Carrie di Stephen King – Bullismo e vendetta

“Cos’è successo dopo”

“Dopo? Bè, a Chamberlain è arrivato il demonio”.

Il bullismo, pratica di tipo violento nei confronti di una persona debole ed incapace di difendersi, che si espande a macchia d’olio in particolare nell’ambito scolastico.  Io stessa sono stata vittima di bullismo da parte dei miei compagni di classe del liceo. Ho subìto per cinque anni le loro cattiverie più assurde: mi tiravano i capelli o me li tagliavano, mi scrivevano minacce all’interno dei quaderni con tanto di offese e parolacce; mi facevano sgambetti o mi spingevano mentre camminavo. Per quei lunghi cinque anni ho sofferto di attacchi di panico, ansie, volevo studiare da casa pur di non vederli più. Per fortuna, poi,  l’incubo è finito grazie alla maturità che non mi ha permesso di avere più contatti con loro. Adesso sono qui a parlavi di un romanzo che, in un certo senso, racconta la mia esperienza di bullismo, ovvero Carrie.

Carrie è un romanzo di Stephen King pubblicato nel 1974 che tratta, appunto, la tematica del bullismo raccontata attraverso il terrore, la violenza e la crudeltà. La protagonista principale è Carrie White, un’adolescente cupa, strana, dall’aspetto poco attraente che è bersagliata fin dall’infanzia dagli scherzi crudeli dei suoi coetanei. Vive con la madre, Margaret, donna puritana affetta di turbe psiche e fanatica delle rigide idee religiose al fine di  infliggere alla figlia, quotidianamente, punizioni fisiche e morali.

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Tre manuali di scrittura creativa a confronto

I manuali di scrittura creativa possono essere molto utili. Oltre a fornire a chi si approccia per la prima volta a questo mondo gli strumenti essenziali per iniziare a creare storie e personaggi, possono dare degli spunti preziosi anche a chi ha già un po’ di esperienza alle spalle, magari aiutandolo ad affinare la propria tecnica o a rivalutare il metodo di lavoro utilizzato fino a quel momento. In commercio è possibile trovarne parecchi, tra cui alcuni realizzati da scrittori famosi a livello globale.

Anche se i temi trattati tendono a ripetersi, il modo in cui vengono affrontati dai vari autori può essere molto diverso e influenzato da fattori come la personalità, l’approccio alla scrittura, le esperienze di vita e gli interessi. Per dare risalto a queste differenze mi è sembrata una buona idea mettere a confronto i manuali scritti da tre autori diversi: Roberto Cotroneo (autore, tra gli altri, di “Se una mattina d’estate un bambino”), Haruki Murakami (noto per libri come “Norwegian Wood”, “Kafka sulla spiaggia” e “L’arte di correre“) e Stephen King (“IT”, “Il gioco di Gerald”, “Carrie” ecc.).

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