L’eleganza cretese ed etrusca ignorava i drappeggi e i veli che ricadono morbidamente (tanto cari al mondo greco e romano), aveva invece già un’impronta modernissima. Un vestito femminile consisteva quasi sempre di due pezzi, che potevano subire aggiunte o accorciamenti: una sottana lunga a campana e un corpetto, uniti da una stretta cintura. La gonna, molto svasata e sostenuta da una crinolina nel minoico medio, perse tutta la sua ampiezza per trasformarsi in una specie di tubo nel minoico più recente. L’elemento caratteristico della gonna, il volant, rimase invece in tutte le epoche. Per avere un’idea di quale fosse la moda femminile per le occasioni più importanti, è possibile fare riferimento alla ormai famosissima statuetta della “dama dei serpenti”, la quale è abbigliata con una gonna a sette volant multicolori.
Continua a leggere “Cretesi ed Etruschi: libertà di sentirsi belle”Autore: Veronica Cartolano
La sottotitolazione
Viene chiamata sottotitolazione o sottotitolaggio, ma si tratta di un’unica materia della traduzione. La si definisce come una traduzione condensata attraverso un testo scritto, usata per due scopi principalmente : rendere accessibile un prodotto audiovisivo alle persone con disabilità uditiva o renderlo comprensibile ad un pubblico di codice linguistico diverso. La sottotitolazione insieme al doppiaggio rappresentano le maggiori forme di traduzione usate nel mondo cinetelevisivo, ed esiste una rivalità tra chi preferisce l’una rispetto all’altra, ma in questo articolo non tratteremo questo argomento, piuttosto potremo parlarne in un prossimo articolo. Questo discorso possiamo legarlo però ad uno più ampio, in cui distingueremo il nostro paese da altri, proprio per la scelta adottata per trasmettere i prodotti audiovisivi di maggior incasso, come film e serie tv. L’Italia difatti si può inserire nei paesi cosiddetti “dubbing”, cioè che fanno uso del doppiaggio come maggior canale di trasmissione, al contrario per esempio degli Stati Uniti che si inseriscono nella categoria dei paesi “subtitling”, ovvero sottotitolazione. Per comprendere meglio questa differenza dobbiamo risalire a un tempo storico ormai lontano da noi da più di qualche decennio. Sotto il periodo del fascismo il doppiaggio è stato imposto come unica forma accettabile, eccezion fatta per i festival, in cui erano ammessi i sottotitoli. Questa scelta fatta per preservare la purezza della lingua italiana, ammetteva il doppiaggio solo se realizzato in Italia da personale di nazionalità italiana.
Continua a leggere “La sottotitolazione”L’audiodescrizione
In questo articolo, cercheremo di capire insieme cos’è l’audiodescrizione e di fornire qualche informazione a chi fosse interessato ad approcciarsi alla materia. Nel mio piccolo ho potuto rendermi conto di come ogni paese e piattaforma abbia le sue regole, per questo vi parlerò di come funziona il mondo della audiodescrizione in Italia, relativamente al settore filmico e teatrale, dai principali aspetti legislativi a quelli linguistici.
Ma iniziamo con la sua definizione.
L’audiodescrizione è una traccia audio aggiuntiva che, inserita all’interno di un prodotto multimediale audiovisivo, esplicita tutti quegli elementi (ad esempio gesti, setting, costumi, colori) che non possono essere percepiti dalle persone che hanno una disabilità visiva. L’audiodescrizione viene svolta da audiodescrittori professionisti, ed è utile ad una varietà di eventi: dai film, agli spettacoli teatrali, dagli eventi sportivi ai musei. Generalmente l’audiodescrizione viene inserita nelle pause di silenzio tra le battute dei dialoghi.
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