descrizione di quanto fatto in formato bullet point per una lettura più immediata.
- Licenze e certificazioni: Carica attestati e certificazioni ottenute. Minicorsi nella sezione “certificazioni” vanno benissimo.
- Progetti personali: includi anche progetti minori come software realizzati o traduzioni di rilievo.
2. Ottimizzare la visibilità grazie alla SEO di LinkedIn
LinkedIn funziona come un motore di ricerca: più il tuo profilo è ben indicizzato, più sarà facile farsi trovare dai recruiter.
- Competenze chiave: Inserisci tutte le competenze rilevanti e collega ognuna di esse ai tuoi lavori ed esperienze educative.
- Endorsements e referenze: Conferma le competenze dei tuoi contatti e chiedi che facciano lo stesso per te. Questo aumenta il punteggio interno del tuo profilo e la tua visibilità.
- Focalizzazione del profilo: Evita di presentarti come un professionista “tuttofare”. Si tratta di uno sbaglio da principianti che noto spesso. Scegli un settore e una specializzazione principale, lasciando in secondo piano altre esperienze meno rilevanti.
3. Interazione attiva e networking
Un profilo ben ottimizzato non basta: per sfruttare al meglio LinkedIn, è essenziale essere attivi nella rete.
- Collegarsi con i recruiter: Aggiungere recruiter e responsabili HR nel proprio network aumenta la probabilità di ricevere offerte di lavoro. Non limitarti a inviare candidature, ma scrivi direttamente ai recruiter. Questo è talvolta ben visto e ottiene riscontri positivi.
- Partecipare alle discussioni: Commenta e interagisci con contenuti nel tuo settore per aumentare la visibilità e posizionarti come un esperto. Non è una cosa che faccio spesso (preferisco pubblicare articoli), ma il fatto stesso di fare networking può portare il beneficio di farsi trovare più facilmente dai recruiter (recruiter x è connesso a un tuo collegamento, e casualmente vede un tuo post e il tuo profilo…).
- Pubblicare contenuti di valore: Scrivere post o articoli su LinkedIn rafforza la tua autorevolezza e può attirare nuove opportunità (come già detto su).
4. LinkedIn Premium è davvero utile?
Molti si chiedono se valga la pena investire in LinkedIn Premium (LinkedIn Gold). In base all’esperienza di molti utenti, la versione a pagamento offre alcuni vantaggi come messaggi diretti ai recruiter (senza aggiungerli, ma aggiungerli fa onestamente la stessa cosa) e statistiche avanzate, ma non è indispensabile per chi ottimizza bene il proprio profilo e utilizza attivamente la piattaforma (almeno non nella mia esperienza).
Sono stato frequentemente io stesso contattato dai recruiter, e ho notato errori solo quando ho cercato “troppo” di spaziare con le competenze (es.: inserendo il fatto che scrivo per blog come lavoro attuale – in quel caso sono stato contattato per lavori di SEO!).
Sicuramente LinkedIn è più efficace per alcuni tipi di profili, soprattutto l’IT, ma ho visto persone scrivere post ben articoli e venire poi ricontattati per lavoro (in ambito sales, per dirne una).
Conclusione
LinkedIn è uno strumento potente per la ricerca di lavoro, ma solo se utilizzato in modo strategico. Ottimizzare il profilo, utilizzare parole chiave efficaci, interagire attivamente con la rete e connettersi con i recruiter sono le mosse vincenti per farsi notare. Con il giusto approccio, LinkedIn può trasformarsi da piattaforma “inutile” a una risorsa fondamentale per la propria carriera.

