Eccomi qui tornata con un nuovissimo articolo. Lo so, sono una pessima persona, sparire così da un mese! Ma per una giusta causa: lavoro 🙂
Oggi tratteremo un argomento molto importante e richiesto: la traduzione legale. Il campo legale è uno dei miei settori di specializzazione, insieme al turistico, ai siti web e al marketing. Piano piano vi scriverò un articolo per ogni settore, abbiate fiducia!
Nella traduzione legale rientrano anche quella asseverata e certificata. La traduzione asseverata e certificata richiede un giuramento in tribunale da parte del traduttore. Con esso si giura conformità e fedeltà al testo fonte. [Ne ho già parlato su un post pubblicato tempo fa sul mio profilo IG: https://www.instagram.com/martinadicarlo_traduttrice/]
La traduzione legale è un tipo di traduzione specializzata che richiede la conoscenza degli ordinamenti giuridici sia del paese di origine che del paese di destinazione; il traduttore, dunque, deve avere un’ottima padronanza della terminologia specifica al fine di riportare in maniera corretta tutti i concetti nel testo di destinazione. La traduzione legale, inoltre, richiede una grande precisione e tempi di stesura molto lunghi, poiché è molto più complessa rispetto alle altre e non si può fare affidamento a nessun tipo di traduttore automatico.
Oramai la traduzione legale è molto richiesta: la libera circolazione di beni, persone, capitali, servizi ha portato ad un impellente bisogno di tradurre una quantità enorme di testi legali. Ma quali sono i testi legali? Per testi legali si intende:
- contratti;
- brevetti depositati;
- testi riferiti a norme comunitarie;
- sentenze;
- provvedimenti giudiziari;
- ordinanze del tribunale;
- ricorsi;
- documenti notarili;
- deposizioni testamentarie;
- richieste di risarcimento;
- atti societari;
- bilanci;
- documenti di identità;
- trascrizioni;
- documenti di immigrazione
Il traduttore che si occupa di testi legali deve essere madrelingua con comprovata esperienza in ambito giuridico, sia per quanto riguarda il lessico, sia per quanto riguarda la terminologia specifica. Per questo motivo è necessario un continuo aggiornamento: la legge cambia in continuazione! Per evitare traduzioni errate, quindi, è necessario fare affidamento solo su esperti del settore che hanno una conoscenza approfondita del sistema giuridico del paese di origine e di quello del paese di destinazione.
Il traduttore umano, mai come in questo caso, è indispensabile. La traduzione legale richiede, come già detto prima, una grande precisione e conoscenza del linguaggio e della terminologia specifica, cosa che il traduttore automatico non è assolutamente in grado di riconoscere. Molto spesso, come anche per altre tipologie di testo, alcune espressioni giuridiche non hanno un equivalente nella lingua di destinazione. In questi casi, i traduttori utilizzano delle espressioni concettuali che i traduttori automatici non conoscono.
Quindi perché la traduzione legale risulta essere diversa dalle altre?
- TERMINOLOGIA SPECIFICA: essendo il compito del traduttore legale molto complesso, cioè trasporre i concetti giuridici in un’altra lingua, è necessario che sia esperto del linguaggio giuridico (alcuni miei colleghi sono laureati in giurisprudenza) della lingua di origine e di quella di arrivo e della relativa terminologia;
- NON SONO AMMESSI ERRORI: non sto scherzando, questo non sono ammessi errori a carattere cubitale, va preso alla lettera. Come sappiamo, abbiamo a che fare con documenti legali, quindi anche un piccolo errore o fraintendimento può essere fatale, il documento tradotto può diventare nullo. Da mettere in conto, inoltre, sono le enormi complicanze finanziarie e legali;
- ASSICURARE AFFIDABILITÀ: se il destinatario del testo si rende conto che la terminologia utilizzata non è corretta, la traduzione non risulta affidabile.
Quanti traduttori legali in ascolto?!
Fatemelo sapere nei commenti.
Al prossimo.