NaNoWriMo, i pro e i contro di un’esperienza intensa

A novembre ho affrontato per la prima volta il NaNoWriMo, quella malefica sfida che chiede agli scrittori di mettersi in gioco e di buttare giù 50mila parole nell’arco di un mese. L’obiettivo è ottenere una prima bozza di un nuovo romanzo, anche se nulla vieta di portare avanti una storia già iniziata, come ho fatto io con il Project Sunflower. In passato mi ero sempre rifiutato di cimentarmi in un’impresa del genere, perché la vedevo solo come un’inutile fonte di stress, ma quest’anno mi è venuta voglia di mettermi alla prova, anche grazie all’entusiasmo di alcuni membri di Cardea, un movimento nato per promuovere il fantasy italiano (potete unirvi al gruppo Telegram cliccando QUI).

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