La fine dell’estate è uno dei periodi migliori per le gite fuori porta; le giornate ancora lunghe e le temperature gradevoli sono perfette per visitare piccoli centri e godersi lunghe camminate lontano dalle grandi città, tutte attività che apprezzo molto.
A settembre, grazie all’organizzazione di Gabriele, è stata la volta di Narni, un caratteristico borgo umbro di origini antichissime. Si trova sul fiume Nera, è una delle sedi dell’Università di Perugia ed è raggiungibile anche in treno. Per chi arriva in macchina, sono presenti dei parcheggi fuori dalla ZTL ed eventualmente ascensori per raggiungere il centro del paese, che si trova in posizione soprelevata. Essendo un posto poco dispersivo, è godibile anche in gruppi numerosi.
L’atmosfera è suggestiva, i panorami rigeneranti; le strade del centro hanno il potere di rilassare e portare il visitatore indietro nel tempo. Mi sono trovata benissimo, sia per il posto che per la compagnia.

Dal punto di vista culinario, quella di Narni è zona di vini e tartufi, ma non mancano specialità di carne e primi prelibati che ci siamo divertiti ad assaggiare durante una ben meritata pausa pranzo, occasione per condividere non solo il gusto di mangiare assieme, ma anche le impressioni su Narni. Abbiamo apprezzato in particolar modo gli gnocchi al tartufo.

Vale la pena esplorare Narni sotterranea, un sito archeologico in pieno centro storico. Per effettuare la visita, della durata di circa un’ora e mezza, è necessario prenotare in anticipo. Si avrà accesso, tra le altre cose, a un’antica chiesa facente parte del convento di San Domenico e alla sala degli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. Accanto ad essa, una cella con tanto di messaggi (anche in codice) dei prigionieri. Sono presenti anche resti romani, tra cui una cisterna. Le ricostruzioni sono d’aiuto quando si tratta di comprendere come siano stati modificati gli spazi nel corso dei secoli. Nonostante l’ubicazione ipogea, i locali non sono soffocanti. La guida, che ha partecipato in prima persona ai lunghi lavori di scavo, è stata disponibile ed esaustiva e ha saputo catturare l’interesse di tutti, coinvolgendo grandi e piccoli e mantenendo un bel ritmo per tutta la durata della visita. E’ possibile richiedere le foto del sito archeologico direttamente al museo, in tutta comodità.