Il panorama musicale italiano è vastissimo. Oltre ai grandi nomi che tutti conosco, ci sono anche un’infinità di gruppi e solisti poco noti, spesso alla ricerca dell’occasione giusta per fare il salto di qualità. Alcuni di loro hanno un grande talento e ascoltandoli non si può fare a meno di chiedersi “perché non ne sta parlando nessuno?”. Devo ammettere che quando ho sentito per la prima volta gli ONIRIKO2 mi sono fatto proprio questa domanda. Ascoltando il loro EP, “Faded Words”, sono rimasto folgorato dalle sonorità che sono riusciti a evocare, così lontane da quelle ricercate dalla maggior parte dei musicisti italiani. L’unione della voce di Sandy e delle note suonate da Tommy crea a un’atmosfera dolce e onirica, perfetta per rilassarsi alla fine di una lunga giornata.
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Metal, dal passato fino ai giorni d’oggi
In questo nuovo articolo parleremo di una categoria musicale che si sta diffondendo sempre di più: il Metal. Ci sono vari generi e sottogeneri di metal, alcuni definibili più commerciali, altri ancora sconosciuti ai più. Sicuramente il black metal è un argomento parecchio arduo da comprendere fino in fondo.
Il Black Metal è un sottogenere dell’Heavy Metal, nato agli inizi degli anni ’80 e progredito sino ai giorni d’oggi. Genere prevalentemente underground sviluppatosi nei gelidi Paesi scandinavi, soprattutto in Norvegia, e caratterizzato da un sound completamente nuovo per l’epoca, accompagnato da chitarre con un suono completamente distorto e violento, batterie estremamente veloci e da una voce in scream che ricorda, in certe occasioni, un gemito di dolore. Non per altro le tematiche affrontate del genere sono volte principalmente al satanismo, all’occultismo, alla morte e alla misantropia, verso un odio vero e proprio del genere umano e alla consacrazione stessa della solitudine. Ad arricchire il tutto, la qualità potrebbe lasciare molto a desiderare chi non ha mai ascoltato il genere. La registrazione su nastro in lo-fi (bassa qualità) è una scelta voluta dalle stesse band, che dona un sound più tetro, oscuro e misterioso, creando una vera e propria sensazione di claustrofobia mentale e creare terrore psicologico all’ascoltatore stesso. Il Black Metal, durante la sua progressione, è stato suddiviso in due categorie ben differenti: la prima ondata all’inizio e alla fine degli anni ’80, e la seconda dagli anni ’90 fino ai giorni d’oggi. Queste portano delle differenze parecchio importanti, nonostante i soli 10 anni di distanza. La prima ondata non è considerata come una vera e propria nascita, ma come un punto cardine per lo sviluppo e la creazione dei tipici sound che accompagneranno la sua stessa evoluzione e progressione. Il Black Metal non è un genere a sé stante. La continua evoluzione, con il passare degli anni, lo portò a scindersi in ulteriori sottogeneri.
Continua a leggere “Metal, dal passato fino ai giorni d’oggi”“Animals” Pink Floyd e “La Fattoria degli Animali” George Orwell- Quando la musica incontra la letteratura
Animals, costituito da 5 brani (Pigs on the Wing 1, Dogs, Pigs (Three Different Ones), Sheep, Pigs on the Wing 2) è un album musicale del gruppo britannico Pink Floyd pubblicato nel 1977.
Il concept dell’album è la rappresentazione delle classi sociali come animali, su modello de La Fattoria degli Animali di George Orwell (che ho recensito), dove i cani sono i rappresentanti della legge, i maiali sono i politici e le pecore il popolo.
Nell’album emerge il disgusto del bassista e voce solista Roger Waters per il degrado sociale, morale ed etico della società: i Dogs (cani) descrive l’avidità del genere umano, pronto ad azzannarsi l’un l’altro pur di conseguire i propri obiettivi, destinato tuttavia alla morte di cancro in solitudine
Scrivere una visual novel ft. Crescendo
Se in alcuni generi videoludici la trama è un mero pretesto per giustificare quel che avviene sullo schermo, in altri è il fulcro stesso dell’esperienza di gioco. È questo il caso delle visual novel, che fanno della storia e dei dialoghi il loro cavallo di battaglia, spesso scendendo più a fondo nella psicologia dei personaggi di quanto avviene nei titoli in cui l’azione ha un ruolo maggiormente preponderante. Chi vuole crearne una deve tenersi pronto a scrivere tantissimo e a usare molti degli espedienti narrativi di cui abbiamo avuto modo di parlare qui sul blog.
Per capire meglio cosa vuol dire dare vita a una visual novel e, più generale, scrivere per un videogioco, ho deciso di fare alcune domande a Crescendo, che, oltre a suonare benissimo, ha anche maturato alcune esperienze in questo settore.
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