Ci sono film che partono piano e si costruiscono col tempo. E poi c’è Bad Samaritan, che ti prende per la giacca dopo cinque minuti e ti scaraventa nel panico insieme al protagonista, senza troppe cerimonie. Un piccolo ladro da due soldi, Sean Falco (interpretato da Robert Sheehan), entra in casa per rubare un paio di gingilli e scopre… una donna legata e imbavagliata. Ops.
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Smile 2 (2024) – Recensione
Smile 2 è un film horror che non solo funziona, ma funziona dannatamente bene. Una rarità, quasi quanto trovare un influencer che non si sente anche terapeuta.
Continua a leggere “Smile 2 (2024) – Recensione”I Spit on Your Grave (2010) – Recensione
Ci sono film che si guardano con il cuore in gola, altri che si sopportano per il gusto del brivido. I Spit on Your Grave (remake del cult del 1978) appartiene a quella ristretta cerchia di titoli che ti lasciano lì, con lo stomaco sotto sopra e una domanda in testa: ma perché l’ho guardato? E poi, subito dopo: perché era così maledettamente efficace?
La pellicola è un pugno nello stomaco, senza preamboli e senza pietà. Jennifer, la protagonista, subisce una violenza sessuale lunga, brutale, disturbante. Nessun filtro, nessun tentativo di edulcorare. È tutto lì, crudo e reale, talmente realistico da risultare quasi insopportabile. E onestamente ho fatto veramente fatica a guardarlo. Ma è proprio questa onestà brutale a rendere il film, paradossalmente, “ben fatto”.
Continua a leggere “I Spit on Your Grave (2010) – Recensione”Sissy (2022) – Recensione
Chi l’ha detto che essere un’icona social porta solo like e sponsorizzazioni? Sissy, diretto da Hannah Barlow e Kane Senes, ci immerge in una spirale di follia pop dai toni pastello e ci lascia con un’unica certezza: dietro ogni filtro Instagram si può nascondere un trauma che aspetta solo il momento giusto per esplodere.
Cecilia, detta Sissy, interpretata magistralmente da Aisha Dee (sì, quella di The Bold Type, ma qui scordatevi ogni traccia di girl power glamour), è una giovane influencer tutta “amore, self-care e affermazioni positive”. Ma sotto le stories motivazionali e i sorrisi forzati, si agitano una psiche, un passato ingombrante e un presente che sta per andare – letteralmente – a pezzi.
Continua a leggere “Sissy (2022) – Recensione”La Città Proibita – Recensione
Se c’è un film che riesce a mescolare con naturalezza il cinema d’azione cinese, il dramma romantico e quel tocco di esagerazione tutta italiana, è proprio La Città Proibita di Gabriele Mainetti. Il mix è esplosivo, nel senso buono del termine: le scene d’azione sono spettacolari, il cast principale è estremamente carismatico e la trama fatta di tradimenti, omicidi e tensioni sotterranee tiene incollati fino all’ultima scena. Aggiungiamoci anche una riflessione ben riuscita su razzismo e uguaglianza e abbiamo un film che, oltre a intrattenere, prova anche a dire qualcosa di importante. Il tutto senza dimenticare momenti di pura esaltazione cinematografica, tra combattimenti coreografati con maestria e dialoghi che, anche quando sopra le righe, funzionano alla grande. Mainetti dimostra ancora una volta il suo talento nel raccontare storie fuori dagli schemi, mantenendo un equilibrio tra spettacolo e contenuto che pochi registi italiani riescono a gestire con altrettanta sicurezza.
Continua a leggere “La Città Proibita – Recensione”Diamanti – Recensione
Diamanti (2024) è l’ultimo film di Ferzan Özpetec e ha generato opinioni contrastanti, grandi elogi e severe critiche. Sicuramente è un film atipico, che non si sviluppa intorno a una trama classica ma segue le vicissitudini di una moltitudine di personaggi meno approfonditi di quanto ci si aspettasse e senza che svettino dei veri e propri protagonisti. La storia, nonostante ciò, non è confusionaria e non annoia, anche se non regala un vero finale. In controtendenza, il femminile rappresentato non è sempre perfetto, capace o desideroso di nascondere con trucco e parrucco le proprie imperfezioni estetiche, la stanchezza e l’angoscia; in contrapposizione ci vengono mostrati nello spazio della sartoria degli uomini-oggetto, giovani accondiscendenti e di bell’aspetto.
Gli abiti realizzati dalle sarte per il film d’epoca a cui stanno lavorando non corrispondono allo stereotipo settecentesco. I costumi hanno il compito di interpretare il ruolo tanto quanto le attrici che li indossano, siano esse le celebri interpreti vestite dall’atelier o i personaggi stessi della storia. Così, quando Gabriella fugge dalla sartoria, anche l’abito parla della sua fragilità: di spalle sembra una bambina.
Diamanti è un esempio di metanarrazione e in parte un documentario sul processo creativo alla base di una produzione cinematografica, dall’attribuzione dei ruoli e agli imprevisti al confezionamento degli abiti di scena. Una pellicola su come il miscuglio di ricordo, realtà e sogno creino una storia. Il bambino alter ego del regista suggerisce che la trama sia una ricostruzione di ciò che l’autore ha visto, sentito e immaginato da piccolo, con rivisitazioni fantastiche tipiche dell’infanzia: il cattivo che finisce nel pozzo, la ragazza che come in una favola riceve le lodi di un premio Oscar, il lieto fine di solidarietà e riconciliazione nell’aiuto fornito per rifare il vestito da capo e nella stima reciproca mostrata dalle star rivali vestite dall’atelier. Nel pesciolino portafortuna mostrato dal bambino/autore c’è il ricordo di una donna altrimenti dimenticata, una vita comune di compromessi, mentre realtà e sogno si fondono nella street art contemporanea sui muri poco distanti dell’atelier che dovrebbe rappresentare gli anni ’70.
Camilla
The Substance – Recensione
La regia visionaria di The Substance
Diretto da un regista noto per la sua capacità di mescolare horror e dramma psicologico, The Substance del 2024 si presenta come un’opera tanto inquietante quanto affascinante. La regia è un perfetto equilibrio tra visioni surreali e dettagli realistici, capace di amplificare il senso di disagio e vulnerabilità che permea la storia. Ogni inquadratura è studiata con precisione per catturare l’essenza emotiva dei personaggi e l’atmosfera opprimente che avvolge il film. Questo approccio immersivo è accompagnato da una colonna sonora che amplifica il terrore con una delicatezza quasi impercettibile, rendendo The Substance un’esperienza cinematografica indimenticabile.
Continua a leggere “The Substance – Recensione”Sonic – Il film 3 – Recensione
Sonic 3 – Il Film ha fatto il suo debutto sul grande schermo con una carica di adrenalina e un’emozione palpabile che lo rendono un’esperienza cinematografica imperdibile per fan di lunga data e nuovi spettatori. Tra colpi di scena, personaggi carismatici e un comparto tecnico di alto livello, questo capitolo riesce a catturare l’essenza della saga videoludica, pur prendendosi qualche libertà narrativa che non piacerà a tutti. Attenzione agli spoiler!
Continua a leggere “Sonic – Il film 3 – Recensione”Not okay – Recensione
Quanto si può essere disposti a mentire pur di essere popolari?
Not Okay introduce e affronta uno dei temi più significativi dell’attuale generazione, in cui ci si sente realizzati e amati quanti più si ricevono likes su instagram.
Continua a leggere “Not okay – Recensione”Mine vaganti – Recensione
Mine vaganti (2010) è un film di Ferzan Özpetek che parla di identità ed etichette esplorando ciò che sentiamo di essere, ciò che crediamo gli altri vedano e ciò che gli altri effettivamente credono di noi. Lo fa giocando con gli stereotipi, alternando toni, momenti divertenti e drammi personali dei personaggi.
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