Yule – Pillole di Folklore # 29

Non tutti sanno che l’albero di Natale, ormai diventato uno dei simboli più riconoscibili della festività cristiana, ha le proprie origini nella tradizione germanica e celtica precristiana. In occasione di Yule, la festa del solstizio d’inverno, i popoli antichi erano soliti decorare un albero con piccoli campanelli e rappresentazioni del sole e del Dio della Luce, per poi portarlo nelle proprie abitazioni per offrire un riparo agli spiriti del bosco.

Perché si celebra Yule?

Sembra che il termine Yule derivi dalla parola norrena Hjól, che significa “ruota”. In occasione del solstizio d’inverno, infatti, “la ruota dell’anno si trova al suo estremo inferiore e inizia a risalire”. L’idea è che dopo la fine di un ciclo (coincidente con Samhain) ne inizi un altro. La festa di Yule, che si celebra tuttora nel paganesimo e nel neopaganesimo (il 21 dicembre nell’emisfero settentrionale e il 21 giugno nell’emisfero meridionale), simboleggia anche il passaggio dalle tenebre alla luce. È proprio dopo il solstizio che le giornate iniziano ad allungarsi e inizia il cammino verso il risveglio della natura (in primavera).

Per approfondire:

http://www.irelandream.com/yule-festa-celtica-luce/https://www.viverebergamo.it/yule-solstizio-di-inverno-e-lorigine-dellalbero-di-natale/https://lillyslifestyle.com/2012/12/21/lalbero-di-yule/http://www.cronacheesoteriche.com/festeCelebrazioneYule.jsp

Pillole di Folklore # 21 – Mabon

Nel neopaganesimo, Mabon è la festa che celebra l’equinozio d’autunno. Prende il nome da Maponos, il dio celtico della giovinezza. Lo scopo della festività è ringraziare la natura per i frutti che ha donato durante la bella stagione e prepararsi per l’inverno, spesso lungo e rigido.

Anche i Celti festeggiavano l’equinozio d’autunno. Come tutte le loro feste, anche questa rappresentava una buona occasione per celebrare il rapporto tra la comunità e la Terra o la Dea Madre.