Quando il fantasy si intreccia con gli eventi storici ft. Francesco Codenotti

Una foto di Francesco Codenotti vicino alle copertine dei suoi libri

Benvenuti a una nuova intervista di Pillole di Folklore & Scrittura! Oggi il mio ospite è Francesco Codenotti, autore della dilogia “Le sette vie del drago” e dell’autoconclusivo “Immor(t)al”, nonché co-direttore (assieme alla moglie Sara Cremini) delle collane Draghi e Driadi di PAV Edizioni. Con lui parleremo della selezione dei manoscritti, dell’impatto del booktok sul modo di approcciarsi ai libri, della commistione tra storie fantasy ed eventi storici realmente accaduti (tema ricorrente nei suoi libri) e di molto altro ancora!

Ciao Francesco e grazie per il tempo che hai deciso di dedicarmi. Nei tuoi libri sono spesso presenti delle scene legate a eventi storici realmente accaduti. Vista la tua passione per l’argomento, hai mai pensato di scrivere un romanzo storico?

Sì, la storia, così come la geografia e la sociologia, sono argomenti che mi hanno sempre affascinato (penso che questo derivi dal mio amore per la scoperta e per il viaggio). Ho pensato in passato di scrivere un libro storico, sì, ma preferisco lasciarlo agli esperti nel settore. Piuttosto mi vedrei più calato in qualcosa legato a “esperienze” di vita, in cui l’aspetto storico faccia da contorno. Un fantasy senza l’elemento fantasy, insomma.

Com’è nata la collaborazione con l’illustratore Antonello Venditti? Le sue copertine si sposano benissimo alle trame delle tue storie.


Grazie mille, penso che Antonello sarà felice della tua affermazione. Tutto è nato con la prima copertina de “Le sette vie del drago” (ora “Le sette vie del drago – I custodi del destino). Cercavo qualcuno che potesse dare vita a quella che era la mia fantasia, e la scelta è subito ricaduta su Antonello. Ai tempi pensai che fosse quasi impossibile che accettasse di collaborare con me, invece si è dimostrato fin da subito ciò che è ora: un Professionista in grado di ascoltare ma anche di suggerire senza mai imporsi. E, con orgoglio, posso dire che fin da subito il rapporto professionale si è trasformato in autentica e preziosa amicizia.

Ci sono dei temi ricorrenti nei libri che scrivi?


Lo sai meglio di me: quando scriviamo, in modo spesso inconscio, diamo forma scritta ai nostri pensieri più intimi e profondi, al nostro modo di vedere il mondo, alle nostre passioni. Per questo per me è importante trasmette ciò in cui credo: l’importanza della sana amicizia, dell’amore sincero, dell’imparare dai nostri errori, del riscatto. Scrivere però è anche un modo, per me, di esplorare ciò che ci circonda. E ciò che ci circonda difficilmente è del tutto bianco o del tutto nero. Per questo motivo i miei personaggi, proiezione di parti di me o della società come la vedo, si trovano costretti a prendere delle scelte.

C’è qualche autore che consideri una fonte di ispirazione?


Autore? No, non direi. Più si legge, più si impara. E ogni scritto ha qualcosa da insegnarci, certo. Ma non ho autori a cui “ispirarmi”, forse perché ogni autore è figlio dell’epoca e del luogo in cui scrive. Per esempio: io nasco tolkieniano. Ho letto di Tolkien anche ciò che non è stato tradotto in italiano e l’ho anche studiato. Ma non potrei mai “ispirarmi” al suo modo di scrivere, del tutto fuori dal tempo odierno, ma per esempio da lui posso imparare la dedizione.

In qualità di direttore di collana, quali sono gli aspetti ai quali dai più importanza quando valuti i manoscritti che potrebbero entrare a far parte della collana Draghi?


Il primo aspetto è la “sincerità”. Con un po’ di esperienza, è facile comprendere chi scrive perché ha davvero qualcosa da dire. In collana necessitiamo di storie autentiche, che sappiano intrattenere e far riflettere (non per forza in quest’ordine), accompagnate ovviamente da una buona forma di base perché questa, secondo me, è sinonimo di rispetto (sia nei confronti del pubblico, sia di noi che valutiamo).

Pensi che il fenomeno del booktok abbia avuto un impatto positivo o negativo sull’approccio alla lettura?

Risposta secca: negativissima. Meccanismi di marketing al limite del legale, invidia, malelingue, appiattimento culturale, pigrizia, valori sbagliati passati a età sbagliate… Devo continuare con l’elenco di quanto ha portato il booktok nel mondo dell’editoria (e non solo) o posso fermarmi? Purtroppo, il fenomeno del booktok è il fenomeno dell’età odierna, sempre più superficiale e meno in grado di “comprendere davvero”.

Quali pensi che siano i tuoi punti di forza come scrittore?


Non amo parlare di me, lo sai, però ho sempre cercato di essere riconoscibile. Nel bene e nel male, chi mi legge (anche in anonimo, come è accaduto) deve poter dire: sto leggendo qualcosa scritto da Francesco. L’editoria odierna, soprattutto quella “di successo” (vedi risposta alla domanda precedente), tende molto ad appiattire verso il basso. Io non pretendo di essere letto da tutti, non mi è mai interessato né mai mi interesserà, poiché sono (ahimè) consapevole di ciò che nasconde spesso un successo editoriale che permetta, in Italia, di vivere di libri… Ciò che mi interessa è dire la mia al mio modo, e fino ad ora penso in parte di esserci riuscito, grazie anche a un attenta ricerca delle parole e a una preparazione pre- scrittura.

Ringrazio ancora Francesco per la sua disponibilità e vi invito a scoprire i suoi libri sul sito di PAV Edizioni e sui principali store online.

Le sette vie del drago – I custodi del destino: SITO DI PAV EDIZIONIAMAZON

Le sette vie del drago – La scelta: SITO DI PAV EDIZIONI AMAZON

Immor(t)al : SITO DI PAV EDIZIONIAMAZON

Avatar di Sconosciuto

Autore: Alessandro Bolzani

Mi chiamo Alessandro e, oltre a essere un giornalista, sono l’autore del libro urban fantasy Cronache dei Mondi Connessi – I difensori del parco, edito da PAV Edizioni. Nel 2023 ho vinto il concorso Sogni di Fantasy 2 con il racconto Sylenelle, ladra di sogni. Collaboro anche con la rivista Weirdbreed, per la quale ho realizzato il racconto La carne più buona del mondo, alcuni articoli e delle interviste. Nel mio blog, Pillole di Folklore e Scrittura, parlo di libri, scrittura creativa, mitologia, credenze popolari e, in generale, di tutto ciò che mi appassiona.

Lascia un commento