Desiderio e trasgressione – “Sicilian Story” ft. Izabel Nevsky

Benvenuti a Pillole di Folklore e Scrittura!

Oggi abbiamo il piacere di ospitare Izabel Nevsky, autrice di Sicilian Story, un romanzo che intreccia eros e psicologia in un racconto avvolgente e provocatorio. Con uno stile diretto e senza filtri, Izabel ci porta in una Sicilia sospesa tra tradizione e istinti primordiali, dove le dinamiche di potere e seduzione si fanno spazio tra le righe. Parleremo di desiderio, tabù e libertà, esplorando il dietro le quinte di questa storia intensa e conturbante.

La sinossi:

“Il mio nome è Izabel Nevsky. Sono nata a Kaliningrad il 21 marzo del 1990. Mio padre era un ufficiale russo di Marina e mia madre un’insegnante e traduttrice italiana, originaria di un piccolo paese della Sicilia.
Ho cominciato a scrivere quando ero una ragazzina, annotando su un diario tutti i momenti salienti della mia vita. Da grande ho ripescato dalla memoria quei ricordi per pubblicarli in diversi libri.
Questa storia è un nuovo capitolo della mia sessualità, posta di fronte al bivio determinante del presente.
Il dilemma è però quello di sempre: posso vivere liberamente in un mondo che non concepisce le diverse sfumature dell’eros?”

“Sicilian Story” è un romanzo che sfida le convenzioni. Qual è stata la scintilla che ti ha portata a scriverlo?

Ogni anno passo alcune settimane nel paesino dove vive mia madre. È un modo per respirare un’aria diversa, la stessa che ha accompagnato la mia giovinezza nella caldi estati al mare tra la passionalità della gente che ci vive. È un mare molto diverso dal Baltico, freddo e nebbioso, quello della Sicilia mi fa stare bene, mi ispira e ogni volta mi ritrovo a scrivere le storie che ho vissuto, oppure che ho sognato di vivere.

Il rapporto tra la protagonista e il paese siciliano in cui si trova è fatto di tensioni e desideri inespressi. Quanto conta l’ambientazione nel determinare i conflitti della storia?

Ogni paese del sud ha le sue storie nascoste,  le sue contraddizioni, i rancori e le vendette. Io rappresento la straniera, quella che viene da fuori e porta con sé  l’immagine godereccia dei vecchi film della commedia all’italiana. Sono la ragazza disinibita che prende il sole senza costume e a volte dimentica volutamente di indossare le mutande. Sono lo scandalo agli occhi delle donne e un miraggio per i maschi di ogni età, quelli che leggono i miei libri di nascosto e indossano le vesti dei protagonisti.

Nel romanzo troviamo una forte componente erotica, ma anche una profonda introspezione psicologica. Quale delle due è stata più difficile da scrivere?

Io scrivo di getto, senza pensare e senza riflettere. Racconto le mie storie, le mie azioni, il confronto con un mondo che per due settimane sembra girare attorno a me, ogni anno con la stessa morbosità che in fondo mi appaga.  Sono un’esibizionista, lo sono sempre stata e tra quei vicoli tutto viene amplificato fino a diventare la verità vera, più forte di quella davvero reale.

Hai menzionato il rapporto tra la protagonista e sua madre, un legame che si ricostruisce attraverso dinamiche atipiche. Puoi raccontarci di più su questa relazione?

Il nostro rapporto è sempre stato conflittuale. Ha sempre contestato il mio sangue caldo più della mia testa matta. Quando ho frequentato l’università a Milano, ho avuto modo di conoscere un ambiente molto creativo e mi sono fatta convincere a tradurre i miei peccaminosi diari da ragazza per pubblicarli. Per me era un gioco, un modo per alimentare il mio esibizionismo col voyerismo dei lettori, invece sin il primo libro di Fragole mi si è aperto un mondo che non pensavo nemmeno esistesse.  Quando mia madre lo ha scoperto, i nostri rapporti, già fragili, si sono interrotti ed è soltanto dallo scorso anno che siamo tornati a parlarle. Molti dei nostri dialoghi sono in questo romanzo.

Il tema della libertà sessuale e della repressione sociale è centrale nella tua opera. Secondo te, quanto è cambiata la percezione dell’eros nella società contemporanea?

L’eros, o meglio la sessualità, non ha una collocazione globale. Il sesso a Kaliningrad non è uguale a Milano o nel sud Italia. La percezione della libertà sessuale è contaminata dall’educazione, dalla religione e dall’ambiente in cui si vive. Io lo vivo senza patemi, senza costrizioni, senza chiedermi se sia giusto o sbagliato farlo col primo che capita nel momento in cui ne sento la necessità. È solo da poco tempo che ho trovato una collocazione del sesso legato al sentimento e coincide con l’essermi perdutamente innamorata della compagna con cui adesso convivo.

Il tuo romanzo è per lettori consapevoli, pronti ad affrontare un racconto senza censure. Quale messaggio speri che portino con sé dopo la lettura?

Il mio romanzo è  un racconto senza filtri in cui confesso le mie voglie e apro al lettore la parte più nascosta della mia sessualità contorta. Non deve fare altro che immaginarmi nelle vesti (poche) della protagonista assoluta di questa storia. Tutto il resto è già nella mente di chi legge.

Se volete immergervi in un viaggio tra desiderio e trasgressione, Sicilian Story è disponibile su Amazon:


Link alla pagina personale dell’autrice:

http://www.rossoscarlatto.net/izabelnevsky.asp

Buona lettura e grazie a Izabel Nevsky per essere stata con noi!

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Autore: Gabriele Glinni

Esperto di informatica, amante della scrittura creativa. Autore di Ascend-ent e Descend-ent. Sostenitore dell'arte della composizione di messaggi efficaci ed eloquenti.

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