Si alza il vento – Recensione

Il penultimo film di Miyazaki è una storia di formazione e solitudine: ognuno percorre da solo il suo percorso di vita, inframezzato da inaspettati momenti di comprensione reciproca. “Si alza il vento!…/ bisogna tentare di vivere” (Paul Valéry, Le cimetière marin)è l’affascinante filosofia alla base della vicenda: il protagonista Jirō, non potendo pilotare aerei, insegue con l’amico Kirō il sogno di progettarne; Nahoko lotta contro una malattia senza scampo; la giovane Kayo vuole diventare un medico; Castorp è perseguitato a causa delle sue idee.

Il vento, metaforico e non, che destabilizza le vite dei personaggi e mette a rischio le loro aspirazioni, c’è dall’inizio alla fine: è la guerra, la calamità, la malattia, ma è anche la folata che fa incontrare due innamorati. Il protagonista trova qualcosa di appassionante a cui dedicarsi, che lo assorbe, lo porta lontano da casa, lo tiene lontano dagli affetti ma gli consente anche di vivere, di darsi uno scopo.

Il passare del tempo è rappresentato con cura nel modo di vestire di personaggi e passanti, che si occidentalizza sempre di più. Molto suggestivo è il matrimonio tradizionale a casa dei Kurokawa; verosimigliante la rappresentazione del terremoto. Diversamente da altre opere dell’autore, questa è totalmente realistica: la dimensione fantastica è relegata alle sequenze oniriche, dove tutto è possibile. I sogni, tra l’altro, aiutano il protagonista a trovare risposte a dilemmi della vita reale attraverso il dialogo con l’alter ego e ispiratore Caproni.

La guerra è un’ombra sulla storia, ma nella vicenda narrata quello che conta è la personale guerra di ognuno, più che le vicende politiche. Il dopoguerra del protagonista, che ha perso amore e aerei, non viene mostrato. L’esortazione a vivere è l’unica nota di speranza in un finale drammatico che lascia l’impressione di aver visto, più che un cartone animato, un vero e proprio film.

Camilla

Avatar di Sconosciuto

Autore: Camilla Vecchione

Mi chiamo Camilla Vecchione, la mia passione è leggere e amo scrivere. Dopo il Liceo Classico mi sono laureata in Lingue e Culture straniere. Per Pillole di Folklore e Scrittura mi occupo di recensioni.

Lascia un commento