Nella mitologia Sumera, Ningal era la dea della Luna, dei canneti e delle paludi. Era la figlia di Enki e di Ningikuga. Nanna, il dio della luna, era il suo consorte. Diede alla luce il dio del sole Utu e la dea dell’amore Inanna. Veniva venerata nella città di Ur, all’intero del tempio E-Karzida.
Il suo più grande talento era la capacità di comprendere il linguaggio dell’ignoto presente nelle immagini, nelle antiche leggende, nella poesia e, soprattutto, nei sogni. Riusciva a interpretare con successo l’oscuro simbolismo presente nelle esperienze oniriche dei dormienti. È dunque anche la dea dell’interpretazione dei sogni, della divinazione e dell’intuizione.