Le guest star hanno sempre e comunque il loro fascino. La loro presenza al tavolo da gioco può portare una ventata d’aria fresca e regalare momenti memorabili. Nel corso della terza stagione di Luxastra ci sono stati tanti ospiti a sorpresa (Fraffrog, Nicola DeGobbis, Cloud Mastronardi ecc.) e tutti, in un modo o nell’altro, sono riusciti a lasciare il segno. L’ultimo episodio ha portato avanti questa ottima tradizione, proponendo agli spettatori tre guest star d’eccezione: Maurizio Merluzzo, Lorenzo Ostuni (Favij) e Marco Arata (Mark The Hammer).
I loro personaggi non hanno avuto tantissimo spazio (almeno per ora), ma per quel poco che li ho visti in scena mi hanno convinto tantissimo. A livello di design sono tutti azzeccatissimi (soprattutto lo zoriade serpente) e i tre ospiti li hanno caratterizzati molto bene. Merluzzo, come prevedibile, ha sfruttato la sua fisicità e il suo talento come doppiatore per dare vita a un orco assolutamente credibile e divertente da vedere in azione. Favij ha scelto un personaggio piuttosto diverso dagli altri visti finora e che in un contesto come quello della bisca funziona bene. Mark The Hammer, infine, ha portato in scena uno zoriade serpente che non sfigurerebbe in un classico film western, sia come vestiario che come parlantina.
Insomma, come si sarà intuito ho adorato la scena ambientata nella bisca e spero di vedere l’eventuale seguito del flashback in uno dei prossimi episodi. Ho anche apprezzato la scelta di lasciare alcuni bloopers all’interno dell’episodio. Li ho trovati molto divertenti e, poiché erano collocati in delle scene tranquille, non mi sono sembrati per niente fuori luogo. In generale l’episodio è stato pieno di scene memorabili e creative. Hann che si diverte con l’illusione minore e veste la strega in ogni modo possibile mi ha ucciso dalle risate, proprio come Shiran che mangia le uova in modo “particolare”. Vista l’atmosfera rilassata e giocosa, sono contento che stavolta non ci siano stati switch al gruppo B. Un passaggio dalle vicende di Fatumastra a quelle di Borgobrullo avrebbe portato con sé un cambio di atmosfera piuttosto netto, rischiando così di dare vita a una puntata disomogenea.