Perkūnas – Pillole di Folklore # 30

Nella mitologia baltica, Perkūnas è una divinità associata ai tuoni e ai fulmini, al fuoco, alla guerra, alla pioggia e alla fertilità della terra. Il suo simbolo è la quercia, poiché si tratta dell’albero che viene colpito più di frequente dai fulmini. Sia per aspetto che per ruolo ricorda molto la divinità greca Zeus e il dio norreno Thor.

Viene spesso rappresentato come un uomo imponente e dalla lunga barba che stringe un’ascia tra le mani. Vola nel cielo a bordo di un carro trainato da due capre e porta con sé la pioggia. Durante la primavera i suoi fulmini purificano la terra e stimolano la crescita delle piante. Utilizza inoltre le sue saette per cacciare gli spiriti maligni, punire gli uomini che infrangono la legge e disciplinare le altre divinità.

In una leggenda Lituana si narra che Perkūnas punì l’adulterio del dio della luna Ménuo tagliandolo in tanti pezzi.

Per approfondire:

http://www.treccani.it/enciclopedia/perkunas_%28Enciclopedia-Italiana%29/

http://mythology.wikia.com/wiki/Perk%C5%ABnas

Yule – Pillole di Folklore # 29

Non tutti sanno che l’albero di Natale, ormai diventato uno dei simboli più riconoscibili della festività cristiana, ha le proprie origini nella tradizione germanica e celtica precristiana. In occasione di Yule, la festa del solstizio d’inverno, i popoli antichi erano soliti decorare un albero con piccoli campanelli e rappresentazioni del sole e del Dio della Luce, per poi portarlo nelle proprie abitazioni per offrire un riparo agli spiriti del bosco.

Perché si celebra Yule?

Sembra che il termine Yule derivi dalla parola norrena Hjól, che significa “ruota”. In occasione del solstizio d’inverno, infatti, “la ruota dell’anno si trova al suo estremo inferiore e inizia a risalire”. L’idea è che dopo la fine di un ciclo (coincidente con Samhain) ne inizi un altro. La festa di Yule, che si celebra tuttora nel paganesimo e nel neopaganesimo (il 21 dicembre nell’emisfero settentrionale e il 21 giugno nell’emisfero meridionale), simboleggia anche il passaggio dalle tenebre alla luce. È proprio dopo il solstizio che le giornate iniziano ad allungarsi e inizia il cammino verso il risveglio della natura (in primavera).

Per approfondire:

http://www.irelandream.com/yule-festa-celtica-luce/https://www.viverebergamo.it/yule-solstizio-di-inverno-e-lorigine-dellalbero-di-natale/https://lillyslifestyle.com/2012/12/21/lalbero-di-yule/http://www.cronacheesoteriche.com/festeCelebrazioneYule.jsp

La Shtriga – Pillole di Folklore # 28

Nel folklore albanese, la Shtriga è una strega vampiro che si nutre del sangue dei bambini. Entra di notte nelle case dove tutti dormono e succhia il sangue degli infanti per poi fuggire sotto forma di insetto. Se i bambini non vengono curati si ammalano e vanno incontro a una morte inevitabile. Solo una Shtriga può guarire le proprie vittime, di solito sputando loro in bocca.

Tramite il sangue, le Shtriga si nutrono dell’energia vitale delle persone. I bambini sono le loro vittime predilette, ma in caso di necessità possono aggredire anche gli adulti.

Una donna può diventare una Shtriga in seguito a un grosso trauma, come la morte di un figlio o la scoperta della propria infertilità.

Esistono vari modi per difendersi da una Shtriga. Uno dei più diffusi consiste nell’intrappolare la strega all’interno di una Chiesa durante la domenica di Pasqua ponendo una croce fatta di ossa di maiale di fronte all’ingresso. Di solito le Shtriga vengono uccise mentre cercano un modo per liberarsi.

È possibile creare un amuleto in grado di respingere ogni attacco di qualsiasi Shtriga. Per farlo è necessario addentrarsi in un bosco, trovare una pozza di sangue rigurgitato dalla fattucchiera e immergervi una moneta d’argento avvolta in un panno.

Per approfondire:

http://mythologylegends.blogspot.com/2011/12/shtriga.html

Il fenomeno delle creepypasta: un nuovo tipo di folklore.

Le creepypasta sono un fenomeno molto recente e piuttosto in voga su Internet: si tratta di racconti di tv stregate, videogiochi maledetti, esperimenti del sonno e creature misteriose come lo Slenderman.

Essendo diffuse su Internet, data la loro accessibilità e la possibilità di permettere a chiunque di scriverne, hanno guadagnato popolarità diventando quasi, e a tutto tondo, una sorta di folklore del millennio moderno.

Si potrebbe anche dire che alcuni film o telefilm horror come The Ring o Stranger Things, intrigando il pubblico con le loro creature e i loro avvenimenti paranormali, abbiano suscitato ulteriore interesse verso questa nicchia.

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Il serpente arcobaleno – Pillole di Folklore # 27

Il serpente arcobaleno era una divinità creatrice nella mitologia aborigena australiana.

Quando i grandi Spiriti vagavano ancora sulla Terra prendendo la forma di animali ed esseri umani, il serpente arcobaleno emerse dal sottosuolo e durante la sua ascesa verso la superficie creò canyon, montagne, colline, nuvole, fiumi e laghi.

Viveva nelle pozze d’acqua del deserto australiano, fonti idriche a dir poco fondamentali per il sostentamento degli aborigeni. Le sue creazioni avevano lo scopo di distribuire meglio l’acqua lungo tutto il territorio.

Veniva considerata come una divinità benevola e disposta a proteggere la varie tribù, ma anche prontissima a giudicare senza pietà i trasgressori della legge.

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Pillole di Folklore # 26 – Il Burāq

Nella mitologia islamica, il Burāq è una creatura simile a un cavallo, ma con una testa da donna umana, delle ali e una coda da pavone. Proviene dal Janna (il Paradiso islamico) e viene utilizzata come cavalcatura dai profeti. Si sposta facendo balzi giganteschi ed è persino in grado di raggiungere il cielo. Secondo una delle possibili interpretazioni, questa creatura rappresenta il trionfo e la gloria e consente agli eletti di entrare in Paradiso.

Nel settimo secolo, l’arcangelo Gabriele ordinò a un Burāq di condurre il profeta Maometto fino alle città ora note come La Mecca e Gerusalemme. La cavalcatura raggiunse poi il più alto dei cieli con un balzo. Qui Maometto incontrò Allah e ricevette da lui l’ordine di compiere il ṣalāt, la tradizionale preghiera della religione islamica.

Per approfondire:

https://www.britannica.com/topic/Buraq

http://it.enciclopedia-della-sunna.wikia.com/wiki/Buraq

L’origine delle fiabe – Giambattista Basile e “Lo cunto de li cunti”

[A cura di Raffaello Glinni]

Quando si pensa a “Cenerentola”, “La bella addormentata nel bosco”, “Il gatto con gli stivali”, “Hansel e Gretel”, “Raperonzolo”, “La fontana dell’eterna giovinezza”, ma anche a “Il Signore degli Anelli”, “Shrek”, ecc. si pensa naturalmente ai fratelli Grimm e Perroult.

In realtà tutte queste e altre fiabe vennero scritte nella versione  originale e per la prima volta da un nobile napoletano, Giambattista Basile (1566-1632), nel libro “Lo Cunto de li Cunti”, pubblicato nel 1634, una raccolta di 50 fiabe completata in Basilicata e Campania nel 1630, precisamente tra  Acerenza e Giugliani, poiché ivi ebbe a soggiornare lo scrittore, allorquando prese servizio per il Duca di Acerenza, Galeazzo Pinelli.

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Pillole di Folklore # 25 – Ishtar

Nella civiltà assiro-babilonese, Ishtar (nota come Inanna tra i sumeri) era la dea dell’amore, della fertilità e dell’erotismo. Era però anche la dea della guerra e puniva ogni affronto che le veniva rivolto con tempeste e terribili conflitti. A lei era dedicata una delle otto porte di Babilonia. Le principali città in cui veniva venerata erano Uruk, Assur, Babilonia e Ninive.

È associata al pianeta Venere e uno dei suoi appellativi è “signora della luce risplendente”.

È presente nell’ “Epopea di Gilgamesh”, il principale ciclo epico della cultura assiro-babilonese. In quest’opera la dea rappresenta l’amore sensuale e si innamora più volte di personaggi differenti, tra cui il pastore Tammuz. In un’altra opera, “Discesa di Ishtar negli inferi”, Ishtar raggiunge l’oltretomba, dove viene giudicata e giustizia. Per salvarsi, la divinità rinasce scambiando il proprio corpo con quello di Tammuz.

Tutti gli amanti di Ishtar vanno incontro ad una fine crudele ed è proprio per questa ragione che Gilgamesh, re di Uruk e protagonista dell’omonimo ciclo epico, la respinge con decisione.

Per approfondire:

https://www.focus.it/cultura/storia/chi-era-ishtar

Pillole di Folklore # 24 – Samhain

Molte persone associano il 31 ottobre solamente alle zucche, ai dolci e ai costumi spaventosi, ma è anche la data in cui si celebra Samhain, una delle feste pagane più importanti. È nota anche come Capodanno celtico e celebra il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale. I colori caratteristici della festa sono l’arancione, associato alla mietitura, e il nero, assimilato invece all’imminente arrivo dell’inverno freddo e buio.

Secondo i celti, durante Samhain il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti diventava sottile. Erano inoltre convinti che in questo periodo gli esseri magici diventassero visibili e che fossero ostili all’uomo, reo di aver occupato le loro terre. Per tenerli alla larga, i celti rendevano le loro case il meno ospitali possibili e si vestivano da creature mostruose.

Come si può intuire, Samhain ha ispirato la moderna festa di Halloween e forse anche il giorno di Ognissanti.

Per approfondire:

https://www.irlandaonline.com/halloween/samhain/

Pillole di Folklore # 22 – Il Nopperabo

Molti Yokai hanno un aspetto mostruoso e basta una rapida occhiata per capire che si tratta di esseri fuori dal normale. Non è questo il caso del Nopperabo. A primo impatto, questo spirito sembra un essere umano del tutto ordinario, in grado di mischiarsi perfettamente con la folla. È solo dopo essersi avvicinato alla vittima che il Nopperabo assume il suo vero aspetto. La sua faccia, fino a quel momento normale, diventa priva di tratti somatici e di organi di senso.

Lo scopo principale di questi spiriti senza volto è spaventare gli esseri umani che incontrano. Spesso si aggirano di notte in vie poco frequentate e spaventano i passanti che incautamente si avvicinano a loro. Si divertono a lavorare in gruppo e a spaventare più volte la stessa vittima nel giro di pochi minuti.

Per ingannare meglio gli esseri umani, talvolta i Nopperabo assumono le sembianze di amici o parenti, rendendo ancora più sconvolgente il momento della trasformazione.

Per approfondire:

http://yokai.wikia.com/wiki/Noppera-B%C5%8D