Le esagerazioni in scrittura creativa: esiste un limite?

Danganronpa

Quando si scrive un racconto non è sempre necessario essere fedeli alla realtà al 100%. Certo, in alcuni generi un approccio verosimile è consigliabile (meglio evitare troppi voli pindarici in un giallo di stampo tradizionale), ma nella maggior parte dei casi è possibile sbizzarrirsi senza troppi problemi. C’è però una regoletta che bisogna sempre tenere a mente: il lettore non deve sentirsi preso in giro. Un modo facile per evitare di cadere in questo errore è mettere in chiaro fin da subito che quella abbiamo creato non è una storia realistica al 100%. In Harry Potter, per esempio, si capisce già dai primissimi capitoli che la magia esiste e che il protagonista è in grado di usarla. In Death Note, tutti gli elementi sovrannaturali (il Death Note e gli Shinigami) vengono introdotti subito. Insomma, se volete esagerare siete liberissimo di farlo, ma dovete dirlo!

Questo non significa svelare tutte le vostre carte nel primo capitolo: avete tutto il diritto di tenervi qualche sorpresa per le fasi successive della storia. Il “patto” iniziale serve solo a far capire al lettore a cosa sta per andare incontro. “Ehi amico, come puoi notare stavolta ho deciso di esagerare un po’! Ti va bene? Se preferisci chiudere qui il libro e leggere qualcosa di diverso non mi offendo”. Bene o male è questo il messaggio che deve arrivare a chi si approccia per la prima volta a una vostra opera “sopra le righe”. Una volta messe in chiaro le cose, potrete tranquillamente rendere la vostra trama sempre più “folle” capitolo dopo capitolo, anche se sarebbe meglio non premere troppo sull’acceleratore. Dal mio punto di vista, un pizzico di realismo è sempre necessario, anche nelle storie più strampalate. Dopotutto è giusto dare al lettore qualche punto di riferimento e crearli da zero non è semplicissimo.

Un ottimo esempio, dal mio punto di vista, è la serie di videogiochi Danganronpa, sviluppata dalla Spike Chunsoft. In ognuno dei suoi episodi sono presenti vari elementi sopra le righe (come un orso robot o un’accademia frequentata solo da studenti in possesso di capacità straordinarie) che permettono al giocare di capire fin da subito che altre sorprese lo attendono dietro l’angolo. Il tutto però è abbinato ad alcuni elementi realistici che aiutano a creare un giusto equilibrio tra assurdo e (pseudo)verosimile.

Autore: Alessandro Bolzani

Mi chiamo Alessandro e sono l'autore del romanzo urban fantasy "I Guardiani dei Parchi". Nella vita faccio il giornalista, ma qui su Wordpress gestisco il blog "Pillole di Folklore e Scrittura", dove parlo di libri, mitologia, credenze popolari e, in generale, di tutto ciò che mi appassiona.

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