Navigavia – Commento al primo episodio

Benvenuti a bordo, bucanieri! È arrivato il momento di salpare e iniziare un nuovo viaggio lungo la rotta chiamata Navigavia. Quanto durerà? Non ne ho la più pallida idea, ma sono ben intenzionato a godermelo e a commentare ogni tappa del viaggio, proprio come ho fatto fino a qualche mese fa con Luxastra. Prima di parlare dell’episodio introduttivo della serie mi sembra giusto fare un paio di premesse. Come ho già spiegato in passato, non ho una grande esperienza come giocatore o master, quindi in questi commenti mi limiterò a prendere in considerazione gli aspetti narrativi della campagna, senza mettermi a fare le pulci su regole non rispettate o tiri di dado sbagliati. Per un parere più tecnico potete guardare i video del buon 20 Facce.

La scelta di aprire l’episodio in medias res è stata senz’altro coraggiosa, ma secondo me ha funzionato bene. È stato un buon modo per dare agli spettatori un piccolo assaggio del mood della campagna. La confusione iniziale, durata quattro o cinque minuti al massimo, è stata un piccolo prezzo da pagare per questa “sbirciatina al futuro prossimo”. Anche la bellissima sigla ha contribuito ad accendere il mio entusiasmo, che era già piuttosto alto per via dell’ambientazione piratesca e della presenza di Pietro Ubaldi, uno dei miei doppiatori preferiti, tra i giocatori.

In questo primo episodio si è vista solo una parte del “cast”. Il personaggio interpretato da Leonardo Bru è apparso solo in un paio di scene nel famoso “flashforward”, mentre quello di Nicola De Gobbis non è stato ancora introdotto. Mi è sembrata una scelta intelligente, perché comunque già con solo quattro giocatori al tavolo è stata messa tanta carne al fuoco e forse dare in pasto agli spettatori tutto e subito sarebbe stato esagerato.

Le interpretazioni di tutti i giocatori mi sono piaciute molto, soprattutto considerando che alcuni di loro erano alla loro prima esperienza con il gioco di ruolo. Ubaldi ha sopperito all’inesperienza con il suo talento da doppiatore, dando vita a un uomo pesce credibilissimo e pronto a rivaleggiare con Jinbe di One Piece. Mark The Hammer, che già avevo apprezzato nella scena della bisca di Luxastra, ha messo in scena un personaggio simpatico e sopra le righe, che secondo me ci riserverà parecchie sorprese nei prossimi episodi. Lo stesso vale per l’artista circense (?) interpretata da Giulia, che pare ancora più scalmanata e spericolata di Aubery. Il personaggio di Matt, infine, si è rivelato il più misterioso. Si sa poco di lui ed è prestissimo per giudicarlo, ma ho apprezzato la scena in cui ha minacciato le guardie sfruttando la misteriosa cicatrice e millantando poteri inimmaginabili. Adoro Matt come master, ma anche come giocatore lo trovo di altissimo livello (in Augusta Sanguinorum, per esempio, è stato fantastico).
Ovviamente anche il buon Luca si merita un applauso, non solo per lo svolgimento della giocata, ma anche per la post produzione dell’episodio, a dir poco impeccabile (almeno ai miei occhi!).

Il ritmo della narrazione mi è sembrato giusto. All’inizio i giocatori hanno avuto un po’ di tempo per introdurre i loro personaggi e iniziare a interagire tra loro, ma poi si è entrati subito nel vivo con una fuga a dir poco rocambolesca e l’arrivo del “boss di fine livello”. Tra una cosa e l’altra non c’è stato proprio il tempo materiale di annoiarsi. Pregevolissima anche l’ambientazione. L’idea di una prigione che si trova sottacqua mi piace molto e credo che far iniziare la storia in un luogo dalle dimensioni tutto sommato contenute sia una buona idea. Partire subito in mare aperto con mille opzioni disponibili avrebbe potuto essere un po’ dispersivo (anche se di sicuro Luca non avrebbe avuto grossi problemi a far capire ai giocatori la rotta da seguire).

Concludendo, non posso che dirmi deliziato da questo primo episodio. Il potenziale per una storia interessante e ricca di colpi di scena c’è tutto e non vedo l’ora di godermi questo viaggio. Navigavia diventerà un progetto grande quanto Luxastra? Non sono nessuno per fare pronostici, ma sinceramente me lo auguro. Nel frattempo, mi limito a brindare con del buon rum a InnTale!

Autore: Alessandro Bolzani

Mi chiamo Alessandro e sono l'autore del romanzo urban fantasy "I Guardiani dei Parchi". Nella vita faccio il giornalista, ma qui su Wordpress gestisco il blog "Pillole di Folklore e Scrittura", dove parlo di libri, mitologia, credenze popolari e, in generale, di tutto ciò che mi appassiona.

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