Editoria e crowdfunding: il caso di Bookabook

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
È la legge di Lavoisier, uno dei pilastri fondamentali su cui si regge quell’affascinante branca della scienza nota come chimica. Fermi, non scappate! Prometto che non sono qui per parlarvi di reazioni di ossidoriduzione, legami covalenti o elettrolisi! Ho preso in prestito la nota frase di Lavoisier solo perché in quest’articolo mi concentrerò sul concetto di trasformazione/evoluzione. In particolare vi parlerò di alcuni dei cambiamenti avvenuti nel mercato editoriale nel corso degli ultimi anni.

L’evoluzione della tecnologia ha portato con sé varie alternative al tradizionale iter di pubblicazione dei manoscritti. Le case editrici, pur continuando ad avere un ruolo primo piano, non sono più l’unica alternativa possibile per chi desidera mettere in vendita il proprio libro. Il self publishing ha permesso a molti autori di pubblicare i propri testi in autonomia, in alcuni casi anche con degli ottimi risultati (Federico Maestri, l’autore di “Narrare il sogno degli intercessori”, ha scelto proprio questa strada, come ha spiegato nell’intervista che ci ha concesso pochi giorni fa). Pur presentando degli innegabili vantaggi, l’autopubblicazione ha comunque alcuni difetti, che non la rendono adatta alle esigenze di tutti. L’assenza di una fase di editing, per esempio, ha portato alla proliferazione di opere che avrebbero beneficiato dell’intervento di un editor in più punti e creato un certo pregiudizio nei confronti delle opere pubblicate senza affidarsi a una casa editrice. Inoltre, la necessità di doversi dedicare in prima persona alla sponsorizzazione del libro potrebbe rappresentare un ostacolo per alcune persone.

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Il ruolo dell’editor ft. Tina

Dietro a ogni grande libro c’è un grande scrittore? Sì, ma non solo. Spesso c’è anche un editor che ha aiutato con pazienza e dedizione l’autore a trasformare la bozza iniziale (talvolta un po’ “grezza”) in un gioiello splendente. Per capire meglio l’importanza di questa figura professionale oggi faremo quattro chiacchiere con Tina, una giovane editor sempre pronta a esaltare al meglio i punti di forza di ogni manoscritto.

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La scelta della casa editrice, alcuni consigli

Scegliere la casa editrice (CE) a cui proporre il proprio manoscritto non è sempre un’impresa facile per un autore alle prime armi. Esistono innumerevoli realtà editoriali e può essere difficile orientarsi e capire quali siano quelle più adatte alle proprie esigenze. Infatti, oltre ai big del settore, come Mondadori, Feltrinelli e Salani, ci sono svariate case editrici di medie o piccole dimensioni, non sempre note al grande pubblico. Per iniziare a farsi un’idea è possibile affidarsi al sito Writer’s Dream, che nel corso degli anni ha stilato un elenco lunghissimo di case editrici italiane e ha raccolto le testimonianze degli utenti che hanno pubblicato un libro con loro.

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