Benvenuti a Pillole di Folklore e Scrittura, lo spazio dedicato alle storie che emozionano, fanno riflettere e lasciano il segno. Oggi abbiamo il piacere di ospitare Alexandra Rose, autrice del romanzo “Losing Match”, una storia intensa che intreccia sport, identità e la ricerca del coraggio per affrontare la verità più difficile: quella su noi stessi. Scopriamo insieme il cuore pulsante di questa storia e il percorso che ha portato alla sua creazione.
Alexandra, cosa ti ha ispirato a scrivere “Losing Match”? C’è stato un momento particolare o un’idea che ha acceso la scintilla?
Home Team avrebbe dovuto essere un romanzo a sé, non era previsto che io creassi una serie di due volumi autoconclusivi. Poi, però, mentre scrivevo una scena in particolare, ho visto Dylan e Travis – i protagonisti di Losing Match – interagire ed è scattata la scintilla. Mi sono chiesta “Cosa succederebbe, se accoppiassi una persona come Dylan a una problematica come Travis?”. Ci ho visto un potenziale enorme e alla fine il mio cervello si è messo in moto per creare tutta la trama.
Il personaggio di Travis è complesso e ricco di contraddizioni. Come hai lavorato sulla sua caratterizzazione e sul tema della lotta interiore?
Quando inizio la stesura di un romanzo ho in testa solo una bozza del carattere dei personaggi, perché mi piace scoprirli mentre scrivo, scavare a fondo nella loro testa durante il processo di scrittura. Sapevo che Travis era complesso, che si celava dietro la rabbia perché non riusciva ad accettarsi, ma il resto l’ho scoperto mano a mano. Ad esempio, il suo disturbo del comportamento alimentare non era previsto: mi sono accorta che ne soffriva e ho dato voce alla problematica.
Dylan è un personaggio solare, libero e in contrasto con Travis. Come hai sviluppato il loro rapporto e cosa volevi trasmettere attraverso questa dinamica?
Dylan è il mio raggio di sole, amo tantissimo questo personaggio. A oggi, credo che tra i miei sia il mio preferito. Desideravo tanto che una persona come Dylan aiutasse una persona come Travis a liberarsi di tutte le catene. Volevo che attraverso lui Travis capisse di essere perfetto così com’è.
Il romanzo affronta temi delicati come l’identità sessuale e il pregiudizio. Come hai bilanciato l’intensità emotiva con la narrazione sportiva?
Ho cercato di sfruttare gli allenamenti e le partite per portare avanti la trama, evidenziando momenti importanti per lo sviluppo di Travis e della sua relazione con Dylan. Una partita in particolare è proprio cruciale in questo. In ogni caso, amo tantissimo raccontare lo sport nei miei libri, nonostante io non sia esattamente una persona sportiva, ho scoperto di adorare questo sottogenere del romance.
Quanto è stato importante per te raccontare una storia che sfida gli stereotipi, soprattutto nel contesto di uno sport come il basket universitario?
Ho cercato di parlare del conflitto interiore di Travis anche attraverso il basket. Lui è in crisi con questo sport, che gli piace, ma che pratica per volere dei suoi genitori. In realtà lui non vorrebbe entrare nell’NBA. Travis compie un lungo viaggio interiore durante il romanzo: capisce di aver solo compiaciuto i genitori, mostrando un’immagine di sé del tutto falsa. Mano a mano, riesce a trovare la sua strada e a capire cosa vuole davvero dalla vita. Ho usato il basket anche per questo, soprattutto perché gli sport ad alti livelli sono ancora molto chiusi riguardo la sessualità degli atleti.
C’è un messaggio particolare che speri i lettori portino con sé dopo aver letto “Losing Match”?
Spero, nel mio piccolo, che i lettori possano trovare conforto in queste pagine. Volevo trasmettere speranza: la speranza di una rinascita, di un’alba dopo una lunga notte. Travis è immerso nell’oscurità all’inizio del libro, poi Dylan gli tende una mano e i raggi caldi del sole iniziano a rischiarare tutto quel buio. L’amore non è mai sbagliato, non importa chi si ama, l’amore è sempre amore. Reprimere se stessi fino a farsi del male non è la scelta giusta.
Per ogni Travis che c’è nel mondo io spero che esista un Dylan pronto a dimostrargli quanto è bella la vita, quando si è liberi.
Grazie, Alexandra, per aver condiviso con noi il dietro le quinte di “Losing Match”. Se siete curiosi di scoprire questa storia intensa e toccante, trovate il romanzo su Amazon al seguente link: