Il film di Chainsaw Man merita di essere visto?

Risposta breve: “Sì, corri al cinema!”

La risposta lunga la trovate nelle prossime righe, che spero potranno convincervi a dare una possibilità alla pellicola tratta dal manga di Tatsuki Fujimoto!

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Yu-Gi-Oh! censurato: quando le pistole spariscono e i cattivi indicano minacciosamente

Chiunque abbia visto Yu-Gi-Oh! da bambino ricorda con affetto le carte brillanti, i duelli epici e… la totale assenza di pistole, sangue, morte, o strangolamenti in diretta. Ma basta aprire un volume del manga originale di Kazuki Takahashi per capire subito che qualcosa non torna. O meglio: qualcosa è stato censurato, addolcito, sminuzzato, bollito e servito con contorno di “amicizia è magia”.

Benvenuti nel meraviglioso mondo della censura televisiva, dove un tizio con una corda al collo diventa solo “molto arrabbiato”, dove le pistole diventano indici minacciosi, e dove un Faraone millenario passa dall’essere un sadico giustiziere psichico a un simpatico life coach egizio.

Nell’articolo a seguire, uno studio di come la rivisitazione della censura possa stravolgere fino alle radici i vibes di un prodotto in origine completamente diverso.

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Solo Leveling: la scrittura che accende il desiderio di crescita infinita (e perché mi ci rivedo)

Quando ho iniziato a leggere Solo Leveling, non potevo immaginare quanto mi avrebbe coinvolto.
All’inizio sembrava “solo” un’altra storia action: un protagonista debole, una società divisa in classi di potere, un sistema di crescita a livelli.
Ma poi, andando avanti, ho capito: Solo Leveling non parla solo di combattimenti.
Parla di trasformazione.
Parla di risalire dal fondo, di crearsi da zero, di costruirsi con fatica, giorno dopo giorno, senza che nessuno ti regali nulla. A seguire una recensione un po’ diversa dalle solite.

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Naruto Shippuden – Recensione anime episodi 243-Fine

Il personaggio di Naruto continua il suo sviluppo umano e personale e viene a conoscenza di nuovi importanti aspetti del suo passato; rispetto all’inizio della storia ha avuto dei cambiamenti marcati che ora più che in passato ne giustificano l’innalzamento a punto di riferimento per la comunità.

Apparentemente sempre positivo e combattivo, nasconde un lato oscuro che è in grado di abbracciare e neutralizzare per imparare a controllare il kyubi. Conosciamo la storia dei precedenti jinchuriki della volpe a nove code attraverso il racconto di Kushina, la straniera portata alla Foglia per sostituire la vecchia Mito. Il passaggio di consegne tra le due è pesante: con calma, Mito spiega a Kushina ciò che l’attende, cercando di tranquillizzarla sebbene il passaggio di consegne per lei voglia dire morire.

Sasuke, d’altro canto, naviga a vista tra cambiamenti repentini e imprevedibilità. Nel Team 7 si era costruito una nuova famiglia in cui il genio era lui, adorato da Sakura, ammirato da Kakashi e con un Naruto goffo al quale paragonarsi uscendone sempre vincitore. Migliorato Naruto, fugge, ma ci riprova col Team Taka, faticando anche stavolta a rimanere fermo nelle sue risoluzioni.

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I miei anime preferiti (uno per anno) dal 1991 al 2021 – Quarta parte (dal 2006 al 2010)

Il mio tuffo nel passato prosegue nella quarta parte di questa rubrica aperiodica. Oggi tocca agli anime usciti tra il 2006 e il 2010. Siccome si tratta di annate pienissime, cercherò di soffermarmi solo sulle serie che mi hanno colpito di più, senza dilungarmi troppo su ogni singola menzione speciale. Prima di procedere ecco i link per recuperare le “puntate precedenti”: PRIMA, SECONDA E TERZA.

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Principessa Mononoke – Recensione

Principessa Mononoke è un film di animazione incentrato sulla contrapposizione tra l’uomo e la natura, difesa da divinità animali. E’ ambientato in Giappone in un’epoca lontana resa con il linguaggio arcaico dei personaggi.

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Il ragazzo e l’airone – Recensione

Il ragazzo e l’airone (2023), in originale “E voi come vivrete?”, dal titolo di un libro esistente che la madre Hisako avrebbe voluto regalare al protagonista Mahito, è l’ultimo film di Hayao Miyazaki, ricco di riferimenti a opere precedenti. Narra il percorso di accettazione dell’inaccettabile: a un anno dalla morte di Hisako, il padre di Mahito e sua zia Natsuko aspettano un bambino.

Il senso del film è da ricercare nella costruzione di un nuovo equilibrio familiare in seguito alla morte tragica di Hisako. Totalmente inopportuna la mano di Mahito forzatamente posta sulla pancia da Natsuko, che comunque per il protagonista non è che “la ragazza che piace a suo padre”, negandole sia lo status di zia che quello di moglie. Solo apparentemente la situazione è gravosa unicamente per il protagonista: zia e nipote vivono in solitudine questo passaggio delicato, mentre il padre rinuncia al ruolo di mediatore e trascorre fuori casa la maggior parte del tempo. E’ una questione di madri e figli in cui il ruolo del padre è marginale, quasi accessorio.

Ferendosi gravemente con un sasso, Mahito sfoga su se stesso l’aggressività repressa; la zia si sente in colpa per l’accaduto poiché non ha saputo proteggere suo nipote, ma in realtà i sentimenti che prova sono ben più complessi, anche acuiti da una naturale insicurezza circa le sue capacità di madre dovute alla gravidanza in stato avanzato: se da un lato la giovane vorrebbe essere all’altezza per amore di sua sorella, dall’altro  in cuor suo detesta questo figlio scomodo che ha ereditato. Per questo scompare nella torre: per sfuggire a sentimenti ostili che non può cambiare e, perché no, al confronto con la sorella maggiore che si trova a sostituire, della quale non è che una mera copia, non solo per via della somiglianza fisica, ma anche per il ruolo che si trova a ricoprire. Con la decisione di avere il suo bambino in una dimensione altra, abbandona un marito e un nipote che non può tollerare, sfugge a una pressione insostenibile e all’incapacità, pur volendo, di accettare il primo figlio.

La sequenza in sala parto è chiarificatrice: nel momento in cui Natsuko ammette l’odio nei confronti di Mahito e lui la riconosce come madre, la madre biologica, il cui corpo era disperso, può essere finalmente seppellita. Assistiamo a una processione funebre con tanto di bara di cristallo in una sorta di cattedrale dalle splendide vetrate. La sala parto non è quindi il luogo in cui Natsuko dà alla luce il bambino che porta in grembo, quanto piuttosto il luogo in cui partorisce metaforicamente Mahito. Salvando la zia, inoltre, il protagonista ha modo di rimediare al mancato salvataggio della madre, che ancora lo tormenta.

L’airone non mentiva del tutto affermando che Hisako fosse ancora viva: ella vive nelle sembianze di una ragazzina nell’universo parallelo visitato da Mahito e, data la sua morte tra le fiamme, viene lasciato intendere che potrebbe esistere ancora da qualche altra parte. Il confine tra la vita e la morte è talmente labile che il mondo della torre, con tutte le sue dimensioni, è a metà tra un aldilà e un luogo prenatale, il cui collasso tuttavia non provoca l’apocalisse. L’energica domestica Kiriko è uno dei personaggi più particolari e belli. Forte e capace, naviga un mare poco pescoso e il suo compito è quello di nutrire i warawara. Fuori dalla torre, chi vi è stato non dovrebbe ricordare nulla ma ne esce cambiato, proprio come agiscono alcuni sogni permettendo un progresso inconscio. Piuttosto che regnare in un universo parallelo, il protagonista preferisce affrontare la sua realtà. Re Parrocchetto, invece, metafora del dittatore, con la sua brama di potere distrugge la dimensione governata dal prozio di Mahito.

I miei anime preferiti (uno per anno) dal 1991 al 2021 – Terza parte

Benvenuti a un nuovo appuntamento con questa rubrica!
Oggi prenderò in considerazione gli anime usciti tra il 2001 e il 2005. Se vi siete persi le puntate precedenti potete trovarle QUI e QUI.

2001: Beyblade

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Si alza il vento – Recensione

Il penultimo film di Miyazaki è una storia di formazione e solitudine: ognuno percorre da solo il suo percorso di vita, inframezzato da inaspettati momenti di comprensione reciproca. “Si alza il vento!…/ bisogna tentare di vivere” (Paul Valéry, Le cimetière marin)è l’affascinante filosofia alla base della vicenda: il protagonista Jirō, non potendo pilotare aerei, insegue con l’amico Kirō il sogno di progettarne; Nahoko lotta contro una malattia senza scampo; la giovane Kayo vuole diventare un medico; Castorp è perseguitato a causa delle sue idee.

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Un anime random dal 1980 a oggi – Lalabel

Benvenuti in una nuova rubrica dedicata agli anime!
Anche questa volta si tratta di una specie di gioco in cui devo seguire delle regole che mi sono autoimposto. Nella fattispecie, ho deciso di partire dal 1980 e scegliere un anime a caso per ciascuna annata, del quale vedere tre episodi da commentare qui sul blog. Per la selezione mi sono affidato all’elenco delle serie uscite nel corso del tempo, presente su Wikipedia, e all’utilissimo Random.org.

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