Benvenuti in questo nuovo articolo d’intervista! Stavolta, il tema sarà sui prestiti finanziari, le banche e problematiche attinenti, ambito su cui ritengo ci sia parecchia ignoranza, lavorando al momento nel settore.
La dr. ssa Valeria Polosa, laureata in Economia e direzione delle imprese presso la Luiss Guido Carlo University, con Master in Business and Economics conseguito presso la Universiteit Maastricht ha accettato di esprimersi a riguardo di questo argomento.
Dunque, prima di tutto, grazie di cuore, cara Valeria, per la tua partecipazione! Prima di tutto, ti vorrei chiedere se puoi aiutarci a definire cos’è la cessione del credito, un tasso d’interesse (parlando anche di TAN e TAEG), tipi di prestito (cessione del quinto, prestito personale, mutuo, ecc). Aprici una prima finestra sulle pratiche bancarie!
La concessione del credito è una delle due attività principali svolte dalla banca, insieme alle operazioni legate alla racconta dei fondi. I prestiti rappresentano la categoria delle operazioni attive, ossia i cosiddetti Impieghi, e consistono nell’insieme di operazioni volto ad investire il denaro raccolto, concedendolo ai clienti, quali individui ed imprese, o alle banche. Nella concessione dei prestiti possiamo riconoscere il cuore dell’attività di intermediazione svolta dalle banche, che si pongono da tramite tra i soggetti in surplus di fondi (risparmiatori) ed i soggetti in deficit (prenditori di fondi). Prima di concedere un prestito le banche devono effettuare un’accurata valutazione della controparte al fine di fronteggiare i rischi legati alla concessione del credito, in particolare il rischio di credito. Quest’ultimo si riferisce alla possibilità che il debitore sia inadempiente e non riesca a saldare in tutto o in parte il debito contratto. Tra le principali tipologie di attività della banca possiamo citare lo sconto bancario, i mutui bancari, i prestiti personali.
Il primo è un contratto con il quale la banca anticipa al proprio cliente l’ammontare di un credito verso un terzo non ancora scaduto, attraverso la cessione del credito stesso. Tale contratto permette alla controparte di monetizzare un credito non ancora esigibile.
Il mutuo bancario è un’operazione attraverso la quale il beneficiario riceve in prestito dalla banca una somma di denaro e si impegna a rimborsare gradualmente l’intero importo, accompagnato dagli interessi maturati. I rimborsi periodici hanno solitamente una cadenza mensile, ma è possibile prevedere anche un contratto con pagamenti a cadenza trimestrale, semestrale o annuale.
Nella categoria dei prestiti personali possiamo invece collocare la cessione del quinto che prevede il rimborso di un prestito con cessione di quote del salario, fino ad un quinto dello stesso.
Il tasso di interesse nell’ambito di queste operazioni rappresenta il guadagno del prestatore di fondi, ovvero la remunerazione della banca. Il TAN e il TAEG sono degli indici di costo che permettono al prenditore di fondi di valutare il costo di una linea di credito. In particolare il primo (Tasso Annuo Nominale) è un indicatore puro in quanto perché permette di calcolare gli interessi al netto di tutte le spese connesse ad un finanziamento; il secondo (Tasso Annuo Effettivo Globale) nella valutazione prende in considerazione anche le cosiddette spese accessorie, quali spese di istruttoria, spese di incasso delle rate ed imposte.
Bene, ciò detto, sappiamo che le banche, in Italia, hanno subito un forte periodo di instabilità che si è ripercosso sulla nostra situazione lavorativa, anche per via del delicato equilibrio tra debitori e risparmiatori. Ti va di parlarci più nello specifico di questo argomento?
L’attività delle banche è caratterizzata da un fisiologico disallineamento delle scadenze tra attività finanziarie e passività finanziarie. La scadenza media delle prime tende, infatti, ad essere superiore alla scadenza medie delle seconde. Tale mismatching costringe gli intermediari bancari ad effettuare accurate valutazioni in sede di apertura delle linee di credito e selezione dei finanziamenti.
La recente crisi che ha colpito il mercato finanziario e le imprese ha inevitabilmente avuto ripercussioni sui bilanci bancari. Infatti, il deterioramento del merito creditizio delle controparti ha portato ad una svalutazione delle poste attive iscritte in bilancio. In tale circostanza le banche sono costrette a rivedere il proprio volume di affari e richiedere tassi di interessi più alti ai prenditori di fondi.
L’esistenza di molti debitori inadempienti e/o impossibilitati a restituire i prestiti ha infatti contribuito a creare fenomeni come le recenti crisi bancarie italiane. Ma, dal punto di vista opposto, qual è la situazione riguardante pratiche bancarie illecite?
Le banche nel corso degli anni sono state sempre più sottoposte ad una attenta regolamentazione, basta pensare agli accordi di Basilea che, oltre a prevedere che le banche rispettino determinati requisiti di adeguatezza patrimoniale, pongono obblighi di trasparenza e di informativa nei confronti del pubblico di investitori. Grazie a questa rigida regolamentazione le pratiche illecite si sono via via combattute nel corso degli anni.
L’emergenza COVID-19 ha esasperato il contesto attuale di prestiti e banche. Quale potrebbe essere un possibile scenario di ripresa, in futuro?
La solidità del sistema bancario dipende da una serie di fattori esogeni ed endogeni ed è collegata al benessere economico della società. Nel contesto attuale l’emergenza COVID ha impattato negativamente su imprese ed imprenditori. Le Banche sono intervenute con misure finanziarie straordinarie per garantire la solvibilità delle imprese nel periodo di crisi e il loro ruolo sarà preponderante anche nella successiva fase di ripresa, soprattutto per le piccole e medie imprese che costituiscono il fulcro del tessuto imprenditoriale italiano. Con riferimento, ad esempio, alle aziende operanti nel settore edile, le Banche si sono già organizzate per sostenerle nella ripresa delle attività per lavori di riqualificazione attraverso meccanismi di acquisto dei crediti d’imposta che consentono quindi alle imprese di ottenere liquidità. Nella fase di ripresa le imprese faranno quindi molto affidamento alle banche che svolgeranno sia il ruolo di consulenti su tematiche fiscali ed operative che il classico ruolo di finanziatori.
Grazie infinite, nuovamente, per la tua partecipazione, Valeria. Speriamo che questo articolo possa essere una buona informativa per tutte le persone inesperte sull’argomento!
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