A chi ha avuto il piacere di visitare l’isola di Skiathos in Grecia non sarà sfuggita la ricorrenza di un nome per la via principale del paese, quello di Alexandros Papadiamantis.
Continua a leggere “L’Assassina – Recensione”Autore: Camilla Vecchione
Intervista sui riassuntoni della serie di Wolf Lonnie!
Benvenuti! Oggi intervistona al sottoscritto Gabriele da parte di Camilla sulla sui riassuntoni della saga di Wolf Lonnie, qui pubblicati sul blog. Ringrazio infinitamente Camilla per il suo tempo.
E iniziamo pure!
Continua a leggere “Intervista sui riassuntoni della serie di Wolf Lonnie!”Un viaggio all’isola d’Elba
Per un soggiorno all’isola d’Elba consiglio di alloggiare a Portoferraio, il centro maggiore dell’isola. Portoferraio è servita da supermercati, bar, ristoranti, negozi aperti anche la sera; ospita un porto lungo il quale è gradevole passeggiare e il capolinea degli autobus.
Girare per spiagge con la macchina può essere scomodo per la penuria di parcheggi e per una questione di costi, mentre con la linea urbana 7 “Spiagge Bianche”, attiva d’estate, si possono raggiungere contenendo le spese le spiagge più note della costa nord: Le Ghiaie, Padulella, Capo Bianco, Sottobomba, Sansone, La Sorgente, Viticcio. Sono tutte spiagge di ciottoli, perciò è bene munirsi di scarpe da scoglio. Affacciano su un mare pieno di pesci, è possibile vederne molti anche vicino alla riva.
Le Ghiaie, Padulella e Capo Bianco si possono raggiungere anche a piedi dal centro del paese, ma per le ultime due la strada è in salita, perciò specialmente per Capo Bianco meglio optare per l’autobus. Le Ghiaie sono le più accessibili, non bisogna percorrere sentieri impervi e non è necessario indossare scarpe sportive.
Le altre spiagge sono tutte più lontane dal centro abitato e bisogna avvicinarvisi con dei mezzi di trasporto. Dopodiché Sottobomba si trova ai piedi di una scalinata; il percorso per Sansone e La Sorgente è impegnativo ma le due spiagge sono adiacenti; a causa di una frana la spiaggia di Viticcio è raggiungibile in modo piuttosto avventuroso.
Le linee di autobus extraurbane consentono di visitare alcune spiagge più lontane, come Procchio (di sabbia) e altri centri urbani come Marina di Campo. Da qui partono quotidianamente gite in barca di vario genere e durata organizzate da diverse compagnie e prenotabili telefonicamente. Queste gite offrono la possibilità di vedere l’isola da una prospettiva differente e di fare il bagno in posti molto belli non raggiungibili da terra. Se si è fortunati si possono avvistare delfini o capre selvatiche che riposano al riparo dal sole sulle pareti rocciose ricche di sale.
Camilla
Pioggia di Ricordi – Recensione
Pioggia di ricordi (1991) è un film di animazione di Isao Takahata (studio Ghibli). La protagonista, Taeko, è un’impiegata di Tokio insofferente alla vita di città che per le vacanze si reca in campagna, dove in cambio di ospitalità aiuta una famiglia del posto nella raccolta del cartamo, coltura a cui è dedicata un’interessante digressione.
Continua a leggere “Pioggia di Ricordi – Recensione”Una giornata a Grosseto
Grosseto è la città giusta per una gita o un fine settimana: il suo centro storico pedonale è di dimensioni contenute e ricco di negozi. Circondato da una cinta muraria convertita in parco pubblico, è ideale per passeggiare. Un’ulteriore comodità sta nel fatto che la stazione ferroviaria è piuttosto vicina al centro, rendendo possibile raggiungere la città senza lo stress della macchina.
Il cuore della città è in Piazza Dante Alighieri e nella confinante Piazza Duomo, che ospitano gli edifici più importanti della città: il Duomo di San Lorenzo, il Palazzo Comunale e Palazzo Aldobrandeschi. In mezzo a Piazza Dante sorge il Monumento a Canapone, un gruppo scultoreo dedicato al granduca Leopoldo II di Lorena che celebra la sconfitta della malaria, rappresentata da un serpente morente.
Continua a leggere “Una giornata a Grosseto”Diamanti – Recensione
Diamanti (2024) è l’ultimo film di Ferzan Özpetec e ha generato opinioni contrastanti, grandi elogi e severe critiche. Sicuramente è un film atipico, che non si sviluppa intorno a una trama classica ma segue le vicissitudini di una moltitudine di personaggi meno approfonditi di quanto ci si aspettasse e senza che svettino dei veri e propri protagonisti. La storia, nonostante ciò, non è confusionaria e non annoia, anche se non regala un vero finale. In controtendenza, il femminile rappresentato non è sempre perfetto, capace o desideroso di nascondere con trucco e parrucco le proprie imperfezioni estetiche, la stanchezza e l’angoscia; in contrapposizione ci vengono mostrati nello spazio della sartoria degli uomini-oggetto, giovani accondiscendenti e di bell’aspetto.
Gli abiti realizzati dalle sarte per il film d’epoca a cui stanno lavorando non corrispondono allo stereotipo settecentesco. I costumi hanno il compito di interpretare il ruolo tanto quanto le attrici che li indossano, siano esse le celebri interpreti vestite dall’atelier o i personaggi stessi della storia. Così, quando Gabriella fugge dalla sartoria, anche l’abito parla della sua fragilità: di spalle sembra una bambina.
Diamanti è un esempio di metanarrazione e in parte un documentario sul processo creativo alla base di una produzione cinematografica, dall’attribuzione dei ruoli e agli imprevisti al confezionamento degli abiti di scena. Una pellicola su come il miscuglio di ricordo, realtà e sogno creino una storia. Il bambino alter ego del regista suggerisce che la trama sia una ricostruzione di ciò che l’autore ha visto, sentito e immaginato da piccolo, con rivisitazioni fantastiche tipiche dell’infanzia: il cattivo che finisce nel pozzo, la ragazza che come in una favola riceve le lodi di un premio Oscar, il lieto fine di solidarietà e riconciliazione nell’aiuto fornito per rifare il vestito da capo e nella stima reciproca mostrata dalle star rivali vestite dall’atelier. Nel pesciolino portafortuna mostrato dal bambino/autore c’è il ricordo di una donna altrimenti dimenticata, una vita comune di compromessi, mentre realtà e sogno si fondono nella street art contemporanea sui muri poco distanti dell’atelier che dovrebbe rappresentare gli anni ’70.
Camilla
La Sirenetta e Ponyo sulla scogliera: due storie tra terra e mare
Ho scelto di mettere a confronto due cartoni animati che nello sviluppo della trama partono dalla dicotomia tra due elementi, la terra e il mare, dove l’uomo è terra e la donna è acqua: La Sirenetta, classico Disney del 1989 e Ponyo sulla scogliera (2008), diretto da Hayao Miyazaki.
La Sirenetta è un adattamento della fiaba di Andersen privato dei riferimenti religiosi. Anche nell’originale la protagonista cede la propria voce, ma il patto con la strega è diverso, il ruolo delle sorelle è attivo e alla fine il principe sposa un’altra.
Continua a leggere “La Sirenetta e Ponyo sulla scogliera: due storie tra terra e mare”Naruto Shippuden – Recensione anime episodi 243-Fine
Il personaggio di Naruto continua il suo sviluppo umano e personale e viene a conoscenza di nuovi importanti aspetti del suo passato; rispetto all’inizio della storia ha avuto dei cambiamenti marcati che ora più che in passato ne giustificano l’innalzamento a punto di riferimento per la comunità.
Apparentemente sempre positivo e combattivo, nasconde un lato oscuro che è in grado di abbracciare e neutralizzare per imparare a controllare il kyubi. Conosciamo la storia dei precedenti jinchuriki della volpe a nove code attraverso il racconto di Kushina, la straniera portata alla Foglia per sostituire la vecchia Mito. Il passaggio di consegne tra le due è pesante: con calma, Mito spiega a Kushina ciò che l’attende, cercando di tranquillizzarla sebbene il passaggio di consegne per lei voglia dire morire.
Sasuke, d’altro canto, naviga a vista tra cambiamenti repentini e imprevedibilità. Nel Team 7 si era costruito una nuova famiglia in cui il genio era lui, adorato da Sakura, ammirato da Kakashi e con un Naruto goffo al quale paragonarsi uscendone sempre vincitore. Migliorato Naruto, fugge, ma ci riprova col Team Taka, faticando anche stavolta a rimanere fermo nelle sue risoluzioni.
Continua a leggere “Naruto Shippuden – Recensione anime episodi 243-Fine”Mine vaganti – Recensione
Mine vaganti (2010) è un film di Ferzan Özpetek che parla di identità ed etichette esplorando ciò che sentiamo di essere, ciò che crediamo gli altri vedano e ciò che gli altri effettivamente credono di noi. Lo fa giocando con gli stereotipi, alternando toni, momenti divertenti e drammi personali dei personaggi.
Continua a leggere “Mine vaganti – Recensione”Principessa Mononoke – Recensione
Principessa Mononoke è un film di animazione incentrato sulla contrapposizione tra l’uomo e la natura, difesa da divinità animali. E’ ambientato in Giappone in un’epoca lontana resa con il linguaggio arcaico dei personaggi.
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