“Inquisizione consenziente” – Commento alla puntata 3×19 di Luxastra

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Le lancette dell’orologio continuano a muoversi senza sosta, sia a Fatumastra che a Borgobrullo. Mancano due giorni all’arrivo di Corialus e solo uno in più all’epurazione della cittadina. Presto sia il gruppo A che il gruppo B dovranno fare tutto il possibile per fermare queste minacce, ma prima è necessario fare dei preparativi e risolvere alcune questioni in sospeso. Tipo trovare il nome giusto per una scimmia.

Come avevo immaginato, in questo episodio è tornata la classica alternanza tra i due gruppi. L’ho trovata una scelta azzeccata, soprattutto considerando che in nessuna delle due storyline ci sono stati dei grossi passi avanti. “L’interrogatorio” di Letho ha dimostrato che Kenshi potrebbe essere più affidabile del previsto (anche se continuo ad avere dei dubbi sulle sue buone intenzioni) e ha evidenziato un interessante legame con il Re Corvo. A Borgobrullo, invece, Andross, Alastor e Boris hanno ottenuto dei rinforzi, a dir poco necessari per avere qualche chance in più di portare a casa la pelle (anche se forse in una situazione del genere sarebbe tornato utile pure un chierico).

Tantissime le scene divertenti, soprattutto nel gruppo A. L’intero dialogo tra Hann e Sir Lucius mi ha fatto morire dal ridere (buona fortuna a chi dovrà realizzare i sottotitoli in inglese!), proprio come Dalia e Shiran che cercano di origliare. Simpatica e allo stesso tempo tenera la scena in cui la scimmietta di Hann si rivela gelosa di Bruno e fa capire al “padroncino” che non le dispiacerebbe avere un nome. Proprio come Sara, quando Simone ha scelto di chiamarla Max ho pensato al migliore amico del suo personaggio in Anime Selvagge e solo in un secondo momento ho fatto il collegamento con i Fichi d’india. Non mi ha fatto impazzire la scelta di Matt di infliggere un’ulteriore umiliazione ad Hann nel finale, però magari verrà giustificata nel prossimo episodio.

P.S. Tommaso ha ragione sul piano terra!

Autore: Alessandro Bolzani

Mi chiamo Alessandro e sono l'autore del romanzo urban fantasy "I Guardiani dei Parchi". Nella vita faccio il giornalista, ma qui su Wordpress gestisco il blog "Pillole di Folklore e Scrittura", dove parlo di libri, mitologia, credenze popolari e, in generale, di tutto ciò che mi appassiona.

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