[A cura di Raffaello Glinni]
Potrebbe esistere una connessione tra alcune opere di William Shakespeare e le piste che conducono a una sua collaborazione o incontro con qualche personaggio in Italia, tra cui, probabilmente, il Duca di Acerenza e Giugliano (Na) Vincenzo Pinelli, noto studioso che visse fra il 1500 e il 1600 a Padova, dove ospitava presso la propria abitazione Galileo Galilei, che lui stesso aveva raccomandato per farlo entrare nella nota Università.
Si ritiene che Shakespeare, durante la sua permanenza in Veneto (documentata da molti storici), sia entrato in contatto con gli ambienti culturali di Padova legati al Duca di Acerenza, notissimo bibliografo e proprietario della più grande biblioteca del mondo con oltre 8500 libri, (studioso di ottica e noto per aver scritto nel 1585 uno dei primi testi su Leonardo da Vinci, “discorso sulla pittura di Leonardo Da Vinci” , dimostrando di avere una copia originale del codice della Pittura di Leonardo – tant’è che il codice della pittura che oggi utilizziamo è la copia tratta dal libro di Pinelli ! nonché grande letterato insieme al fratello Cosimo che fu il Mecenate di Giambattista Basile Del Cunto de Li Cunti – La grande biblioteca fu poi acquistata dal Cardinale Borromeo e oggi è nota come la Biblioteca ambrosiana).
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