Pioggia di ricordi (1991) è un film di animazione di Isao Takahata (studio Ghibli). La protagonista, Taeko, è un’impiegata di Tokio insofferente alla vita di città che per le vacanze si reca in campagna, dove in cambio di ospitalità aiuta una famiglia del posto nella raccolta del cartamo, coltura a cui è dedicata un’interessante digressione.
Di digressioni la narrazione è piena, difatti lo spaccato su una vita di campagna da cui tutti fuggono è inframezzato da flashback sull’infanzia della protagonista, tra aneddoti e delusioni. Oggi Taeko è una giovane “vecchia”, pericolosamente vicina ai trent’anni e non sposata che quando ride si riempie di rughe.
E’ facile identificarsi con un personaggio dalla vita ordinaria, una donna adulta non risolta che vive un’esistenza che non la entusiasma in un posto che non le piace, sottoposta al giudizio piuttosto che al sostegno della famiglia. Ma la cosa che distingue Taeko è che, invece di piangersi addosso, è attiva e affronta le cose col sorriso e infine trova il coraggio di cambiare la sua vita.
Il difetto di questo film è che purtroppo non sempre gli episodi del passato sono ben collegati agli avvenimenti del presente, mentre ho apprezzato lo scarto tra il realismo dell’oggi e i toni più sfumati in cui è rappresentato il ricordo. Nel complesso lo consiglierei perché rappresenta con delicatezza gli episodi apparentemente piccoli che segnano la crescita, dimostrando allo stesso tempo che da quelle ferite si può guarire.
Camilla