Bignè di San Giuseppe: la dolce tradizione romana tra storia e folklore

A marzo, passeggiando per Roma, è impossibile non essere avvolti da un profumo inconfondibile: quello dolce e irresistibile dei bignè di San Giuseppe. Un profumo che si mescola ai racconti della tradizione, alle voci dei mercati rionali e alle vetrine delle pasticcerie, colme di queste golose nuvole di pasta choux fritte, ripiene di crema e spolverate di zucchero a velo. Ma i bignè di San Giuseppe non sono solo un dolce: sono un pezzo di storia, un simbolo della festa del papà, ma anche un ponte tra il passato e il presente della Capitale.

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GIUBILEO 2025: QUANDO LA TRADUZIONE DIVENTA UN PONTE TRA FEDE, CULTURA E TURISMO

Roma ha appena dato il via al Giubileo 2025, e fidatevi, non è solo un evento religioso, è molto, molto di più. Un evento straordinario che richiama fedeli e viaggiatori da ogni parte del mondo, pronti a immergersi nell’anima vibrante di una città capace di sorprendere a ogni angolo. È molto più di un semplice appuntamento: è un viaggio che intreccia spiritualità, arte, storia… e mille altre meraviglie.

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Traduzione e Folklore: come portare le tradizioni oltre i confini

La mia attività di traduzione mi ha portato nel tempo a scegliere come specializzazione il settore enogastronomico e il turismo, che rispecchiano due mie grandi passioni: mangiare bene e andarmene in giro a scoprire luoghi!

E ora che siamo arrivati a settembre si apre il periodo delle sagre, per me uno dei momenti più belli dell’anno (ovviamente dopo il Natale!) perché rappresentano la fusione perfetta tra enogastronomia e turismo.

Le sagre rappresentano un appuntamento che in molti non vogliono lasciarsi scappare. E settembre è un mese ricco di appuntamenti in tutta Italia, dove poter trascorrere una piacevole giornata all’insegna della valorizzazione dei prodotti locali. Tra vino, castagne e sapori locali, le strade dei piccoli borghi si riempiono di vita e di turisti. Non solo italiani, ma anche stranieri curiosi di scoprire il nostro folklore e le nostre tradizioni. Ma c’è un aspetto da non sottovalutare: la traduzione. Perché sì, dove ci sono turisti c’è sempre bisogno di una buona traduzione!

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L’apprendimento delle lingue attraverso le app

Ricordate i tempi in cui dovevamo incastrare le lezioni di inglese tra lavoro, famiglia e tempo libero? Ora, grazie alle app, possiamo portare la nostra “scuola” ovunque. La flessibilità di poter studiare in treno, durante una pausa caffè o addirittura prima di dormire è un lusso inestimabile. App come Babbel e Memrise offrono lezioni brevi e mirate, adattandosi ai ritmi frenetici della vita moderna. È un po’ come avere un insegnante personale sempre in tasca, pronto a rispondere alle nostre curiosità linguistiche in qualsiasi momento.

Ma sono davvero così efficaci? Vi raccomando la mia esperienza.

Io personalmente sto approfondendo la mia conoscenza del tedesco grazie a Babbel, e ho potuto constatare che la struttura delle lezioni è ben realizzata.

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La cucina straniera tradotta ft. Simona Lommi

Proseguiamo l’esplorazione dei vari settori traduttivi con un’intervista a Simona, specializzata, tra le varie cose, nel settore food & beverage, argomento decisamente appetitoso 😜 (specie per un golosone come me)

Simona, grazie per aver accettato di partecipare! Come hai iniziato a lavorare e quali sono state le tue prime esperienze nel settore?

Grazie a Pillole di Folklore e Scrittura per avermi dato l’opportunità di raccontare un po’ di me e della mia attività di traduzione nel settore del food & beverage!

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Tradurre l’anima di un fumetto ft. Jessica Amoruso

Chi non adora in fumetti? (io in particolare 😄😂)

Trattandosi di storie con personaggi complessi e sfaccettati, ambientati magari in un setting particolare (ad esempio, una città o addirittura un paese specifici), già in fase di scrittura nella lingua d’origine i fumetti richiedono una grande abilità espressiva e un ricco e variegato vocabolario.

Figuriamoci in ambito traduttivo, dove bisogna carpire e rappresentare efficacemente quel che l’autore originale intendeva esprimere, senza bastardizzare o magari esagerare con la resa.

Jessica ha avuto modo di lavorare sulla traduzione di alcuni fumetti, per cui ho voluto ospitarla nella nostra solita intervista. Benvenuta e grazie per il tuo tempo! Prima domanda di rito: come hai iniziato a lavorare sulla traduzione per fumetti? Perché ti è stato commissionato? Avevi già esperienza in precedenza (ad esempio, con degli studi specifici), o si è trattato di una sorpresa?

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Apprendere l’italiano dal punto di vista di uno straniero ft. Katharina Held

Originale in tedesco qui

Mi sono sempre chiesto come fosse imparare l’italiano per uno straniero, e in effetti questa tematica l’ho un po’ approfondita all’università, per poi dimenticarmi quanto studiato.

Di recente, praticando il tedesco, ho avuto la possibilità di conoscere Katharina, di origini tedesche ma qui da tempo in Italia. Katharina parla perfettamente l’italiano e mi chiedevo dunque quanto fosse stato difficile per lei apprenderlo.

Quindi Kate, grazie del tuo tempo! E dicci, da quanto tempo pratichi l’italiano? E quanto è stato difficile, all’inizio, cercare di capirlo?

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Let’s-a translate a video game! Ft. Raymond Wu

Original in English here

Un altro settore molto interessante della traduzione è quello dei videogiochi, non solo perché (quasi) tutti li amano, ma anche perché una traduzione corretta, accattivante e ben resa contribuisce in modo significativo all’esperienza del videogiocatore e, aggiungerei, anche all’immagine dell’azienda produttrice.
Infatti, un videogioco mal tradotto sarà giocato da migliaia, se non decine di migliaia di persone che, anche in base alla scarsa qualità della traduzione, si faranno una brutta impressione, danneggiando la credibilità del gioco tramite passaparola e recensioni negative.

Sull’argomento, ecco quindi un’intervista a Raymond Wu, esperto nel campo della traduzione videoludica.
Benvenuto e grazie per il tuo tempo. Raccontaci subito: come e perché hai iniziato a tradurre, nello specifico, videogiochi?


Grazie per avermi ospitato! È un piacere poter essere ospite del blog.
La mia storia di localizzatore di videogiochi è abbastanza particolare. Mi sono laureato in letteratura inglese nel 2021. Ho cercato subito lavoro come traduttore per le aziende locali, riuscendoci, ma la paga non era molto buona, e io ero più un assistente che un vero e proprio linguista.
Non era quello che volevo.

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La traduzione di Zerocalcare: curiosità e complessità

Come tradurre Zerocalcare?

Quando si pensa ai graphic novel uno degli autori più rinomati del campo è senza dubbio Zerocalcare, ma come si rende in un’altra lingua un fumetto così intriso di dialetto romano e riferimenti sia alla cultura italiana che a quella pop-punk anni ‘80 e ‘90?

Nella mia tesi mi sono concentrata su Kobane Calling, un reportage illustrato del viaggio effettuato in due volte dall’autore nel confine turco-siriano nel 2014; una meta delicata dal momento che la guerra interna scoppiata nel 2011 era ancora in corso.
Il tutto viene raccontato in modo lineare, con un italiano dialettale costellato di espressioni colloquiali, costanti richiami alla nostra cultura (dai prodotti dolciari ai programmi della Rai) che sdrammatizzano e avvicinano un mondo di conflitto e guerra che non appartiene al lettore medio italiano, tramite un linguaggio gergale e giovanile, in modo da farlo apparire così vicino che basta sfogliare qualche pagina per immergervisi dentro appieno.

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La traduzione legale: complessità e  approfondimenti ft. Beatrice Retrosi

Proseguiamo il nostro excursus nel mondo della traduzione con quest’articolo sulla traduzione legale: sicuramente un mondo complesso, che richiede un linguaggio appropriato, preciso e quanto più possibile scevro di ambiguità. È stato oggetto di alcuni miei studi e lavori, e per questo posso affermare che è uno degli ambiti più difficili della traduzione odierna.

Beatrice non solo ha conseguito la laurea in Traduzione e Interpretariato, ma ha anche affrontato un corso di specializzazione in merito.

Per cui Beatrice grazie per il tuo tempo, ti chiedo subito: come mai hai voluto specializzarti nella traduzione legale? Cosa ha riguardato il corso di specializzazione che hai affrontato, e quanto in profondità è sceso rispetto alla laurea?

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