Salve a tutti! In questo nuovo articolo off-topic ho deciso di parlare dell’esperienza del viaggiare, e qual miglior modo che intervistare una persona che l’ha sperimentata a lungo sulla propria pelle?
Veronica, che ha viaggiato per molte mete, ha accettato di contribuire generosamente raccontando della propria esperienza. Senza perderci in ulteriori chiacchiere, andiamo alle domande.
Ciao e grazie per aver deciso di partecipare a questa intervista! Inizierò subito con la prima domanda. Qual è il motivo o l’ispirazione principale che ti spinge a viaggiare?
V: Fin da bambina ho avuto la fortuna di prendere treni e aerei con la mia famiglia in giro per il mondo, credo siano stati loro a trasmettermi questa forte passione per il mondo dei viaggi! Con questo ho sviluppato anche un amore profondo per l’arte e le visite ai musei (da piccola facevo riproduzioni grafiche di alcuni quadri degli artisti più famosi tra il ‘500 e il ‘600). Credo siano queste cose ad ispirarmi maggiormente.
Di solito come decidi quali mete visitare?
V: In particolare amo le città storiche, dai grandi classici quali Parigi o l’italiana Firenze, alle culture più lontane dalle nostre, come quella affascinante dell’oriente e medio oriente. Mi piace immergermi in contesti culturali diversi dal mio, e sentirmi per qualche giorno parte di loro.
Durante la programmazione del viaggio, ti informi in anticipo sui luoghi caratteristici, oppure preferisci vedere un poco alla volta? Se sì, per quale motivo?
V: Mi piace farmi una panoramica generale dei luoghi più caratteristici e accrediti dal pubblico dei blogger come me! Ahahah. All’inizio voglio sentirmi sicura di dove vado. Poi, se passa il primo step, mi lascio andare e sul posto mi faccio guidare dai sentimenti. Ciò che mi colpisce di più, lo vado ad esplorare!
Cos’è che ti diverte o coinvolge di più durante l’esperienza?
V: Credo che sia proprio la parte “avventurosa” dell’esperienza, quella parte in cui abbandoni la cartina, o per meglio dire oggi, Google maps e mi calo completamente nelle bellezze del territorio.
C’è qualcosa in particolare che ti “resta”, al rientro, del paese visitato?
V: A parte la nostalgia di lasciare quei luoghi? Beh sicuramente un senso di arricchimento, non solo culturale ma anche di nuove sensazioni. Perché di un luogo ci rimane impresso non tanto ciò che vediamo, ma ciò che ci fa provare.
Ancora un grazie di cuore per aver partecipato a questa intervista!
Approfittando dell’articolo, condivido il blog di Veronica dove lei descrive (molto bene) le sue esperienze nelle mete che ha visitato, parlando dell’arte, del folklore e della cucina locali: https://arteviaggi.home.blog/