Secondo una leggenda, Luigi VII scelse di rendere l’iris l’emblema del suo regno dopo averlo visto in un campo in seguito a una battaglia vittoriosa. Pertanto fu chiamato “fleur-de-Louis”, ma a causa della somiglianza con il fiore del giglio “fleur-de-lys” si creò una certa confusione e alla fine fu quest’ultimo a essere usato, nel Medioevo, come simbolo della monarchia francese.
Nella mitologia greca, Iris era il nome della messaggera degli dei. Proprio come Ermes, anche lei accompagnava le anime dei defunti nell’oltretomba, però si occupava solo delle donne. Fu lei a sciogliere l’anima di Didone morente e a scortare la prima regina di Cartagine nell’Ade. Iris era anche la personificazione dell’arcobaleno, che portava il suo nome.
In base alla variante, l’iris può avere dei significati diversi nel linguaggio dei fiori: fatalità (iris di faraone), amore desolato (fimbriata), buona notizia (pratense), incendio amoroso (tedesca), desolazione (tuberosa).