L’epic fantasy è probabilmente il sottogenere che per primo balza alla mente quando si pensa al fantastico. D’altronde quasi tutti hanno una certa familiarità con le storie ambientate in un secondary world nel quale uno o più eroi devono lottare contro le forze del male, anche per merito di saghe immortali come “Il Signore degli Anelli” di Tolkien o “Terramare” di Le Guin. Immergersi in una di queste avventure significa passare decine di ore in mondi esotici e affascinanti, ricchi di luoghi da scoprire, mostri e creature uniche nel loro genere, magia e popoli con regole e tradizioni spesso lontane da quelle presenti sulla Terra. I libri “Il guardiano e la bambina” e “Gli eroi del Valhel”, scritti da Vittorio Larovere e pubblicati da PAV Edizioni, fanno parte proprio di questo sottogenere e rappresentano nelle ottime opzioni per chi ha voglia di staccare la testa dai problemi della società moderna e scoprire le terre di Eldel tramite gli occhi di Anter ed Emia.
Per conoscere meglio entrambe le opere (e avere qualche piccola anticipazione sulle successive) oggi intervisterò il loro autore. Ciao Vittorio e benvenuto su Pillole di Folklore & Scrittura!
“Il Guardiano e la bambina” e “Gli eroi del Valhel” sono due opere strettamente collegate. Leggendole nell’ordine sbagliato si rischia di perdersi dei pezzi per strada?
Ho fatto in modo che ogni libro, a parte l’ultimo della saga, possa essere letto senza conoscenza pregressa. Si perdono riferimenti a eventi e personaggi citati, ma ogni capitolo ha la sua storia indipendente da raccontare e se ne può godere anche in ordine sparso.
Quali temi hai voluto esplorare con i due libri?
Ho voluto parlare di quanto sia importante la vita che abbiamo e che cosa ci spinge a vivere.
La storia si svolge in un secondary world. Quanto è stato difficile progettarlo?
Ho impiegato diversi mesi a preparare tutto. La mappa, le regole, le creature che vivono Eldel sono completo frutto della mia immaginazione e ho preteso da me stesso che ogni cosa fosse congruente e si spiegasse anche a livello logico, senza cadere nella banale risposta “ah è magico allora ok”.
Ci sono state delle opere che ti hanno influenzato durante la creazione dei due libri?
Principalmente a livello videoludico, Assassin’s Creed e Kingdom Hearts (quest’ultimo in particolare). Se li avete giocati, arriverete alla fine della macrotrama e direte “ah ok, capisco”. A livello letterario invece, ovviamente, Harry Potter come struttura narrativa e Eragon come riferimento per l’ambientazione.
Quali tipologie di lettori pensi che potrebbero apprezzare di più “Il Guardiano e la bambina” e “Gli eroi del Valhel”?
Per quanto riguarda l’età un po’ tutti, forse per lo stile più per giovani adulti. Il ritmo è abbastanza veloce e soprattutto i primi due libri si concentrano più sugli eventi che sui personaggi. Se volete vivere un’avventura tutta d’un fiato, è quello che fa per voi. Sto sperimentando un po’ più di “staticità” (ma cercando di non sottrare all’intrattenimento) con il terzo capitolo, motivo per cui ci sto mettendo un po’ di più a farlo uscire. L’importante è sperimentare e non annoiarsi, vedremo!
Come te la immagini la colonna sonora delle due opere?
Per il finale, con il quarto libro, mi sono sempre immaginato una canzone “triste” di Ed Sheeran, tipo Photograph o “Spring”. Per il resto, action a tutto spiano!
Stai lavorando ad altri libri legati in qualche modo ai due già usciti?
Come dicevo prima, sto lavorando agli ultimi due libri. Il quarto andrà a chiudere tutte le sottotrame aperte e concludere la macrotrama della famiglia di Anter ed Emia. Ho sempre lavorato anche a una raccolta di racconti per svelare eventi importanti accaduti molto prima di quelli narrati nei romanzi o che accadono in contemporanea ma troppo brevi per occupare i libri principali. Uno di questi è già disponibile online sotto forma di podcast “Leggende di Eldel”, titolo stesso della raccolta. Chissà, magari vedrà la luce in formato scritto!
Grazie ancora per il tempo che ci hai dedicato, Vittorio! Potete trovare “Il guardiano e la bambina” sul sito di PAV Edizioni e su Amazon. Lo stesso vale per “Gli eroi del Valhel” (AMAZON – PAV)
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