Anche allo scrittore più attento può capitare di commettere un errore di battitura, magari dovuto alla fretta o a una piccola distrazione. Basta un nonnulla per scrivere “presa” al posto di “persa” o “trio” al posto di “tiro”. A differenza degli errori più grossolani, di solito prontamente segnalati da Word o da un altro programma di videoscrittura, questi refusi possono essere difficili da individuare, soprattutto quando si rilegge un testo scritto da poco. In questo post cercherò di darvi qualche consiglio utile per riconoscerli con maggiore facilità.
Continua a leggere “I refusi, qualche consiglio su come evitarli”Autore: Alessandro Bolzani
Pillole di Folklore # 6 – Il Kamaitachi
Tra gli yōkai più pericolosi c’è di sicuro il Kamaitachi. Ha l’aspetto di una donnola munita di artigli affilati come rasoi. Si manifesta con un turbine di vento e causa gravi ferite alle gambe dei viandanti che hanno la sfortuna di imbattersi in lui. Secondo la credenza popolare, le ferite causate dal Kamaitachi sanguinano copiosamente senza però provocare il minimo dolore. Esiste però anche la credenza opposta: dalla ferita non esce una goccia di sangue, ma il dolore è insopportabile.
Qualcuno sostiene che i Kamaitachi non siano altro che correnti anomale che soffiano tra le alture, il che spiegherebbe perché i loro attacchi sono così diffusi nelle regioni montuose di Gifu e Niigata.
La versione più famosa della leggenda, sostiene che tra le montagne delle regioni di Mino e Hida fosse presente un terzetto di donnole famoso per le sue aggressioni ai viandanti. Ogni membro del trio aveva un compito ben preciso: una donnola aggrediva il passante, un’altra gli tagliava la pelle delle gambe e infine una terza cospargeva le ferite con un farmaco in grado di annullare il dolore.
Pillole di Folklore # 5 – Ratatoskr
Nella mitologia norrena, Ratatoskr è uno scoiattolo che vive sui rami di Yggdrasil, l’albero comsico. Svolge il ruolo di messaggero e ama diffondere pettegolezzi e mezze verità. Fa da intermediario tra l’aquila gigante che vive sulla cima del frassino sacro e Níðhöggr, il Wyrm che si annida tra le radici dell’albero. Ratatoskr alimenta incessantemente la rivalità tra le due creature, non lasciandosi sfuggire nessuna occasione per sussurrare alle loro orecchie insulti e minacce.
Non sono chiare le vere motivazioni dello scoiattolo, ma secondo alcuni studiosi il suo intento è manipolare l’aquila gigante e Níðhöggr per dare vita a uno scontro di proporzioni tali da causare la distruzione di Yggdrasil.
Il blocco dello scrittore, qualche consiglio su come affrontarlo
Partiamo da una premessa: non esiste un metodo universale per superare il blocco dello scrittore. Ognuno affronta questo invisibile nemico che impedisce di esprimere la propria creatività in modo diverso e tutte le possibili soluzioni sono strettamente personali. Quel che Gabriele ed io possiamo fare in questo post è raccontarvi la nostra esperienza col blocco dello scrittore, nella speranza che possa essere utile anche a qualche altro amante della scrittura creativa.
Continua a leggere “Il blocco dello scrittore, qualche consiglio su come affrontarlo”Pillole di Folklore # 4 – Il mistero dell’erba Moly
Nell’Odissea, il dio Ermes dona a Odisseo l’erba moly per proteggerlo dai poteri magici di Circe.
«Ecco, và nelle case di Circe con questo benefico farmaco, che il giorno mortale può allontanare dal tuo capo.
Ti svelerò tutte le astuzie funeste di Circe.
Farà per te una bevanda, getterà nel cibo veleni, ma neppure così ti potrà stregare: lo impedirà il benefico farmaco che ti darò, e ti svelerò ogni cosa.»
L’erba moly viene descritta da Omero come una pianta dalla radice nera e grossa come una cipolla e dai fiori bianchi come il latte. Rappresenta la forza della ragione, tramite la quale l’uomo riesce a porre un freno ai suoi istinti animaleschi.
Ma al di la del significato allegorico, che cos’è davvero l’erba moly? Un semplice parto della mente di Omero o qualcosa di ben più concreto?
Molti botanici hanno provato a dare una risposta a questa domanda.
Secondo Teofrasto, il moly cresce davvero sul monte Cillene e lungo il fiume Peneo, nei luoghi dedicati al culto di Ermes. Il filosofo sostiene che la radice della pianta ha la forma di una cipolla, mentre le sue foglie sono simili a quelle della scilla marittima. Linneo ha invece identificato l’erba moly in due tipi di porri, l’allium moly e l’allium magicum.
Secondo Dioscoride e altri studiosi, la pianta descritta da Omero non è altro che la ruta montana. In effetti la ruta, proprio come l’erba moly, viene da sempre considerata nel foklore come una panacea contro tutti i mali.
Con ogni probabilità, l’erba moly non esiste davvero, ma è affascinante vedere come molte menti illustri del passato abbiano cercato di fare luce sul mistero che la circonda.
Per approfondire: http://www.larchetipo.com/2017/06/botanima/lerba-moly-la-magina-cipolla/
Il Folklore in Magic: The Gathering – I Behemoth di Ikoria
Partendo dalla tradizione orale, la mitologia e il folklore sono sopravvissuti fino ai tempi moderni, ispirando innumerevoli opere di intrattenimento. Dalla musica ai videogiochi, passando per i fumetti e il cinema, è possibile trovare riferimenti a miti e leggende ovunque. Con Magic: The Gathering, Wizards of the Coast ha più volte omaggiato la mitologia di varie culture diverse, soprattutto con le espansioni più recenti, tra cui quelle dedicate agli eroi greci e all’antico Egitto. Oggi vogliamo parlavi di “Ikoria”, l’espansione ispirata alla figura del Behemoth, una delle creature più iconiche della mitologia ebraica.
Continua a leggere “Il Folklore in Magic: The Gathering – I Behemoth di Ikoria”Le descrizioni dei personaggi, alcuni consigli utili per tutti
Descrivere un personaggio non è così facile come potrebbe sembrare. Ci sono mille insidie che attendono dietro l’angolo gli scrittori meno esperti e talvolta anche chi ha un po’ di racconti alle spalle può trovarsi in difficoltà. In questo post, Gabriele ed io cercheremo di darvi alcuni consigli utili per affrontare al meglio le descrizioni, basati sulla nostra esperienza personale e sui manuali di scrittura che abbiamo letto nel corso degli anni.
Continua a leggere “Le descrizioni dei personaggi, alcuni consigli utili per tutti”Pillole di Folklore # 3 – La messa di Saint Sécaire
Parliamo oggi di un macabro rituale che si svolgeva di notte nelle chiese sconsacrate della Guascogna, “dove stridono le civette e i pipistrelli svolazzano al crepuscolo; dove gli zingari si rifugiano la notte e i rospi di acquattano sotto l’altare sconsacrato”. Si tratta della messa di Saint Sécaire, un oscuro rito praticato solo dai preti più malvagi. L’uomo contro cui viene celebrata la messa inizia a deperire poco per volta e non può essere salvato nemmeno dal più abile dei medici.
“[…] al primo rintocco delle undici, il prete malvagio inizia a mormorare la messa alla rovescia, per terminarla allo scoccare della mezzanotte. L’amante gli fa da sacrestano; l’ostia che benedice è nera, a tre punte; non consacra il vino ma beve l’acqua di un pozzo in cui sia stato gettato il corpo di un neonato non battezzato. Il prete traccia il segno della croce, ma per terra, e col piede sinistro. E fa molte altre cose che un buon cristiano non potrebbe vedere senza restare cieco e sordomuto per tutto il resto della vita.”
I preti che praticano la messa di Saint Sécaire possono essere perdonati solo dal Papa e dovranno rendere conto dei loro peccati nel giorno del Giudizio.
(I brani citati sono tratti da “Il Ramo d’oro” di James George Frazer)
Per approfondire: http://losbuffo.com/2017/09/17/la-messa-nera-di-saint-secaire-un-rito-proibito/
https://villains.fandom.com/wiki/Mass_of_Saint-S%C3%A9caire?file=The_Mass_of_Saint-S%C3%A9caire.jpg
Pillole di Folklore # 2 – Imeneo
Nella mitologia greca, Imeneo, noto anche come Imene o Hymenaios, era una delle divinità associate al matrimonio (è opportuno ricordare che anche Era veniva considerata la patrona del matrimonio). A seconda della versione del mito presa in considerazione, i suoi genitori erano Apollo e una musa (Calliope, Clio o Urania) o Dioniso e Afrodite o Magnete e Calliope. Quel che è certo, è che era uno dei giovani amati da Apollo e che i suoi fratelli erano Orfeo e Ialemo.
Secondo la leggenda, Imeneo era un giovane ateniese innamorato di una fanciulla di nobili origini. Ben conscio di non poterla sposare, si limitava a seguirla e ad ammirarla da lontano. La seguì anche il giorno in cui si recò ad Eleusi con altre nobili per dedicare dei sacrifici a Demetra e in questa circostanza venne scambiato dai pirati per una ragazza e rapito assieme alle fanciulle.
Una volta approdati su una spiaggia deserta, i pirati si addormentarono, sfiniti dal lungo viaggio, e Imeneo approfittò della situazione per ucciderli tutti. Ritornò ad Atene e promise di restituire le ragazze rapite in cambio della mano della nobile da lui amata. Il patto venne accettato e Imeneo si sposò con la ragazza che a lungo aveva ammirato da lontano. Il loro matrimonio fu molto felice e da allora tutti gli sposi di Atene iniziarono a invocare Imeneo in occasione delle nozze.
Per approfondire:
Scrittura e lockdown: l’assenza di libertà può essere una fonte di ispirazione?
Bisogna ammetterlo: questo lockdown è una sofferenza per chiunque. Alla lunga restare chiusi in casa per tutto il giorno diventa una tortura anche per le persone meno socievoli (incluso il sottoscritto) e la voglia di passare almeno un paio d’ore all’aperto assieme agli amici o al partner inizia a farsi sentire. Siamo tutti sulla stessa barca e, almeno per il momento, non possiamo fare altro che portare pazienza, rispettare le misure di distanziamento sociale e cercare di sfruttare al massimo i pochi lati positivi di questa situazione.
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