Benvenuti su Pillole di Folklore e Scrittura Creativa, lo spazio dove esploriamo mondi visivi, immaginari narrativi e tutto ciò che sa ispirare.
Oggi parliamo di un’arte che unisce nostalgia, precisione e creatività: la Pixel Art, che io personalmente adoro (sono anche un Pixel Artist, su @Gabs_DigitalArt (https://www.instagram.com/gabs_digitalart/).
Per accompagnarci in questo viaggio visivo abbiamo con noi Pixel Feeded (https://www.instagram.com/pixel.feeded/), un account Instagram che ha fatto della promozione della Pixel Art la sua missione. Condivide, riposta e fa scoprire ogni giorno opere meravigliose, dando visibilità a tantissimi artisti digitali.
Ma perché la Pixel Art affascina così tanto? Perché vale la pena divulgarla? Scopriamolo insieme! Ecco l’intervista.
La Pixel Art nasce nei videogiochi retrò ma oggi vive una nuova giovinezza online. Secondo te, cosa la rende ancora così affascinante e attuale?
C’è qualcosa di senza tempo nella Pixel Art. Porta con sé quel peso nostalgico dei videogiochi classici, ma è anche incredibilmente flessibile. Nonostante (o forse proprio grazie ai suoi limiti, fa in modo che gli artisti pensino con creatività. Può essere bella, cruda, surreale o profondamente emozionale, tutto con pochi pixel. In un’epoca di sovraccarico visivo, la Pixel Art ci rallenta. Invita le persone ad osservare più da vicino.
Il tuo account, Pixel Feeded, è una vetrina per tantissimi artisti. Che tipo di reazioni ricevi da chi viene promosso o scopre nuovi talenti grazie ai tuoi post?
Il feedback è la parte migliore. Gli artisti sono quasi sempre molto grati per essere stati condivisi, soprattutto quelli agli inizi, che stanno cercando di farsi notare. E i follower adorano scoprire nuovi talenti. Ho ricevuto messaggi da persone che mi hanno detto di aver iniziato a creare Pixel Art proprio dopo aver visto qualcosa sulla mia pagina. Questo tipo di impatto è davvero motivante.
In un mondo saturo di immagini ad alta risoluzione, qual è la forza comunicativa di un’arte “a bassa definizione” come la Pixel Art?
La Pixel Art dimostra che non servono milioni di pennellate per raccontare una storia. Gioca con la suggestione: è il cervello che colma i vuoti. Questa semplicità le conferisce una sorta di magia. È minimalista, ma ricca di emozioni. Un personaggio minuscolo con occhi da due pixel può comunque farti provare qualcosa, ed è davvero sorprendente.
Secondo te, quanto è importante dare spazio e visibilità a questa forma d’arte digitale? Cosa rischiamo di perdere se non la valorizziamo?
È importantissimo. La Pixel Art ha una voce unica nel panorama dell’arte digitale, e se la ignoriamo, perdiamo un intero spettro di creatività. Non è solo un’estetica “retro”, è un linguaggio. E come ogni linguaggio, se smettiamo di parlarlo, rischia di scomparire. Sostenerlo significa mantenere viva e in evoluzione quella voce.
Hai notato delle tendenze o evoluzioni interessanti nella Pixel Art negli ultimi anni? Come stanno cambiando gli stili o i temi?
Assolutamente sì. C’è molta più sperimentazione adesso: le persone mescolano la Pixel Art con il 3D, la usano nelle animazioni o la fondono con texture pittoriche. Anche i temi stanno cambiando. Non si tratta più solo di fantasy o RPG. C’è tanto surrealismo, scene di vita quotidiana, perfino pezzi astratti. Sta evolvendo molto oltre ciò che la gente immagina quando sente parlare di Pixel Art.
Che consiglio daresti a chi vuole avvicinarsi alla Pixel Art, sia come artista che come appassionato?
Inizia in piccolo. Letteralmente! Non servono strumenti sofisticati, anche app gratuite possono bastare. Studia ciò che ti piace, prova a ricrearlo, e non avere paura di pubblicare i tuoi primi lavori. La community della Pixel Art è davvero accogliente! E se sei solo un appassionato, supporta gli artisti: condividi i loro lavori, lascia commenti, compra una stampa. Questo tipo di energia tiene viva la scena!
La Pixel Art ci ricorda che anche nei dettagli più piccoli può nascondersi una grande emozione.
Un grazie speciale a Pixel Feeded per aver condiviso con noi la sua visione e per l’impegno nel promuovere questa meravigliosa forma d’arte.
Grazie mille per questa intervista, Pillole di Folklore e Scrittura! – il team di Pixel Feeded si congratula con voi per i vostri sforzi e vi augura il meglio per le vostre imprese presenti e future! 🙂
Continuate a seguirlo e lasciatevi ispirare da questi piccoli mondi pixelati.
Alla prossima intervista su Pillole di Folklore e Scrittura Creativa! Se invece volete leggerne di più sull’arte digitale, ecco un mio articolo a riguardo, dove racconto la mia esperienza personale.