Salve a tutti e benvenuti a un nuovo appuntamento con “La scrittura in ottica SEO”! Dopo aver parlato delle keyword è arrivato il momento di affrontare altri due argomenti: lo slug e i link (interni ed esterni).
Lo slug
Con slug si intende la parte finale della url di un pagina web. Si tratta di un elemento da non sottovalutare, perché svolge un ruolo importante nell’indicizzazione dei contenuti. I motori di ricerca, infatti, iniziano a leggere un sito proprio partendo dallo slug. Per questa ragione è molto importante inserire all’interno della parte finale della url la keyword che si vuole utilizzare per indicizzare un contenuto.
Come dev’essere scritto lo slug? In modo ordinato e leggibile. Per esempio, lo slug di un post intitolato “Croccantini per cani, ecco quali sono le migliori marche” potrebbe essere: croccantini-cani-marche. Talvolta, nella url bisogna evitare di mettere le cosiddette “stop words”, ossia quelle parole inutili per i motori di ricerca, come “a”, “le”, “di”, “con” ecc. In alcuni casi, però, è meglio lasciarle, in quanto la loro rimozione potrebbe rendere la comprensione della url non immediata. In questo caso, garantire all’utente una permanenza piacevole sul sito è più importante che seguire pedissequamente le regole della scrittura in ottica SEO.
I link interni
Passando ai link, è importante sottolineare che ne esistono due tipi: interni ed esterni. I primi, come suggerisce il nome, rimandano ad altri contenuti presenti sullo stesso sito. Possono essere utili per consentire agli utenti di trovare degli approfondimenti su alcuni argomenti citati nel testo, determinando quindi una loro permanenza sul sito di maggiore durata. Ciò non solo migliora la user experience, ma può anche aiutare a ridurre la frequenza di rimbalzo, ossia la percentuale di utenti che abbandonano il sito dopo aver visitato una sola pagina.
I link interni, inoltre, permettono di facilitare la navigazione all’interno del sito, rendendo più semplice per gli utenti trovare dei contenuti interessanti ma meno recenti.
Per aggiungere un link interno su WordPress bisogna evidenziare una o più parole col mouse e premere ctrl + k (o selezionare l’apposita funzione dalla barra degli strumenti): a questo punto basta incollare il link della pagina a cui si vuole indirizzare gli utenti e premere invio.
I collegamenti ipertestuali devono essere distribuiti in modo sensato: metterne troppi nello stesso articolo può essere controproducente. È meglio limitarsi a inserirli solo quando possono davvero aiutare l’utente ad approfondire l’argomento di cui si sta parlando. Può essere una buona idea anche evidenziarli, magari usando il grassetto o un colore diverso.
I link esterni
A differenza dei link interni, quelli esterni portano l’utente su un sito diverso. Inserirli potrebbe sembrare controproducente, ma in realtà si tratta di un comportamento che spesso viene accolto con favore sia da Google che dagli utenti stessi. Se il sito linkato è autorevole e contiene delle informazioni pertinenti e in grado di arricchire la user experience, il motore di ricerca tende a “premiare” la scelta, con un impatto positivo sul posizionamento. Per gli utenti vale più o meno lo stesso: un link esterno utile è ben visto e fa “guadagnare punti” a chi l’ha inserito. Viceversa, un collegamento ipertestuale fuorviante o decontestualizzato può danneggiare la user experience e rendere meno probabile un ritorno sul portale.