Cosa significa davvero tradurre?

Ed eccomi qui, a presentarvi il primo articolo del 2023! Oggi trattiamo un argomento abbastanza delicato: il vero significato dell’atto del tradurre.

Tradurre deriva dal latino transducere, ovvero trasportare, volgere un testo da una lingua a un’altra. Questa è, più o meno, la definizione che tutti i dizionari della lingua italiana attribuiscono al verbo tradurre.

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L’IMPORTANZA DEL CONTESTO PER UN TRADUTTORE

Eccomi tornata con un nuovissimo articolo. Oggi parliamo dell’importanza del contesto per un traduttore.

Il contesto è la situazione descritta da parole, frasi o espressioni. Ed è proprio il contesto a determinare il significato delle parole. Il contesto è, quindi, il migliore amico del traduttore, senza il quale tradurre risulterebbe praticamente impossibile.

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LA TRADUZIONE LEGALE: COS’È E PERCHÉ SI DISTINGUE DALLE ALTRE

Eccomi qui tornata con un nuovissimo articolo. Lo so, sono una pessima persona, sparire così da un mese! Ma per una giusta causa: lavoro 🙂

Oggi tratteremo un argomento molto importante e richiesto: la traduzione legale. Il campo legale è uno dei miei settori di specializzazione, insieme al turistico, ai siti web e al marketing. Piano piano vi scriverò un articolo per ogni settore, abbiate fiducia!

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FARSI CONOSCERE: LA PARTE PIÙ OSTICA DEL LAVORO FREELANCE

Eccomi tornata con un nuovissimo articolo. Oggi trattiamo un argomento molto richiesto (sul mio profilo Instagram vi avevo promesso che ve ne avrei parlato): quali sono le strategie migliori per farsi conoscere.

Premetto che così come non esiste un percorso univoco per diventare traduttori, non esistono delle strategie universali per emergere in questo settore. Il campo della traduzione in toto (traduzione tecnica, editoriale, audiovisiva) è un campo molto difficile, un po’ perché viene sottovalutato “tanto il traduttore può farlo chiunque, basta conoscere la lingua”, un po’ perché non si dispone di una conoscenza approfondita di quello di cui si occupa veramente un traduttore.

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TRADUTTORI AUTOMATICI E SCARSA AFFIDABILITÀ

Eccomi qui tornata con un nuovissimo articolo. Oggi parliamo dei famosi traduttori automatici e della scarsa affidabilità degli stessi. Qualche giorno fa ho scritto un post a riguardo sul mio profilo Instagram (https://www.instagram.com/martinadicarlo_traduttrice/), ma ci terrei ad approfondire l’argomento.

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IL PERCORSO FORMATIVO IDEALE PER UN ASPIRANTE TRADUTTORE

Eccomi qui tornata, dopo un sacco di tempo, con un nuovissimo articolo. Oggi parleremo di un argomento che mi avete richiesto in molti su Instagram (https://www.instagram.com/martinadicarlo_traduttrice/): qual è il percorso formativo ideale per un aspirante traduttore.

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Quando la traduzione letteraria si fa tecnica: La regina degli scacchi

Fonte: Jahddesign

L’inverno e la turbolenta situazione degli ultimi due anni hanno contribuito nell’ultimo periodo a farci passare più tempo in casa. Quale occasione migliore per mettersi in pari con le serie cult degli ultimi anni?

Gli appassionati non si saranno sicuramente lasciati sfuggire La regina degli scacchi, serie rivelazione distribuita da Netflix da ottobre 2020. Non tutti, però, sanno che è tratta da un romanzo omonimo di Walter Tevis del 1983.

Quanto si distanzia l’adattamento della serie dai dialoghi originali? Ed è effettivamente una rappresentazione accurata, seppur romanzata, del mondo degli scacchi?

Mario Andreoni, appassionato linguista e Presidente dell’associazione scacchistica Arcotorre di Chieri, membro della Federazione Scacchistica Italiana, ci dice la sua opinione in merito in questo articolo.

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COMPETENZA, PRECISIONE, PROFESSIONALITÀ: IL METODO DI LAVORO DI UN TRADUTTORE

Eccomi qui tornata con un nuovissimo articolo: oggi trattiamo un argomento molto importante che mette in luce quello che si nasconde dietro il lavoro di un traduttore/di una traduttrice.

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Tradurre per l’infanzia: davvero così semplice?

Tutti noi conserviamo nella nostra memoria un racconto, un libro o una storia della nostra infanzia a cui siamo particolarmente affezionati. Ad esempio, se penso ai racconti di quando ero bambina affiorano subito Ascolta il mio cuore di Bianca Pitzorno e Le streghe di Roald Dahl.

Il che mi ha portato recentemente a fare una riflessione: avremmo avuto un’infanzia diversa e conseguentemente un diverso sviluppo della nostra persona se non avessimo avuto accesso a libri e storie originariamente scritti in altre lingue e provenienti da altre culture? La risposta non spetta a questi schermi, ma sicuramente se non fosse per la traduzione, non avremmo avuto modo di conoscere alcune delle storie che hanno segnato la nostra crescita e l’immaginario collettivo.

I numeri parlano chiaro: tra i venti libri che sono stati maggiormente tradotti in tutto il mondo, ben otto di questi sono libri per l’infanzia. Nella top 20 troviamo, infatti: Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry (tradotto in 382 lingue), Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (240-260), Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll (174), Le fiabe di Hans Christian Andersen (160), Le avventure di Asterix di René Goscinny e Albert Uderzo (115), Le avventure di Tintin di Hergé (96), Harry Potter di J.K. Rowling (80) e Winnie the Pooh di A.A. Milne (74). È evidente, quindi, quanto la traduzione abbia contribuito ad ampliare i nostri orizzonti fin dalla tenera età.

Nonostante la traduzione di letteratura per l’infanzia possa a prima vista sembrare più semplice e meno impegnativa rispetto alla traduzione in altri campi (come ad esempio in campo legale, medico o tecnico), ci sono sicuramente degli aspetti da non sottovalutare. Infatti, bisogna tenere conto di diversi fattori:

  • Dialoghi, lingua parlata e linguaggio infantile svolgono un ruolo fondamentale. Per tenere i piccoli lettori incollati alle pagine, è spesso necessario utilizzare uno stile scorrevole, con un ritmo ben scandito, che giochi sulla musicalità delle parole. Non è raro dunque trovare onomatopee, filastrocche, cantilene e ninnenanne; tutti elementi che pongono un livello di difficoltà non indifferente, poiché non solo bisogna cercare di mantenere il senso principale, ma anche rendere lo stesso effetto sonoro nella lingua d’arrivo;
  • Soprattutto per i più piccoli, spesso i libri sono illustrati; pertanto, è necessario mantenere la correlazione tra parola scritta e illustrazione, cosa che costituisce un’ulteriore sfida (ma può anche essere utile al traduttore per la resa dei nomi propri dei personaggi);
  • Il linguaggio dei bambini è semplice, il lessico è molto simile al parlato e la sintassi lineare;
  • A differenza della letteratura per adulti, la letteratura per l’infanzia è generalmente suddivisa in livelli di difficoltà a seconda del grado di comprensione del testo della fascia d’età di riferimento. Bisogna dunque sempre tenere a mente il target a cui rivolge il testo che si sta traducendo: si tratta di bambini che si accingono ad iniziare la scuola elementare e muovere i primi passi nel mondo della lettura o bambini di dieci anni, che già leggono da diverso tempo?
  • Alcuni elementi necessitano di particolare attenzione, come ad esempio ripetizioni, giochi di parole, la resa di nomi propri: nonostante il lessico sia di per sé semplice, è spesso pregno di connotazioni e gioca un ruolo fondamentale nella descrizione di luoghi e personaggi.
  • Sia nel testo che nelle illustrazioni possono essere rappresentati elementi di altre culture che, a differenza degli adulti, non possono essere compresi dai lettori più piccoli; è sicuramente un ottimo spunto per loro per imparare qualcosa di nuovo, ma può essere una difficoltà per il traduttore.

È evidente, quindi, quanto dei testi apparentemente semplici richiedano soluzioni creative e una capacità di immedesimarsi nelle menti dei piccoli lettori e delle piccole lettrici. Proprio per questa sua natura, la traduzione della letteratura per l’infanzia è un campo estremamente stimolante e, perché no, anche divertente – d’altronde, ci permette di tornare un po’ bambini, di tanto in tanto.

TRADUZIONE VS TRANSCREAZIONE

Eccomi qui tornata con un nuovissimo articolo. Oggi tratteremo la differenza che intercorre tra traduzione e transcreazione.

Traduzione e transcreazione, infatti, pur avendo lo stesso scopo, quello cioè di tradurre un contenuto dalla lingua di partenza a quella di arrivo, sono due tipologie di lavoro molto diverse. Vediamo perché:

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