“Le cronache delle trenta lune: la maledizione” – Un progetto da supportare

Una delle ragioni per cui ho creato “Pillole di Folklore e Scrittura” è cercare di dare una mano, nei limiti del possibile, agli scrittori emergenti che reputo meritevoli. Nel corso degli ultimi due anni ho fatto del mio meglio per dare visibilità a progetti interessanti, tramite segnalazioni, recensioni o interviste. Oggi voglio fare qualcosa di diverso. Desidero parlarvi di un sogno e di una ragazza che sta facendo di tutto per realizzarlo. Se seguite il blog da un po’ di tempo dovreste conoscerla già: si tratta di Tina, protagonista di una mia intervista sul ruolo dell’editor.

Continua a leggere ““Le cronache delle trenta lune: la maledizione” – Un progetto da supportare”

Editoria e crowdfunding: il caso di Bookabook

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
È la legge di Lavoisier, uno dei pilastri fondamentali su cui si regge quell’affascinante branca della scienza nota come chimica. Fermi, non scappate! Prometto che non sono qui per parlarvi di reazioni di ossidoriduzione, legami covalenti o elettrolisi! Ho preso in prestito la nota frase di Lavoisier solo perché in quest’articolo mi concentrerò sul concetto di trasformazione/evoluzione. In particolare vi parlerò di alcuni dei cambiamenti avvenuti nel mercato editoriale nel corso degli ultimi anni.

L’evoluzione della tecnologia ha portato con sé varie alternative al tradizionale iter di pubblicazione dei manoscritti. Le case editrici, pur continuando ad avere un ruolo primo piano, non sono più l’unica alternativa possibile per chi desidera mettere in vendita il proprio libro. Il self publishing ha permesso a molti autori di pubblicare i propri testi in autonomia, in alcuni casi anche con degli ottimi risultati (Federico Maestri, l’autore di “Narrare il sogno degli intercessori”, ha scelto proprio questa strada, come ha spiegato nell’intervista che ci ha concesso pochi giorni fa). Pur presentando degli innegabili vantaggi, l’autopubblicazione ha comunque alcuni difetti, che non la rendono adatta alle esigenze di tutti. L’assenza di una fase di editing, per esempio, ha portato alla proliferazione di opere che avrebbero beneficiato dell’intervento di un editor in più punti e creato un certo pregiudizio nei confronti delle opere pubblicate senza affidarsi a una casa editrice. Inoltre, la necessità di doversi dedicare in prima persona alla sponsorizzazione del libro potrebbe rappresentare un ostacolo per alcune persone.

Continua a leggere “Editoria e crowdfunding: il caso di Bookabook”