Ciao a tutti! Proseguiamo la nostra esplorazione dei vari sotto-settori della traduzione specialistica con Nicole Gadler: esperta nel settore moda, gioielleria, orologeria, profumeria e cosmetici, mi ha interessato anche per la presentazione pulita e ordinata della sua pagina LinkedIn.
Nicole, grazie per il tuo tempo che ci concedi. Ho visto che ti sei sempre dedicata alla traduzione, come mai nello specifico hai voluto specializzarti nel settore moda?
Ciao a tutti, e grazie a te per avermi contattata.
Ho tradotto per la prima volta un testo che parlava di moda al secondo anno di università. Mi ero iscritta a un corso di traduzione per l’industria del lusso per pura curiosità, seguendo la mia passione per il settore. La bellezza dei materiali, la manodopera impeccabile e l’attenzione ai dettagli che caratterizzano questo universo mi affascinano da sempre, quindi mi sono buttata.
Sono bastati quei quattro mesi di corso per innamorarmi ancora di più del mondo della moda.
Ero rimasta incantata dal linguaggio utilizzato, sempre elegante, curato e ricercato, all’altezza delle creazioni che descrive.
Dal punto di vista traduttivo, mi avevano colpito la grande varietà di tipologie di testo (da quelli più tecnici come schede prodotto, a quelli più creativi come newsletter) e l’estrema libertà concessa al traduttore. In questo settore, infatti, non si traduce soltanto: si lavora spesso con la transcreation, un particolare tipo di traduzione molto creativa, stimolante e divertente.
E così, dopo una tesi sulla proposta di traduzione di un testo di moda, ho deciso di proseguire il mio percorso di specializzazione nel mondo del lusso ampliando le mie conoscenze ad altri sotto-settori, in particolare a profumeria, gioielleria, orologeria e cosmesi.
Quali sono le principali difficoltà di questo ambito traduttivo, e in che modo le affronti? Immagino, ad esempio, dover rimanere al passo con ciascun brand e conoscere alla perfezione il nome di ciascun pezzo d’abbigliamento.
Rimanere al passo con le tendenze è sicuramente una parte molto importante per tradurre nel mondo del lusso, ma essendo da sempre appassionata di moda e Haute Couture, rimanere aggiornati non è una grossa difficoltà per me. Mi è sempre piaciuto seguire le novità tramite blog, social e sfilate, lo faccio da quando ancora andavo al liceo.
Penso che la parte più difficile (e stimolante) stia invece nell’attenzione alla scelta dello stile più appropriato e delle parole giuste.
È fondamentale riuscire a trasmettere l’essenza di ogni brand. Spesso ci si trova a lavorare con marchi già molto conosciuti, con un heritage importante e dei valori ben precisi. In ogni testo, bisogna riuscire a rimanere coerenti con lo storytelling del brand, mantenendo un linguaggio e uno stile all’altezza dell’allure già creato e consolidato negli anni.
Come scrivo spesso nei miei post, nel settore del lusso non si traducono parole, ma emozioni. Ogni brand dà vita a un proprio universo, sfavillante ed esclusivo. Le nostre traduzioni contribuiscono alla creazione di un sogno nella mente dei lettori.
A tua detta, è importante sapere un po’ di marketing/scrittura pubblicitaria per riuscire a produrre traduzioni di qualità in ambito moda?
Nell’ambito della moda, uno degli scopi finali è sicuramente la vendita. Capita spesso di trovarsi a tradurre testi legati al marketing, come descrizioni per e-commerce, newsletter, campagne pubblicitarie…
Quindi direi di sì, conoscere il marketing e il suo linguaggio aiuta molto.
Quando si scrive, però, bisogna tenere bene a mente che stiamo dando voce a un marchio di un certo livello, che si rivolge a un pubblico target ben preciso.
Quindi, conoscere il linguaggio pubblicitario e del marketing sì, per creare desiderio, ma facendo sempre molta attenzione a non cadere nel banale o nel suonare sfrontati.
Quali sono tipi di clientela per cui ti capita di lavorare?
Lavorare nel settore Luxury significa collaborare molto spesso con agenzie di traduzione, che fanno da intermediarie con i brand.
Non sono però gli unici clienti possibili: si può collaborare con agenzie di comunicazione specializzate nel settore, piccole aziende di beauty o gioielleria che decidono di tradurre il loro e-commerce, artigiani che vogliono comunicare con fornitori di un altro paese…
Infine, quali sono le principali risorse che usi nel tuo lavoro, in particolar modo per trovare termini ed equivalenze specifici del settore?
Sicuramente, il mio glossario è la prima risorsa che consulto sempre. Ci lavoro da anni, è diviso per sotto-settori e in costante aggiornamento.
Se il mio glossario non è sufficiente, passo alla lettura di blog e articoli strettamente legati all’argomento su cui sto lavorando, come farebbe ogni traduttore specializzato in un settore specifico. Un’altra cosa che faccio è leggere la versione italiana del sito ufficiale del brand per cui sto traducendo, controllando se il termine che sto cercando è già stato utilizzato in qualche altro testo.
Ricordiamoci che i nostri lettori sono esperti dell’argomento che stiamo traducendo, quindi è fondamentale padroneggiare il loro linguaggio.
Ancora una volta ti ringrazio, e spero che questa intervista possa essere stata interessante per coloro che vorrebbero esplorare tale ambito