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Benvenuti! In questa nuova intervista, la scrittrice ungherese J. A. Boulet, autrice di una serie di libri, The Olason Chronicles, che inizia con un’immigrazione del 1875, un’epidemia di vaiolo attraversando poi i periodi della Prima Guerra Mondiale, la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale ha accettato di partecipare a una breve chiacchierata sul suo lavoro.
La serie ha attirato la mia attenzione sia per l’intrigante ambientazione temporale, sia perché il protagonista affronta un periodo di autodistruzione e dolore. La serie è una saga familiare. The Wars Between Us (Libro 3) riguarda il periodo di autodistruzione e dolore del protagonista, a causa di molti errori commessi in vita vita, a cui cerca di sfuggire attraverso l’alcolismo e l’arruolamento in guerra. La donna di cui si innamora rimarrà al suo fianco attraverso tutto.
Allora, cominciamo subito con le domande per approfondire meglio quest’opera! Per cominciare, descrivici un po’ meglio e più dettagliatamente la storia della trilogia. Includi tutti e tre i libri. Qual è l’ambientazione? Quali sono i personaggi principali? Quali sono i temi più importanti?
Il libro 1 inizia nel 1875 quando gli immigrati islandesi fuggono in Canada. Incontrano un clima estremo, morti, razzismo e un’epidemia mortale. Il personaggio principale dei libri 1 e 2 è Nathanael Olason, un ragazzo di 17 anni che diventa padre e più tardi nonno. Si innamora profondamente di una donna Cree locale.
Il libro 2 continua la saga familiare con scene della Prima Guerra Mondiale e la navigazione nel mondo del dolore. Mentre il nipote di Nathan, Mike, si addestra come cecchino a Vimy Ridge in Francia, Nath deve affrontare la perdita di un altro membro della famiglia. Nath lotta per dare un senso alla vita e ai suoi numerosi imprevisti.
Nel libro 3, il personaggio principale è il figlio di Nathanael, Zachary Olason, che cammina lungo un sentiero instabile di alcolismo cercando di trovare la sua strada nella vita, durante la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale. Si innamora e poi sprofonda nell’inferno. Zack sente che l’unico modo per salvarsi è unirsi alla Battaglia dell’Atlantico mentre si prepara alla battaglia della sua vita durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per comunicare al meglio queste tematiche e il clima che si è respirato durante quei terribili anni, a quali tecniche narrative e a quale tipo di stile e scrittura hai fatto ricorso?
Scrivo in terza persona limitata con alcuni punti di vista onniscienti di personaggi secondari. Mi piace entrare nella mente dei miei personaggi e far sentire al lettore le emozioni dei personaggi importanti. Ti trascina negli eventi e nella saga familiare in maniera così forte che ti sembra di tornare indietro nel passato.
Scrivo anche scene sessualmente esplicite in un senso lato. Sono goffe, imperfette e a volte affrettate. Scrivo il sesso reale e il viaggio dall’invaghirsi di qualcuno, pensandolo ogni giorno fino all’innamoramento finale.
Documentandoti su un periodo storico distante come quello della Grande Depressione e della Seconda Guerra Mondiale, ci sono stati fatti, personaggi o eventi, anche personali, che ti hanno ispirata? Come mai hai scelto proprio quel periodo?
Nel libro 3, The Wars Between Us, avevo pianificato di scrivere della Seconda Guerra Mondiale. Sono sempre stata molto interessata alla Grande Guerra e alla Seconda Guerra Mondiale perché mio padre ha servito in Ungheria proprio alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Non ne ha mai parlato molto, così ho sempre riempito i vuoti con la mia immaginazione.
Ho scelto la Marina nel libro 3 perché un mio amico è un veterano e mi ha suggerito di scriverci sopra, così l’ho fatto e ne sono felice. Il libro è venuto fuori meravigliosamente.
Perché hai scelto proprio di bilanciare un periodo di sofferenza tramite la ricerca dell’amore?
Ho sempre scritto i miei romanzi in questo modo. Non posso fare altrimenti. Ho bisogno di azione, governo, guerre, conflitti e difficoltà per bilanciare le scene romantiche. Perché? Suppongo sia perché la vita reale non è sempre facile e trovare la persona giusta per percorrere il lungo viaggio della vita con te è come trovare l’oro.
Ora, nomina tre cose dei tuoi romanzi di cui sei più orgogliosa, e spiegaci come mai.
- Sono molto orgogliosa delle scene durante l’epidemia di vaiolo del 1876. Ho fatto molte ricerche in merito.
- Sono anche molto contenta della scena della battaglia di Vimy Ridge. Ho studiato Vimy Ridge e ho visitato i musei per due settimane intensamente prima di scrivere quella scena di battaglia.
- E infine, sono felicissima della scena della battaglia del Convoy ON-127 e dell’affondamento della HMCS Ottawa. È una scena ad alta adrenalina ed è stato qualcosa su cui ho lavorato molto duramente per trovare la giusta scena di battaglia, le date corrette e le navi giuste da inserire nella mia storia.
In ultimo, una domanda classica: quali consigli sentiresti di dare a tutti gli aspiranti scrittori?
Fate quello che vi rende felici. Se dovete fare due lavori e scrivere la sera, allora fatelo. La vita non è fare più soldi, è sostenere le persone che si amano, contribuire alla società e fare ciò che si desidera. Se scrivere ti rende felice, non rinunciarci mai e poi mai.
Bene, grazie ancora per aver partecipato!
Sentiti pure libera di includere i link alle tue pagine personali e ai libri per chi fosse interessato.
Il mio sito Internet: https://jaboulet.ca/
I libri su Amazon:
Il trailer della collana su YouTube:
Anche quest’altro romanzo storico è davvero bellissimo: https://wwayne.wordpress.com/2021/07/04/generazione-balotelli/. L’hai letto?
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Thank you so much Gabriele! I loved this interview. One of the best!
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You’re absolutely welcome, it was an honor and a pleasure to interview you 😁
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