Nel folklore, lo psicopompo è un’entità che ha il compito di condurre le anime dei defunti nell’aldilà. Nella mitologia etrusca, questo importante ruolo veniva svolto da Charun, il demone della morte. Egli allontanava i defunti dai loro cari dopo il decesso e li accompagnava durante tutto il loro ultimo viaggio (che poteva avvenire a piedi, a cavallo o su un carro). Veniva spesso affiancato da Vanth, un’altra dea alata legata al mondo degli inferi.
Charun viene solitamente rappresentato come un demone dal lungo naso da avvoltoio, una barba ispida e nera e delle orecchie appuntite. In alcune pitture funerarie ha la pelle blu. Indossa degli alti calzari e una tunica lunga fino a poco sopra il ginocchio. In mano regge il martello che, secondo alcuni studiosi, utilizzava per chiudere i pesanti chiavistelli delle porte dell’Ade. Secondo altre interpretazioni, utilizzava l’arma solamente per colpire o spaventare le anime che conduceva nell’aldilà.
Alcuni autori sostengono che Charun non si limitasse a condurre i morti nell’Ade, ma che punisse anche le anime dei malvagi.